Pedemontana, i sindaci incontrano Di Pietro ma restano tutte le incertezze
PEDEMONTANA - I sindaci della tratta B2, quella compresa tra Lentate sul Seveso e Cesano Maderno, mercoledì pomeriggio hanno incontrato Antonio Di Pietro, presidente di Pedemontana, nella sede della Provincia di Monza. Massima disponibilità.... se ci saranno i soldi
La disponibilità l'ha data, i soldi no. Li sta cercando anche lui. Antonio Di Pietro, presidente di Pedemontana, mercoledì pomeriggio ha incontrato i sindaci della tratta B2 (ovvero i Comuni di Lentate sul Seveso, Meda, Barlassina, Seveso e Cesano Maderno) nella sede della Provincia di Monza e Brianza per affrontare temi ancora irrisolti. La volontà di collaborare c'è, ma sia i Comuni sia Pedemontana hanno tremendamente bisogno di quattrini.
Alla porta della Lombardia bussano anche i sindaci chiedendo di stanziare quei soldi che mancano alla Provincia per farsi carico della manutenzione ordinaria e straordinaria della Milano-Meda, che ha preso in gestione il 19 marzo. Sono stati effettuati alcuni interventi, ma di certo non bastano per restituire completa sicurezza e dignità a una strada così trafficata.
L'incontro si è svolto dopo la lettera inviata a Di Pietro da Gigi Ponti, in qualità di Presidente della Provincia di Monza e Brianza (ma anche sindaco di Cesano Maderno), in data 12 settembre per sollecitare un incontro urgente. Lo stesso Ponti si è fatto portavoce del disagio dei Comuni, evidenziando che Pedemontana invece di diventare una risorsa sta diventando un problema. Non solo viabilistico: soprattutto al momento sta mettendo in difficoltà la progettualità del territorio, con Pgt che restano "congelati" a causa dell'incertezza. Sul tavolo anche la necessità di realizzare opere viabilistiche prima dell'apertura del cantiere per evitare di pregiudicare la vivibilità dei nostri territori.
Di Pietro si è detto disponibile a valutare la possibilità di anticipare la realizzazione delle opere connesse rispetto alla tratta autostradale vera e propria, per ridurre gli impatti della cantierizzazione sulla viabilità locale: tuttavia potrà farlo solo se saranno disponibili le risorse finanziarie.
Di Pietro si è detto disponibile a valutare la possibilità di anticipare la realizzazione delle opere connesse rispetto alla tratta autostradale vera e propria, per ridurre gli impatti della cantierizzazione sulla viabilità locale: tuttavia potrà farlo solo se saranno disponibili le risorse finanziarie.
Ha infatti sottolineato che l'incognita principale è quella economico finanziaria, che pregiudica di fatto qualsiasi previsione temporale e attuativa, anche poiché sono andati deserti diversi bandi per coinvolgere nell’operazione gli istituti bancari. Mentre ulteriori ricognizioni sono ancora in corso, Pedemontana ha anticipato di aver richiesto un intervento di Regione Lombardia affinché vengano anticipate parte delle risorse a preventivo, mentre dal Governo è stata confermata la disponibilità alla defiscalizzazione dell’opera, pari a circa 800 milioni da spalmare nel corso della realizzazione.
Alla porta della Lombardia bussano anche i sindaci chiedendo di stanziare quei soldi che mancano alla Provincia per farsi carico della manutenzione ordinaria e straordinaria della Milano-Meda, che ha preso in gestione il 19 marzo. Sono stati effettuati alcuni interventi, ma di certo non bastano per restituire completa sicurezza e dignità a una strada così trafficata.
Chiedere non costerà nulla. Ottenere sarà più difficile. Nel frattempo tutti i dubbi sulla Pedemontana e sulla Milano-Meda restano.
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