Seregno: alpini in festa per il 50° di attività
Tutta la città in festa per il 50esimo anniversario di fondazione dell'Associazione Nazionale Alpini - Gruppo di Seregno. Era infatti il 5 aprile 1964 quando, con un ritrovo in via Cavour e una Messa celebrata all'oratorio di San Rocco, veniva dato ufficialmente il via all'attività dell'associazione. Cinquant'anni più tardi, con volti un po' diversi e ricordando qualcuno che non c'è più, la festa per l'importante traguardo raggiunto. Sabato 5 alle 14.30 alzabandiera alla Baita di via Comina e...
Tutta la città in festa per il 50esimo anniversario di fondazione dell'Associazione Nazionale Alpini - Gruppo di Seregno. Era infatti il 5 aprile 1964 quando, con un ritrovo in via Cavour e una Messa celebrata all'oratorio di San Rocco, veniva dato ufficialmente il via all'attività dell'associazione. Cinquant'anni più tardi, con volti un po' diversi e ricordando qualcuno che non c'è più, la festa per l'importante traguardo raggiunto. Sabato 5 alle 14.30 alzabandiera alla Baita di via Comina e apertura della Mostra alpina con i mezzi militari. Alle 18.30 ammainabandiera. In serata, a partire dalle 21, l'esibizione dei cori alpini: il coro "Il Rifugio - Città di Seregno" e il coro "Voci d'Alpe" di Santa Margherita Ligure si esibiranno nella chiesa Maria Ausiliatrice (centro don Orione). Il giorno successivo, domenica 6, alle 9 ammassamento in Largo degli Alpini con brunch di benvenuto e alzabandiera. Alle 10.30 sfilata con la fanfara di Vallecamonica e deposizione delle corone ai monumenti dei caduti in piazza Vittorio Veneto e dell'Alpino con i discorsi di rito. Alle 11.30 la celebrazione della Messa nella basilica San Giuseppe animata dal coro "Il Rifugio". Al termine della funzione la sfilata per il centro storico verso il collegio Ballerini. Lì, alle 13, pranzo conviviale agli stand dei macellai di Seregno, dell'Associazione Cuochi e altri espositori (è previsto l'acquisto di un braccialetto all'entrata). Alle 18, infine, ammainabandiera al monumento all'Alpino in via San Giovanni Bosco.