Regione Lombardia, sicurezza dei dati violata: ecco cos'è successo
Nei giorni scorsi il Corriere della Sera aveva sollevato il caso della violazione della privacy dei cittadini lombardi a causa di intrusioni nel sistema informatico della Regione. Lombardia Informatica ieri ha diffuso una nota per spiegare quanto è accaduto.
"La piattaforma Muta - Modello unico di trasmissione degli atti, nasce su volontà di Regione Lombardia per la trasmissione e la gestione, in modalità semplificata, dei procedimenti amministrativi che riguardano avvio e successive modifiche di attività produttive e si rivolge pertanto a un target ristretto di professionisti (imprese, studi professionali ed Enti). Il Sistema ha garantito nel tempo una profonda velocizzazione dei processi con un conseguente grande passo avanti in termini di semplificazione". Lo precisa una Nota di Lombardia Informatica, in riferimento all'articolo apparso nei giorni scorsi sul Corriere della Sera riguardo alla violazione della privacy dei cittadini.
"Il documento oggetto dell'articolo 'AUA - Autorizzazione Unica Ambientale' permette, nello specifico, di avere tutte le autorizzazioni necessarie con un unico passaggio - spiega la Nota dell'azienda -. Tale documento è stato impostato per un accesso quasi automatico ai dati utili ai fini delle pratiche, basandosi sul trattamento dei dati personali comuni e non sanitari".
"Nei giorni scorsi Lombardia Informatica ha rilevato, nel corso di una delle molteplici attività di monitoraggio sulla sicurezza dei sistemi e del Web, un anomalo accesso al servizio da parte di alcuni indirizzi internet - prosegue la Nota -. L'azienda è prontamente intervenuta. Successivamente sono state avviate delle attività di Vulnerability Assesstment and Penetration Test (VAPT), che hanno individuato un'ulteriore vulnerabilità nota a un numero limitato di operatori, successivamente risolta".
"A seguito di tali avvenimenti - conclude la Nota - Lombardia Informatica si sta attivando con azioni penali a tutela della società".