Meda: "Pronti a scendere in piazza per la Pedemontana"
"Siamo già scesi in piazza pubblicamente a tutela della salute pubblica nel 2009, e oggi ancor più di allora siamo disposti a ripetere iniziative analoghe a tutela dei nostri cittadini". Sono determinati i componenti della lista civica "Buraschi per Meda". E abbastanza delusi dall'incontro su Pedemontana che si è svolto settimana scorsa, "convocato da organi non istituzionali". "Abbiamo appreso solo a fine serata dalle poche parole espresse dai sindaci dei comuni interessati dalla tratta...
"Siamo già scesi in piazza pubblicamente a tutela della salute pubblica nel 2009, e oggi ancor più di allora siamo disposti a ripetere iniziative analoghe a tutela dei nostri cittadini". Sono determinati i componenti della lista civica "Buraschi per Meda". E abbastanza delusi dall'incontro su Pedemontana che si è svolto settimana scorsa, "convocato da organi non istituzionali". "Abbiamo appreso solo a fine serata dalle poche parole espresse dai sindaci dei comuni interessati dalla tratta B2 presenti tra il pubblico - spiegano i componenti della lista civica - che i lavori della tratta Pedemontana per la nostra tratta saranno notevolmente ridotti. Con notevole stupore, apprendiamo di un nuovo progetto/studio nel quale si prevede che l’attuale sedimento della superstrada Milano–Meda sarà utilizzato, così come è, quale sede della nuova autostrada. Tra una critica di chiaro stampo politico al presidente di Regione Lombardia e qualche preoccupazione espressa da singoli cittadini direttamente coinvolti, è iniziata a trapelare in aula la vera notizia. Insomma il solito “dico e non dico”, niente di chiaro, nessuna certezza, ma nell’aria veleggia sempre più l’idea che Pedemontana si farà senza le tanto acclamate opere di compensazione. E se non si fanno le opere di compensazione figuriamoci le opere di mitigazione ambientale! Per i cittadini e per il nostro territorio, come regalo, per la beffa di non avere più le opere di compensazione, ci rimane il pagamento del pedaggio di transito, per raggiungere Milano?". Dalla lista "Buraschi per Meda" non mancano le critiche all'indirizzo di quei sindaci che ora si lamentano per l'atteggiamento del Presidente Roberto Maroni: "Oggi, a due anni dall’approvazione del progetto definitivo, i nostri sindaci per la prima volta uniti vanno a bussare alla porta del presidente Maroni, e questi non si fa trovare. Ma quante volte i nostri amministratori alle nostre richieste di informazioni, hanno risposto di “non temere”, di attendere l’approvazione del progetto “esecutivo”, o ancor peggio “Pedemontana si deve fare perché grazie a essa si potranno eseguire sul nostro territorio importanti opere strutturali". Allarmati da Pedemontana, già interessati alla questione dalla fine del 2008 quando avevano inviato una lettera a tutti gli organi competenti, i componenti della lista "Buraschi per Meda" ricordano al sindaco Gianni Caimi che il 6 marzo 2014 hanno presentato una mozione da discutere in Consiglio comunale, finora completamente snobbata. Le richieste della mozione? Poche e nell'interesse di tutti: chiarire in un incontro pubblico organizzato dal Comune qual è lo stato attuale degli eventi di Pedemontana, quali sono le opere che saranno realizzate sul nostro territorio, qual è lo stato di definizione del progetto esecutivo di nostra competenza, in quale modo e se sono state rispettate le prescrizioni emanate dal CIPE nell’ottobre 2009.