Pedemontana, Barzaghi: "Maroni volta le spalle alla Brianza Ovest"

"Ancora una volta i sindaci, che portano la preoccupazione loro e delle loro comunità, non vengono ascoltati dalla Regione. Perché se l'autostrada venisse aperta, come previsto, alla fine di luglio, queste amministrazioni dovrebbero gestire, senza avere gli strumenti adatti e le infrastrutture necessarie, un forte impatto veicolare sui loro territori. E, ancora una volta, Maroni e la sua Giunta voltano le spalle ai cittadini della Brianza Ovest".
Laura Barzaghi, consigliere ...

"Ancora una volta i sindaci, che portano la preoccupazione loro e delle loro comunità, non vengono ascoltati dalla Regione. Perché se l'autostrada venisse aperta, come previsto, alla fine di luglio, queste amministrazioni dovrebbero gestire, senza avere gli strumenti adatti e le infrastrutture necessarie, un forte impatto veicolare sui loro territori. E, ancora una volta, Maroni e la sua Giunta voltano le spalle ai cittadini della Brianza Ovest".

Laura Barzaghi, consigliere regionale del Partito Democratico, commenta con disappunto l'esito del voto sulla mozione presentata dal suo partito nella seduta di martedì 5 maggio. Un documento, che aveva proprio lei come prima firmataria, e che è stato respinto dalla maggioranza. "La richiesta - spiega Barzaghi - era quella di avere rassicurazioni sul fatto che le opere di compensazione e di viabilità complementare legate alla tratta B2 della Pedemontana venissero realizzate prima dell'apertura a Lentate sul Seveso della tratta B1. Avevamo bisogno di questa certezza. Diversamente la tratta B1 non si deve connettere alla Milano-Meda". Secondo il consigliere regionale Pd, infatti, "Meda, Seveso, Lentate sul Seveso, Barlassina e Cesano Maderno devono poter avere le strade sistemate prima di trovarsi addosso questo traffico aggiuntivo che arriva su una superstrada già ampiamente congestionata, soprattutto la mattina". Poi il voto dell'aula e la delusione: "Ci è sembrato che questa necessità - conclude Barzaghi - non sia stata neppure capita da chi rappresentava in quel momento la Giunta in aula, preoccupato com'era a difendere l'intera realizzazione dell'opera senza entrare nel vero problema che era stato presentato, cioè che le compensazioni venissero realizzate prima".