Monza: due concorsi dell'Ordine degli architetti per la sostenibilità ambientale
Un appuntamento molto significativo per chi ama il bello e il rispetto del territorio. Sabato alle 17, l'Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Monza e della Brianza, nella nuova sede monzese di via Zucchi 25, premierà i vincitori dei due concorsi dedicati alla sostenibilità ambientale. Il primo invitava i giovani laureati a presentare progetti sulla mobilità sostenibile relativa all’area interessata dall’infrastruttura ferroviaria Monza-Molteno-O...
Un appuntamento molto significativo per chi ama il bello e il rispetto del territorio. Sabato alle 17, l'Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Monza e della Brianza, nella nuova sede monzese di via Zucchi 25, premierà i vincitori dei due concorsi dedicati alla sostenibilità ambientale. Il primo invitava i giovani laureati a presentare progetti sulla mobilità sostenibile relativa all’area interessata dall’infrastruttura ferroviaria Monza-Molteno-Oggiono e dal Parco Valle del Lambro. Sugli otto iscritti sono risultati vincitori:
Adriano Isacchi con “Progetto di conservazione e riuso del molino del cantone all’interno del Parco di Monza” e
Marco Redaelli con “Valle Lambro – continuità ed innovazione nella costruzione del paesaggio”. Il secondo, invece, era il concorso per il premio "Architettura sostenibile", aperto a tutti gli architetti della Lombardia. Ha sollecitato l’elaborazione di progetti con la finalità di raggiungere livelli di qualità ambientale e compatibilità bioecologica che non si limitino all’applicazione dell’attuale normativa, volta unicamente al mero classamento energetico. Tredici i professionisti partecipanti, ma la commissione ha deciso di non assegnare il primo posto. Al secondo posto si è qualificato
Paolo Carlosso, il terzo posto è andato a Giorgio Beretta e
Doriano Botton. Infine una segnalazione di merito per
Rosanna Rovetta. “Come architetti – spiega
Fabiola Molteni presidente dell’Ordine degli Architetti P.P e C.della Provincia di Monza e Brianza - siamo chiamati ad affrontare uno dei grandi temi della contemporaneità, quello dell'impatto del nostro ambiente costruito sugli equilibri vitali del pianeta. Questo significa studiare, immaginare e realizzare una nuova specie di edifici: eco-building, edifici intelligenti e sensibili che utilizzino materiali innovativi e soluzioni degli spazi interni capaci di ridurre i consumi energetici senza perdere in qualità architettonica. Abbiamo coinvolto su questi temi i professionisti e selezionato i progetti che, ci sembra, abbiano offerto spunti interessanti per rispondere ad alcune sollecitazioni del territorio”.
Adriano Isacchi con “Progetto di conservazione e riuso del molino del cantone all’interno del Parco di Monza” e
Marco Redaelli con “Valle Lambro – continuità ed innovazione nella costruzione del paesaggio”. Il secondo, invece, era il concorso per il premio "Architettura sostenibile", aperto a tutti gli architetti della Lombardia. Ha sollecitato l’elaborazione di progetti con la finalità di raggiungere livelli di qualità ambientale e compatibilità bioecologica che non si limitino all’applicazione dell’attuale normativa, volta unicamente al mero classamento energetico. Tredici i professionisti partecipanti, ma la commissione ha deciso di non assegnare il primo posto. Al secondo posto si è qualificato
Paolo Carlosso, il terzo posto è andato a Giorgio Beretta e
Doriano Botton. Infine una segnalazione di merito per
Rosanna Rovetta. “Come architetti – spiega
Fabiola Molteni presidente dell’Ordine degli Architetti P.P e C.della Provincia di Monza e Brianza - siamo chiamati ad affrontare uno dei grandi temi della contemporaneità, quello dell'impatto del nostro ambiente costruito sugli equilibri vitali del pianeta. Questo significa studiare, immaginare e realizzare una nuova specie di edifici: eco-building, edifici intelligenti e sensibili che utilizzino materiali innovativi e soluzioni degli spazi interni capaci di ridurre i consumi energetici senza perdere in qualità architettonica. Abbiamo coinvolto su questi temi i professionisti e selezionato i progetti che, ci sembra, abbiano offerto spunti interessanti per rispondere ad alcune sollecitazioni del territorio”.