Monza: l'avvocato diventa anche mediatore familiare

Dopo l’Organismo per la mediazione civile e commerciale, la Camera Arbitrale e lo Sportello Legale per il Cittadino, l’Ordine degli Avvocati di Monza istituisce la mediazione familiare forense. Un nuovo strumento, utile e pratico, destinato ai cittadini e agli stessi avvocati che li assistono e che intendono gestire la risoluzione delle controversie in ambito familiare sia per facilitare la soluzione delle criticità e individuare accordi per specifici punti di contrasto, sia per diminuire la ...

Dopo l’Organismo per la mediazione civile e commerciale, la Camera Arbitrale e lo Sportello Legale per il Cittadino, l’Ordine degli Avvocati di Monza istituisce la mediazione familiare forense. Un nuovo strumento, utile e pratico, destinato ai cittadini e agli stessi avvocati che li assistono e che intendono gestire la risoluzione delle controversie in ambito familiare sia per facilitare la soluzione delle criticità e individuare accordi per specifici punti di contrasto, sia per diminuire la conflittualità e rendere fattibile il negoziato. “Attento ai cambiamenti sociali - spiega

Francesca Sorbi, presidente dell'Ordine degli Avvocati di Monza - il nostro Ordine è stato spesso antesignano nel varo di iniziative a supporto del pubblico e dei professionisti in collaborazione con l’Autorità Giudiziaria. In questo senso, la mediazione familiare forense, avviata anche in considerazione delle ottime performance realizzate della mediazione civile e commerciale, non fa eccezione”. “Il nostro servizio - aggiunge

Laura Cerizzi, coordinatrice dell'Organismo di Conciliazione Forense - istituito nel 2007, ben tre anni prima dell’obbligatorietà della mediazione civile e commerciale, ha consentito di gestire un elevato numero di controversie, contribuendo alla riduzione dei conflitti ed alla deflazione del contenzioso. Dall’inizio 2010 ad oggi, sono state trattate 2026 procedure di mediazione. L’ esperienza acquisita in questi anni ci ha portato a ritenere di ampliare l’offerta del servizio anche al settore della mediazione familiare con l’impegno a mantenere standard di qualità di formazione dei mediatori superiori a quelli richiesti per legge, pur prevedendo spese di procedura molto contenute” . Il servizio , che in Lombardia è già operativo a Varese mentre a Milano è in fase di avvio, sarà attuato in via sperimentale per due anni, offrendo piena collaborazione all’Autorità Giudiziaria. In Italia, il ricorso alla mediazione familiare è facoltativo e può essere attivato tanto in corso di causa, quanto in via stragiudiziale. Ampio il campo di applicazione: non si limita ai casi di rottura del matrimonio (separazioni, diversi, affidamento dei figli, assegni di mantenimento) o del patto di convivenza, ma si allarga fino a comprendere le disfuzioni dei legami fraterni e dei legami generazionali (assistemza al parente non autosufficiente, liti tra parenti riguardanti anche vicende di successione e aziendali).