Bovisio M., Comune contro Maroni: "Stop a Pedemontana"

Il primo appuntamento era stato rinviato più volte. Il secondo è stato in alcuni momenti un confronto a muso duro. Il terzo, ne siamo certi, non ci sarà. O, meglio, crediamo che il Comune di Bovisio Masciago non sarà tra gli invitati al tavolo del Governatore della Lombardia Roberto Maroni per parlare di Pedemontana. Il Consiglio comunale, infatti, nella seduta di venerdì 28 novembre, ha approvato con votazione unanime un ordine del giorno che chiede la sospensione dei lavori dell'arteria via...

Il primo appuntamento era stato rinviato più volte. Il secondo è stato in alcuni momenti un confronto a muso duro. Il terzo, ne siamo certi, non ci sarà. O, meglio, crediamo che il Comune di Bovisio Masciago non sarà tra gli invitati al tavolo del Governatore della Lombardia Roberto Maroni per parlare di Pedemontana. Il Consiglio comunale, infatti, nella seduta di venerdì 28 novembre, ha approvato con votazione unanime un ordine del giorno che chiede la sospensione dei lavori dell'arteria viabilistica. Posizione più che legittima, con un documento che si propone di mettere in evidenza le criticità della grande opera autostradale destinata a passare tra le case di in un’area densamente urbanizzata e, soprattutto, con un cantiere che prevede scavi e movimentazione di terra mai bonificata da diossina. "Un’opera - afferma l'amministrazione comunale attraverso un comunicato stampa - la cui progettazione definitiva risulta diversa dalla progettazione preliminare, priva di valutazione ambientale strategica e che aggrava i problemi ambientali e viabilistici del nord-ovest della Brianza. Un’opera su cui pendono anche vari ricorsi al Tar, alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica per difformità". Tutti motivi che hanno spinto i consiglieri presenti alla seduta di votare all'unanimità l'ordine del giorno presentato dal gruppo di maggioranza (Lista Civica Altra Bovisio Masciago e Pd), integrato da alcuni emendamenti maturati nel corso del dibattito. La richiesta avanzata alla Regione è quella di sospendere i lavori di realizzazione della tratta B1 (Lomazzo-Lentate sul Seveso) e della conseguente attivazione del pedaggio, nonché la riprogettazione della tratta B2 (che attualmente riguarda i paesi compresi tra Lentate sul Seveso e Cesano Maderno, anche se l'amministrazione comunale si considera parte integrante). Con la votazione si chiede inoltre di attivare il coordinamento dei sindaci della tratta B2 per discutere e proporre i nuovi criteri per la salvaguardia dell’ambiente e della salute, il rispetto dall’invasività dei territori, la promozione del trasporto su ferro, il non passaggio in zone contaminate da diossina. E’ stato chiesto anche di informare e sensibilizzare tutta la cittadinanza. Idee che molti condividono anche nei Comuni limitrofi e che, tuttavia, cozzano con quanto è stato dichiarato nel corso dei due incontri avvenuti in Regione nel mese di novembre. Nel primo lo stesso Maroni aveva detto a chiare lettere che non intende ripetere una volta di più la sua intenzione di portare a termine Pedemontana nella sua globalità: con l'apertura della tratta B1 a maggio, poi la sospensione del cantiere, e la ripresa a gennaio 2016 per i lavori della tratta B2 e della tratta C. Il secondo incontro, invece, per la presentazione dei flussi di traffico: occasione in cui il sindaco Giuliano Soldà aveva chiesto di sospendere i lavori, intervento giudicato fuori luogo da alcuni degli altri sindaci presenti che volevano evitare il muro contro muro con la Regione, sia perché determinata a concludere l'opera, sia perché disposta a finanziare parte dei lavori viabilistici concordati sui territori. Ora la nuova presa di posizione del Comune di Bovisio Masciago (sia chiaro: di tutti i gruppi consiliari, non solo della maggioranza che l'ha proposta). Anni fa, per chi ha buona memoria siamo nel 2008, la scelta di impuntarsi costò al Comune l'esclusione dai tavoli tecnici, dalla tratta B2 e dalla successiva spartizione dei 60 milioni di euro. Indipendentemente dai contenuti dell'ordine del giorno di settimana scorsa (per molti versi condivisibile), crediamo che la scelta strategica di un solo Comune che agisce in questo modo a testa bassa possa rivelarsi ancora un boomerang di cui i cittadini dovranno sopportare le conseguenze.