Seveso: Butti pronto a 'bucare' il muro del seminario

E' sempre stato il muro della discordia. Tra amministrazione comunale e Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia. Ora il sindaco
Paolo Butti potrebbe aver trovato la soluzione: visto che il muro del seminario che affaccia su via Vignazzola non si può abbattere né spostare, proverà a bucarlo. Con l'intento di sfruttare l'area interna mantenendo inalterata la delimitazione del perimetro. "Il problema - spiega Butti - da quanto ho capito è proprio quello di manten...

E' sempre stato il muro della discordia. Tra amministrazione comunale e Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia. Ora il sindaco

Paolo Butti potrebbe aver trovato la soluzione: visto che il muro del seminario che affaccia su via Vignazzola non si può abbattere né spostare, proverà a bucarlo. Con l'intento di sfruttare l'area interna mantenendo inalterata la delimitazione del perimetro. "Il problema - spiega Butti - da quanto ho capito è proprio quello di mantenere in modo chiaro l'identificazione del perimetro dell'area. Così facendo, ovviamente studiando la soluzione da proporre alla Soprintendenza, potremmo venire a capo dell'annoso problema. Sull'area, in piena sintonia con la Curia che si è sempre dimostrata aperta al dialogo, abbiamo due progetti che ci permettono di riqualificare l'area di San Pietro e lavorare in ottica di Expo". Il primo è dato dal discorso strettamente viabilistico: la creazione di un parcheggio per una quarantina di posti auto, nella parte del parco ora più vicina a via Vignazzola. Area di sosta che si propone di eliminare anche le code in orario scolastico su via San Carlo. Il secondo progetto, invece, riguarda l'apertura di un 'corridoio verde' che, partendo dall'angolo tra via San Carlo e via Vignazzola, attraverso il parco del seminario (ora Centro pastorale ambrosiano) arrivi fino a via Ada Negri collegandosi con il Bosco delle Querce. Nel frattempo resta aperto il discorso del doppio senso di marcia su via Vignazzola fino a via San Carlo. "Mi sono trovato con il sindaco di Meda insieme alle due Polizie locali - racconta Butti - e la preoccupazione maggiore riguarda la sicurezza. Meda ci ha fatto presente la statistica degli incidenti registrati negli anni all'incrocio". L'idea della rotatoria era già stata pensata dall'ex sindaco Clemente Galbiati, che nulla aveva potuto fare vista la ferma opposizione della Soprintendenza: l'intento era infatti quello di arretrare il muro del seminario per creare lo spazio per una rotatoria e realizzare nuovi parcheggi. Galbiati aveva promesso che non avrebbe distrutto il "possente muro di cinta" (così definito dalla Soprintendenza) e che, anzi, avrebbe provato a valorizzarlo togliendo l'intonaco e ripulendo i sassi per dare maggiore risalto al valore storico. Nulla da fare. E Meda, in risposta, per evitare incidenti, aveva deciso di invertire il senso di marcia nel suo lato di competenza creando quel primo tratto di senso unico ancora oggi in vigore. "L'idea - afferma Butti - è ancora quella della rotatoria. Nel frattempo, comunque, abbiamo chiesto al Centro Studi Pim di elaborare una proposta temporanea che permetta di utilizzare la Vignazzola fino in fondo nei due sensi".