Meda: quel tocco in più al Salone del Mobile

Girando tra gli stand del Salone del Mobile, dal design al classico, sarà per la forza delle radici, sarà magari anche per un pizzico di campanilismo, ma il bello della produzione esposta è decisamente 'MADE IN MEDA'. Gusto, ricercatezza , e qualche pennellata provocatoria, ma decisamente oltre 'un metro' sopra il cielo.L'affluenza, soprattutto di operatori stranieri è incessante. Una processione ininterrotta di gente che 'tocca', che guarda, che ammira, che si stupisce. Accanto alle for...

Girando tra gli stand del Salone del Mobile, dal design al classico, sarà per la forza delle radici, sarà magari anche per un pizzico di campanilismo, ma il bello della produzione esposta è decisamente 'MADE IN MEDA'. Gusto, ricercatezza , e qualche pennellata provocatoria, ma decisamente oltre 'un metro' sopra il cielo.L'affluenza, soprattutto di operatori stranieri è incessante. Una processione ininterrotta di gente che 'tocca', che guarda, che ammira, che si stupisce. Accanto alle forme consuete, quest'anno sono riaffiorate tinte antiche 'verde oliva, bluette, beige ma anche caldo arancio' su velluti che ben si sposano con il pezzo da Design. Anche il classico, sfavillante, a volte massicciamente bello, è il simbolo di tanta storia locale. E' qui la Meda, l'Italia viva e non raggrinzita, come citato anche dal premier Renzi, dove il nostro lavoro è portatore 'sano' di bellezza, creazione di passione. E la finanza, con gli istituti bancari ormai dichiaratamente strapieni di danaro, deve essere a disposizione del bello.E di bello a Meda , c'è n'è davvero ancora tanto

Rina Del Pero