Meda: alla scoperta del bebè a costo zero
Venerdì scorso, 21 febbraio, si è tenuta a Meda, presso il CFP Terraneo, il primo incontro del progetto “G.Eco – genitori eco”, promosso da Agenzia InnovA21 e Cooperativa Stripes, con il co-finanziamento della Fondazione Cariplo e dedicato ai cittadini dei comuni di Meda, Barlassina, Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Seveso e Varedo. La serata, aperta alla cittadinanza, ha visto la partecipazione di 50 presenti tra genitori, futuri genitori in dolce attesa, zii ed educatori e bambini s...
Venerdì scorso, 21 febbraio, si è tenuta a Meda, presso il CFP Terraneo, il primo incontro del progetto “G.Eco – genitori eco”, promosso da Agenzia InnovA21 e Cooperativa Stripes, con il co-finanziamento della Fondazione Cariplo e dedicato ai cittadini dei comuni di Meda, Barlassina, Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Seveso e Varedo. La serata, aperta alla cittadinanza, ha visto la partecipazione di 50 presenti tra genitori, futuri genitori in dolce attesa, zii ed educatori e bambini sotto i tre anni oltre al sindaco di Meda,
Gianni Caimi, l’assessore
Claudio Salimbeni e l’assessore all’istruzione del Comune di Barlassina
Piera Gaviraghi. Durante la serata InnovA21 e Stripes hanno presentato il progetto “G.ECO. Genitori Eco”, le modalità di iscrizione, l’impegno richiesto ai genitori e agli asili nido, ma soprattutto le attività e iniziative organizzate per promuovere tra i partecipanti una riduzione degli sprechi e dei rifiuti nella cura del bambino nei primi anni di vita, con un conseguente minor impatto sull’ambiente. Il progetto propone serate di approfondimento su alimentazione naturale, detergenti per il corpo e per l’igiene dei bambini e laboratori di autoproduzione, oltre a eventi e iniziative per la comunità degli iscritti. L’intervento di
Giorgia Cozza, giornalista e autrice del libro “Bebè a costo zero” ha stimolato una riflessione su cosa sia necessario e cosa sia superfluo per accogliere i propri figli e non far mancare loro nulla. Partendo dal presupposto che ogni genitore desidera il meglio per il suo bambino, ci si è chiesti: “Ma qual è il meglio? E quanto costa?” Culle, carrozzine, ciucci, sdraiette, pannolini, omogeneizzati,... Gadget e accessori per l'infanzia si sono moltiplicati a dismisura, la pubblicità promette risposte e soluzioni per ogni bisogno del nostro bambino. Bisogni che, a giudicare dalla vasta offerta che troviamo nei cataloghi delle aziende del settore, sembrano davvero infiniti, tutti "indispensabili" e tutti...costosi. Difatti, secondo indagini e statistiche, uno dei primi motivi della bassa natalità italiana è proprio quello economico. Eppure basterebbero un po' di attenzione e le giuste informazioni per operare scelte consapevoli e all'insegna del risparmio. Si è approfondito poi con
Anna Pasta, dell’associazione Nonsolociripà (diffusa in tutta Italia e che raccoglie volontariamente numerose mamme e papà) i vantaggi dell’utilizzo dei pannolini lavabili rispetto agli usa e getta. I pannolini usa e getta sprecano risorse e inquinano l'ambiente fin dalle fasi iniziali della loro produzione. Per farci un’idea: per produrre pannolini usa e getta per un solo bambino si richiede una quantità di cellulosa pari a circa 10 grandi alberi; i pannolini usati costituiscono il 20% circa dei rifiuti nelle discariche; ogni bambino produce all'incirca una tonnellata di questi rifiuti difficili da trattare e non biodegradabili; il loro tempo di decomposizione è variabile da 200 a 500 anni. Senza contare l’aspetto delle risorse economiche: il costo dell’acquisto per tre anni circa è stimato da 1100 a 1500 €. L'utilizzo di pannolini lavabili, insieme a raccolta differenziata, compostaggio dei rifiuti organici ed altri accorgimenti per la riduzione dei rifiuti, contribuisce a ridurre il volume totale dei rifiuti e a ridurre le spese per le amministrazioni. I benefici dell'uso di pannolini lavabili anziché pannolini usa e getta sulla salute del bambino sono molteplici e relativi a: migliore traspirazione delle zone genitali, evitata esposizione a sostanze chimiche potenzialmente tossiche, mantenimento della posizione ottimale per il corretto sviluppo dell'articolazione delle anche, migliore percezione delle funzioni fisiologiche. La serata verrà replicata il 14 marzo, 20.30 – 22.30, presso la Sala Pertini del Comune di Desio con le stesse modalità. Le iscrizioni al progetto G.ECO, sia per genitori che per gli asili nido, saranno aperte fino al 21 febbraio tramite la mail
genitorieco@gmail.com o direttamente dal sito
www.genitorieco.it, nella sezione “Iscriviti”.
Gianni Caimi, l’assessore
Claudio Salimbeni e l’assessore all’istruzione del Comune di Barlassina
Piera Gaviraghi. Durante la serata InnovA21 e Stripes hanno presentato il progetto “G.ECO. Genitori Eco”, le modalità di iscrizione, l’impegno richiesto ai genitori e agli asili nido, ma soprattutto le attività e iniziative organizzate per promuovere tra i partecipanti una riduzione degli sprechi e dei rifiuti nella cura del bambino nei primi anni di vita, con un conseguente minor impatto sull’ambiente. Il progetto propone serate di approfondimento su alimentazione naturale, detergenti per il corpo e per l’igiene dei bambini e laboratori di autoproduzione, oltre a eventi e iniziative per la comunità degli iscritti. L’intervento di
Giorgia Cozza, giornalista e autrice del libro “Bebè a costo zero” ha stimolato una riflessione su cosa sia necessario e cosa sia superfluo per accogliere i propri figli e non far mancare loro nulla. Partendo dal presupposto che ogni genitore desidera il meglio per il suo bambino, ci si è chiesti: “Ma qual è il meglio? E quanto costa?” Culle, carrozzine, ciucci, sdraiette, pannolini, omogeneizzati,... Gadget e accessori per l'infanzia si sono moltiplicati a dismisura, la pubblicità promette risposte e soluzioni per ogni bisogno del nostro bambino. Bisogni che, a giudicare dalla vasta offerta che troviamo nei cataloghi delle aziende del settore, sembrano davvero infiniti, tutti "indispensabili" e tutti...costosi. Difatti, secondo indagini e statistiche, uno dei primi motivi della bassa natalità italiana è proprio quello economico. Eppure basterebbero un po' di attenzione e le giuste informazioni per operare scelte consapevoli e all'insegna del risparmio. Si è approfondito poi con
Anna Pasta, dell’associazione Nonsolociripà (diffusa in tutta Italia e che raccoglie volontariamente numerose mamme e papà) i vantaggi dell’utilizzo dei pannolini lavabili rispetto agli usa e getta. I pannolini usa e getta sprecano risorse e inquinano l'ambiente fin dalle fasi iniziali della loro produzione. Per farci un’idea: per produrre pannolini usa e getta per un solo bambino si richiede una quantità di cellulosa pari a circa 10 grandi alberi; i pannolini usati costituiscono il 20% circa dei rifiuti nelle discariche; ogni bambino produce all'incirca una tonnellata di questi rifiuti difficili da trattare e non biodegradabili; il loro tempo di decomposizione è variabile da 200 a 500 anni. Senza contare l’aspetto delle risorse economiche: il costo dell’acquisto per tre anni circa è stimato da 1100 a 1500 €. L'utilizzo di pannolini lavabili, insieme a raccolta differenziata, compostaggio dei rifiuti organici ed altri accorgimenti per la riduzione dei rifiuti, contribuisce a ridurre il volume totale dei rifiuti e a ridurre le spese per le amministrazioni. I benefici dell'uso di pannolini lavabili anziché pannolini usa e getta sulla salute del bambino sono molteplici e relativi a: migliore traspirazione delle zone genitali, evitata esposizione a sostanze chimiche potenzialmente tossiche, mantenimento della posizione ottimale per il corretto sviluppo dell'articolazione delle anche, migliore percezione delle funzioni fisiologiche. La serata verrà replicata il 14 marzo, 20.30 – 22.30, presso la Sala Pertini del Comune di Desio con le stesse modalità. Le iscrizioni al progetto G.ECO, sia per genitori che per gli asili nido, saranno aperte fino al 21 febbraio tramite la mail
genitorieco@gmail.com o direttamente dal sito
www.genitorieco.it, nella sezione “Iscriviti”.