Pedemontana, taglio del nastro per la tratta B1. Maroni: "La completeremo tutta"
PEDEMONTANA - Questo mezzogiorno Roberto Maroni, Presidente di Regione Lombardia, ha inaugurato la tratta B1 di Pedemontana, quella che congiunge Lomazzo a Lentate sul Seveso. Assenti i sindaci, il Governatore ha assicurato che Pedemontana sarà tutta completata.
Non c'erano i sindaci, a parte il primo cittadino di Lomazzo che era la padrona di casa, ma non se n'è accorto nessuno. Oggi a mezzogiorno la tratta B1 di Pedemontana è stata ufficialmente aperta in un clima di entusiasmo, sottolineato dai numerosi applausi degli intervenuti: tra tecnici, rappresentanti politici, comandanti di Polizia locale e rappresentanti dei vari corpi militari.
"Oggi è il giorno della festa - ha tagliato corto Roberto Maroni, Presidente della Regione Lombardia, evitando di ribattere a distanza alle accuse del Pd e dei sindaci - le polemiche lasciamole fuori dall'inaugurazione. Sono qui per dire mi sono trovato il problema di Pedemontana ancora prima della mia proclamazione, è un discorso che abbiamo affrontato con grande senso di responsabilità".
Maroni non ha voluto far finta di nulla rispetto a obiezioni che sono state mosse in questi mesi, ma ha voluto tranquillizzare tutti: "Io i sindaci li ringrazio per la loro tenacia e la loro determinazione, però cerco di trovare soluzioni. E' ovvio che realizzare un'autostrada come questa in un'area fortemente urbanizzata comporta criticità. Ma il nostro compito è quello di fare scelte strategiche. Le compensazioni? Verranno fatte tutte. Così come il sistema autostradale pedemontano".
Il Governatore della Lombardia ha indicato anche un cronoprogramma: inizio dei lavori sulla tratta C (16,5 km dalla Milano-Meda alla Tangenziale Est) nel 2016, mentre per la tratta D (18,5 km dalla Tangenziale Est all'autostrada A4) inizio previsto entro il 2019.
E non ha rinunciato a una frecciata: "Sento tante polemiche per il pedaggio. Si ricordino tutti che non è un discorso che compete a Regione Lombardia. Lo ha deciso il Governo nel 2007 attraverso il Cipe e lo ha ribadito con lo stesso sistema nel 2014. La Regione Lombardia non ha alcun titolo per decidere le tariffe del pedaggio: potrebbe soltanto decidere di farsi carico lei di questo pagamento. Mi dicono che ci saranno sconti del 50% per i "frequent drivers", ovvero chi la percorrerà almeno otto o nove volte al mese. Ma se a livello di residuo fiscale avessimo lo stesso trattamento di una regione come l'Emilia Romagna, non dico come la Sicilia perché nessuno accetterebbe mai, ci ritroveremmo in tasca 12 miliardi di euro in più. Potremmo realizzare più lavori e non far ricadere il costo sui nostri cittadini".
"Oggi è il giorno della festa - ha tagliato corto Roberto Maroni, Presidente della Regione Lombardia, evitando di ribattere a distanza alle accuse del Pd e dei sindaci - le polemiche lasciamole fuori dall'inaugurazione. Sono qui per dire mi sono trovato il problema di Pedemontana ancora prima della mia proclamazione, è un discorso che abbiamo affrontato con grande senso di responsabilità".
Maroni non ha voluto far finta di nulla rispetto a obiezioni che sono state mosse in questi mesi, ma ha voluto tranquillizzare tutti: "Io i sindaci li ringrazio per la loro tenacia e la loro determinazione, però cerco di trovare soluzioni. E' ovvio che realizzare un'autostrada come questa in un'area fortemente urbanizzata comporta criticità. Ma il nostro compito è quello di fare scelte strategiche. Le compensazioni? Verranno fatte tutte. Così come il sistema autostradale pedemontano".
Il Governatore della Lombardia ha indicato anche un cronoprogramma: inizio dei lavori sulla tratta C (16,5 km dalla Milano-Meda alla Tangenziale Est) nel 2016, mentre per la tratta D (18,5 km dalla Tangenziale Est all'autostrada A4) inizio previsto entro il 2019.
E non ha rinunciato a una frecciata: "Sento tante polemiche per il pedaggio. Si ricordino tutti che non è un discorso che compete a Regione Lombardia. Lo ha deciso il Governo nel 2007 attraverso il Cipe e lo ha ribadito con lo stesso sistema nel 2014. La Regione Lombardia non ha alcun titolo per decidere le tariffe del pedaggio: potrebbe soltanto decidere di farsi carico lei di questo pagamento. Mi dicono che ci saranno sconti del 50% per i "frequent drivers", ovvero chi la percorrerà almeno otto o nove volte al mese. Ma se a livello di residuo fiscale avessimo lo stesso trattamento di una regione come l'Emilia Romagna, non dico come la Sicilia perché nessuno accetterebbe mai, ci ritroveremmo in tasca 12 miliardi di euro in più. Potremmo realizzare più lavori e non far ricadere il costo sui nostri cittadini".