Seregno: apre l'esposizione permanente dedicata a Luca Crippa
China, tempera, acquarello, collage. Sono le tecniche delle opere, una quarantina, di
Luca Crippa che, da sabato 22 novembre, saranno esposte nell’«Esposizione Permanente» allestita presso Palazzo «Landriani – Caponaghi» (piazza Martiri della Libertà, 1 – Seregno). «Il mondo di Luca Crippa sfugge a qualsiasi tentativo di catalogazione - dichiara il sindaco Giacinto Mariani -. La sua ricerca artistica, spesso in equilibrio tra visione onirica e realtà, in tra un approccio lir...
China, tempera, acquarello, collage. Sono le tecniche delle opere, una quarantina, di
Luca Crippa che, da sabato 22 novembre, saranno esposte nell’«Esposizione Permanente» allestita presso Palazzo «Landriani – Caponaghi» (piazza Martiri della Libertà, 1 – Seregno). «Il mondo di Luca Crippa sfugge a qualsiasi tentativo di catalogazione - dichiara il sindaco Giacinto Mariani -. La sua ricerca artistica, spesso in equilibrio tra visione onirica e realtà, in tra un approccio lirico e uno sguardo provocatorio, è un’esperienza umana e culturale senza orizzonti né contorni definiti».
Alessandro Savelli, curatore dell'«Esposizione Permanente Lascito Luca Crippa», ha cercato di ricostruire il mondo di Crippa attraverso una selezione delle sue opere più importanti in quasi sessant’anni di carriera, dal 1938 al 1995. Tra queste il «Monumento all’amore perduto» del 1963, Medaglia d’Oro al tredicesimo «Premio Lissone» e la «Sibilla Vigilante», un disegno eseguito con inchiostro di china nera e rossa su laminato plastico del 1971 e acquistata dal Comune di Seregno nel 2001. «La sua opera non è mai brutale, mai violenta - scrive Alessandro Savelli nel catalogo - semmai un tantino ironica e condita da una colta provocazione, utile per aiutarci, per accompagnarci, per entrare nel suo mondo, sospeso, incantato, visionario». Nato a Seregno il 6 aprile 1922, pioniere del surrealismo italiano, pittore e scenografo di livello mondiale, Luca Crippa nel 1946 lavora per tre anni nello studio milanese di Gio Ponti che scrive così di lui: «Forse occorre restituire al "disegno" la sua definizione limitativa di linea, tracciata con una punta: e di goderne la grafia che se esaurisce in questa austera e bella convenzione. Ciò pensavo vedendo le moltissime cartelle di disegno di Luigi Crippa e vedendolo disegnare con una facilità pura ed esclusiva, nella riuscita magia delle sue linee». Sabato 22 novembre, alle 9.30, in Sala «Monsignor Gandini» (via XXIV Maggio) sarà proiettato il cortometraggio «Luca Crippa. Il mio mondo» di Remo Giatti, Angelo Ferranti e Giancarlo Poletto che contiene una rara intervista a Luca Crippa durante una sua mostra a Cortina nel 1995. A seguire tavola rotonda, moderata dal direttore de «Il Cittadino di Monza e Brianza», con Pinuccio Colombo, Luigi Crippa, Vincenzo Paolo Guarracino, , Carlo Perego, Alessandro Savelli, Lydia Silvestri e Sergio Lambrugo che presenterà il suo «Ciculabèt», «Uno di voi, se mi volete! Il seregnese Luca Crippa». In chiusura, alle ore 11.30, visita in anteprima dell’«Esposizione Permanente» che sarà aperta al pubblico alle ore 16. All’inaugurazione un duo dell’Orchestra «Ettore Pozzoli», Valeria Marsheva al flauto e Luca Urso alla chitarra accompagneranno i visitatori durante la visita. Nel 1948 Luca Crippa partecipa alla «Triennale di Milano» e inizia un’importante attività di scenografo che culmina, nel 1952, con la messa in scena del «Macbeth» di Shakespeare, con cui cominciano le trasmissioni della RAI Radio Televisione Italiana. Nel 1964 la «David E. Bright Foundation» alla XXXII Biennale Internazionale di Venezia gli assegna il prestigioso premio Internazionale per il bianco e nero per l’opera «Monumento ad Augusto», oggi esposto al «Moma» di News York, e due anni più tardi, nel 1966, Arturo Schwarz lo invita ad esporre cinque opere del 1942, in occasione della mostra «Dada in Italia 1916-1966» al Padiglione d'arte contemporanea di Milano. Nel 1971 inizia a insegnare all’Accademia di Brera, dove lavorerà fino al 1993. Sue opere sono esposte in importanti musei e collezioni private fra cui l'«Art Institute» di Chicago e quello di Boston, la «Staatsgalerie» di Stoccarda, il «Cabinet des Estampes» della «Bibliothèque Nationale» di Parigi, le «Gallerie d'Arte Moderna» di Torino, la Collezione «Martha Jackson» di New York. Alla sua morte, il 29 giugno 2002, Luca Crippa lasciò in eredità a Seregno la sua collezione, il «Lascito Crippa»: 2.866 opere d'arte (2238 dipinti e grafiche di autori contemporanei e 628 opere della propria produzione), che nei prossimi anni saranno esposte a rotazione nell'«Esposizione Permanente». L'«Esposizione Permanente Lascito Luca Crippa» è un progetto del Comune di Seregno in collaborazione con l’associazione culturale Seregn de la Memoria.
Luca Crippa che, da sabato 22 novembre, saranno esposte nell’«Esposizione Permanente» allestita presso Palazzo «Landriani – Caponaghi» (piazza Martiri della Libertà, 1 – Seregno). «Il mondo di Luca Crippa sfugge a qualsiasi tentativo di catalogazione - dichiara il sindaco Giacinto Mariani -. La sua ricerca artistica, spesso in equilibrio tra visione onirica e realtà, in tra un approccio lirico e uno sguardo provocatorio, è un’esperienza umana e culturale senza orizzonti né contorni definiti».
Alessandro Savelli, curatore dell'«Esposizione Permanente Lascito Luca Crippa», ha cercato di ricostruire il mondo di Crippa attraverso una selezione delle sue opere più importanti in quasi sessant’anni di carriera, dal 1938 al 1995. Tra queste il «Monumento all’amore perduto» del 1963, Medaglia d’Oro al tredicesimo «Premio Lissone» e la «Sibilla Vigilante», un disegno eseguito con inchiostro di china nera e rossa su laminato plastico del 1971 e acquistata dal Comune di Seregno nel 2001. «La sua opera non è mai brutale, mai violenta - scrive Alessandro Savelli nel catalogo - semmai un tantino ironica e condita da una colta provocazione, utile per aiutarci, per accompagnarci, per entrare nel suo mondo, sospeso, incantato, visionario». Nato a Seregno il 6 aprile 1922, pioniere del surrealismo italiano, pittore e scenografo di livello mondiale, Luca Crippa nel 1946 lavora per tre anni nello studio milanese di Gio Ponti che scrive così di lui: «Forse occorre restituire al "disegno" la sua definizione limitativa di linea, tracciata con una punta: e di goderne la grafia che se esaurisce in questa austera e bella convenzione. Ciò pensavo vedendo le moltissime cartelle di disegno di Luigi Crippa e vedendolo disegnare con una facilità pura ed esclusiva, nella riuscita magia delle sue linee». Sabato 22 novembre, alle 9.30, in Sala «Monsignor Gandini» (via XXIV Maggio) sarà proiettato il cortometraggio «Luca Crippa. Il mio mondo» di Remo Giatti, Angelo Ferranti e Giancarlo Poletto che contiene una rara intervista a Luca Crippa durante una sua mostra a Cortina nel 1995. A seguire tavola rotonda, moderata dal direttore de «Il Cittadino di Monza e Brianza», con Pinuccio Colombo, Luigi Crippa, Vincenzo Paolo Guarracino, , Carlo Perego, Alessandro Savelli, Lydia Silvestri e Sergio Lambrugo che presenterà il suo «Ciculabèt», «Uno di voi, se mi volete! Il seregnese Luca Crippa». In chiusura, alle ore 11.30, visita in anteprima dell’«Esposizione Permanente» che sarà aperta al pubblico alle ore 16. All’inaugurazione un duo dell’Orchestra «Ettore Pozzoli», Valeria Marsheva al flauto e Luca Urso alla chitarra accompagneranno i visitatori durante la visita. Nel 1948 Luca Crippa partecipa alla «Triennale di Milano» e inizia un’importante attività di scenografo che culmina, nel 1952, con la messa in scena del «Macbeth» di Shakespeare, con cui cominciano le trasmissioni della RAI Radio Televisione Italiana. Nel 1964 la «David E. Bright Foundation» alla XXXII Biennale Internazionale di Venezia gli assegna il prestigioso premio Internazionale per il bianco e nero per l’opera «Monumento ad Augusto», oggi esposto al «Moma» di News York, e due anni più tardi, nel 1966, Arturo Schwarz lo invita ad esporre cinque opere del 1942, in occasione della mostra «Dada in Italia 1916-1966» al Padiglione d'arte contemporanea di Milano. Nel 1971 inizia a insegnare all’Accademia di Brera, dove lavorerà fino al 1993. Sue opere sono esposte in importanti musei e collezioni private fra cui l'«Art Institute» di Chicago e quello di Boston, la «Staatsgalerie» di Stoccarda, il «Cabinet des Estampes» della «Bibliothèque Nationale» di Parigi, le «Gallerie d'Arte Moderna» di Torino, la Collezione «Martha Jackson» di New York. Alla sua morte, il 29 giugno 2002, Luca Crippa lasciò in eredità a Seregno la sua collezione, il «Lascito Crippa»: 2.866 opere d'arte (2238 dipinti e grafiche di autori contemporanei e 628 opere della propria produzione), che nei prossimi anni saranno esposte a rotazione nell'«Esposizione Permanente». L'«Esposizione Permanente Lascito Luca Crippa» è un progetto del Comune di Seregno in collaborazione con l’associazione culturale Seregn de la Memoria.