Regione Lombardia: un 8 marzo pensando alle donne per portare la pace nel mondo
Anche il Consiglio regionale ieri ha celebrato la Giornata Internazionale della Donna. Con un evento promosso dal Corpo Consolare per sottolineare l'importanza della donna non solo nella società ma anche nelle relazioni internazionali quale portatrice di pace
E’ stata celebrata in una cornice internazionale la ricorrenza della festa della donna in Consiglio regionale. Tema della giornata, il ruolo delle donne nella costruzione della pace mondiale. All’evento, promosso in collaborazione con il Corpo Consolare di Milano e della Lombardia, hanno partecipato il Decano del Corpo consolare Walid Haidar (Console del Libano), il Vice Decano, Patrizia Signorini (Console onorario della Lettonia) le Consoli generali del Marocco, del Messico, del Portogallo e del Bangladesh (rispettivamente Fatima Baroudi, Marisela Morales Ibanez, Daria Angela Pesce e Rezina Ahmed).
“Non si tratta di una ricorrenza ma di una Giornata internazionale – ha precisato la Vicepresidente, Sara Valmaggi -, ovvero di un momento frutto dell’impegno e della perseveranza delle donne di tutto il mondo. Le donne, in quanto più attive nel lanciare una cultura di dialogo, hanno dimostrato di sapere stabilire una trama di relazioni: e in questo momento, segnato da guerre, conflitti, insorgere di nazionalismi e fondamentalismi a livello internazionale, rappresentano una risorsa preziosa nel faticoso, quotidiano lavoro diplomatico e di mediazione”. Per quanto riguarda la situazione italiana, “il cammino è stato lungo e ancora molto rimane da fare – ha aggiunto Valmaggi - . Oltre all’introduzione di norme, come le quote di genere, occorre costruire una cultura e una consapevolezza diffusa”.
“La celebrazione dell’8 marzo è stata resa possibile da una laboriosa mediazione internazionale, segnata da Dichiarazioni e Protocolli in cui la diplomazia ha svolto un ruolo importante per diffondere una cultura dei diritti – ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo che ha aperto i lavori -. Tuttavia, la parità tra uomini e donne rimane un problema urgente, un impegno politico a livello globale e locale. Si tratta di un cambiamento culturale, prima che di una trasformazione sociale, che richiede tempi lunghi. Non dimentichiamo che le capacità di sostegno affettivo e relazionale, tipiche delle donne, rendono indispensabile la presenza femminile nella costruzione della pace, per compiere una sorta di sminamento delle coscienze che porti equilibrio anche in un clima di rabbia e di rancore”.
Alla presenza di rappresentati diplomatici dei cinque continenti la giornata si è focalizzata sul confronto tra le diverse realtà e sugli sviluppi dei diritti delle donne, delle pari opportunità e della lotta alle discriminazioni e alla violenza nei singoli Paesi. Filo rosso degli interventi, coordinati da Fabio Roia, Presidente della sezione autonoma Misure di prevenzione del Tribunale di Milano, i traguardi ottenuti a livello di rappresentanza politica, di emancipazione sociale e culturale.
A conclusione dei lavori, è intervenuta Francesca Brianza, assessore regionale al Post Expo con delega alle Pari Opportunità che ha sottolineato la necessità di arrivare alla parità, rilanciando le politiche di conciliazione “affinché le donne possano esprimere in ogni ambito, lavorativo e familiare, tutte le loro capacità, senza dover subire compromessi e rinunce”.
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