Seregno: il Comune investe 20 mila euro sugli oratori
Ventimila euro per la promozione di azioni di sostegno economico dell’attività degli oratori. È la cifra prevista dall’accordo quadro quinquennale, ed eventualmente rinnovabile, firmato nei giorni scorsi in municipio dal sindaco
Giacinto Mariani e da
Monsignor Bruno Molinari. «Gli oratori a Seregno – dichiara Mariani – sono un punto di riferimento prezioso al servizio dell’intera comunità. L’accordo risponde alla necessità di organizzare una sinergia t...
Ventimila euro per la promozione di azioni di sostegno economico dell’attività degli oratori. È la cifra prevista dall’accordo quadro quinquennale, ed eventualmente rinnovabile, firmato nei giorni scorsi in municipio dal sindaco
Giacinto Mariani e da
Monsignor Bruno Molinari. «Gli oratori a Seregno – dichiara Mariani – sono un punto di riferimento prezioso al servizio dell’intera comunità. L’accordo risponde alla necessità di organizzare una sinergia tra l’istituzione e le parrocchie in modo da dare vita ad azioni coordinate in grado di promuovere una nuova educazione civica tra i giovani. Le risorse che siamo riusciti a recuperare sono il riconoscimento della funzione sociale e educativa svolta dagli oratori». Il finanziamento è ripartito in due campi: contributo di euro 10 mila euro per attività degli oratori estivi e altri 10 mila euro per iniziative organizzate dagli oratori con l’amministrazione comunale. «La nostra scelta - aggiunge
Ilaria Anna Cerqua, assessore alle Politiche educative - è investire sui giovani. In un momento in cui le risorse economiche sono ridotte, per gli effetti della crisi che tutti ben conosciamo, l’accordo quadro riconosce il valore educativo delle attività svolte dagli oratori. Con questa convenzione potremo creare sinergie tra famiglie, scuole e realtà che sul territorio si occupano dei ragazzi e ragazze, in modo strategico e quindi più efficace. La nostra è una chiara volontà politica di instaurare delle “alleanze educative». Dopo la firma si è già riunito il «tavolo di lavoro», composto da due rappresentanti delle Parrocchie nominati dal Prevosto e due operatori del Comune, referenti per le aree educative e socio-assistenziali, per l’individuazione di possibili progetti e attività da realizzare. La parrocchia annualmente, nell'ambito del proprio «Piano pastorale» e del progetto educativo oratoriano, individuerà i progetti da presentare al «tavolo di lavoro», con l’indicazione di attività, obiettivi, soggetti e destinatari. Sulla base delle iniziative condivise tra l’amministrazione comunale e la parrocchia verranno stipulati appositi «Protocolli operativi annuali» per regolamentare le modalità di collaborazione e le forme del sostegno economico. «L’oratorio è il luogo in cui i giovani possono essere guidati a scoprire i propri talenti e imparare a metterli in gioco, anche nella società - spiega Monsignor Bruno Molinari -. Ad aprile i Vescovi italiani avevano elaborato il documento “Il laboratorio dei talenti”, dedicato alla realtà oratoriana. Due sono gli aspetti centrali di quella nota: l’idea di “prossimità” che è l’anima dell’oratorio e l’apertura dell’oratorio stesso al territorio. Due “paletti” che definiscono anche questa convenzione. L’educazione chiama in causa tutti, a cominciare dalle Istituzioni e dagli adulti, famiglie, scuola, comunità cristiane, amministrazioni. Questo accordo è la dimostrazione di una disponibilità del Comune e delle Parrocchie a collaborare rispetto a problemi e orizzonti che vanno ben oltre interessi di parte».
Giacinto Mariani e da
Monsignor Bruno Molinari. «Gli oratori a Seregno – dichiara Mariani – sono un punto di riferimento prezioso al servizio dell’intera comunità. L’accordo risponde alla necessità di organizzare una sinergia tra l’istituzione e le parrocchie in modo da dare vita ad azioni coordinate in grado di promuovere una nuova educazione civica tra i giovani. Le risorse che siamo riusciti a recuperare sono il riconoscimento della funzione sociale e educativa svolta dagli oratori». Il finanziamento è ripartito in due campi: contributo di euro 10 mila euro per attività degli oratori estivi e altri 10 mila euro per iniziative organizzate dagli oratori con l’amministrazione comunale. «La nostra scelta - aggiunge
Ilaria Anna Cerqua, assessore alle Politiche educative - è investire sui giovani. In un momento in cui le risorse economiche sono ridotte, per gli effetti della crisi che tutti ben conosciamo, l’accordo quadro riconosce il valore educativo delle attività svolte dagli oratori. Con questa convenzione potremo creare sinergie tra famiglie, scuole e realtà che sul territorio si occupano dei ragazzi e ragazze, in modo strategico e quindi più efficace. La nostra è una chiara volontà politica di instaurare delle “alleanze educative». Dopo la firma si è già riunito il «tavolo di lavoro», composto da due rappresentanti delle Parrocchie nominati dal Prevosto e due operatori del Comune, referenti per le aree educative e socio-assistenziali, per l’individuazione di possibili progetti e attività da realizzare. La parrocchia annualmente, nell'ambito del proprio «Piano pastorale» e del progetto educativo oratoriano, individuerà i progetti da presentare al «tavolo di lavoro», con l’indicazione di attività, obiettivi, soggetti e destinatari. Sulla base delle iniziative condivise tra l’amministrazione comunale e la parrocchia verranno stipulati appositi «Protocolli operativi annuali» per regolamentare le modalità di collaborazione e le forme del sostegno economico. «L’oratorio è il luogo in cui i giovani possono essere guidati a scoprire i propri talenti e imparare a metterli in gioco, anche nella società - spiega Monsignor Bruno Molinari -. Ad aprile i Vescovi italiani avevano elaborato il documento “Il laboratorio dei talenti”, dedicato alla realtà oratoriana. Due sono gli aspetti centrali di quella nota: l’idea di “prossimità” che è l’anima dell’oratorio e l’apertura dell’oratorio stesso al territorio. Due “paletti” che definiscono anche questa convenzione. L’educazione chiama in causa tutti, a cominciare dalle Istituzioni e dagli adulti, famiglie, scuola, comunità cristiane, amministrazioni. Questo accordo è la dimostrazione di una disponibilità del Comune e delle Parrocchie a collaborare rispetto a problemi e orizzonti che vanno ben oltre interessi di parte».