Seregno, multe per 2,5 milioni: autovelox distrutto a fucilate
Ha registrato più di 40 mila infrazioni al Codice della Strada per un totale di circa 2 milioni e mezzo di euro in sanzioni recapitate all'abitazione degli incauti automobilisti. L'autovelox T-Expeed 2.0 prodotto, apparecchio di ultima generazione prodotto dalla seregnese Kria Srl con sede legale in via San Vitale (la sede operativa è a Desio nel Polo Tecnologico Brianza, ovvero l'area produttiva sorta nell'area ex Autobianchi), è stato distrutto da qualche automobilista un po' infuriato. Non...
Ha registrato più di 40 mila infrazioni al Codice della Strada per un totale di circa 2 milioni e mezzo di euro in sanzioni recapitate all'abitazione degli incauti automobilisti. L'autovelox T-Expeed 2.0 prodotto, apparecchio di ultima generazione prodotto dalla seregnese Kria Srl con sede legale in via San Vitale (la sede operativa è a Desio nel Polo Tecnologico Brianza, ovvero l'area produttiva sorta nell'area ex Autobianchi), è stato distrutto da qualche automobilista un po' infuriato. Non accade da noi, bensì ad Agropoli dove l'apparecchio installato sulla Strada Provinciale 430 ha lasciato il segno. Non accadono più tanti incidenti come succedeva una volta, ma sono già stata rastrellate sanzioni per un totale di 2 milioni e mezzo di euro. Un automobilista, da solo, ha collezionato 64 multe in tre mesi. Ma è fortunato: ne saranno contestate "solo" 35, per un importo di 5 mila euro, perché in precedenza l'apparecchio era soltanto in fase di test. L'apparecchio, da quanto apprendiamo su Internet, è tecnologicamente avanzato. Forse addirittura il migliore di quelli attualmente disponibili oggi sul mercato, capace di sanzionare anche su più corsie e di rilevare diverse infrazioni. C'è però qualcuno che non si dimostra particolarmente sensibile nei confronti di tanta tecnologia e della scelta del sindaco della cittadina salernitana di prevenire altri incidenti, considerato che su quella strada - dove nessuno rispetta il limite di 80 chilometri orari - si erano registrati anche dei mortali: con un fucile ha mandato in frantumi i tre teleobiettivi dell'apparecchio. Sull'episodio stanno indagando anche i Carabinieri. Il lavoro dell'azienda seregnese, insomma, è stato mandato in frantumi dopo solo tre mesi di lavoro. Invece di fare ricorso al Prefetto, c'è chi ha preferito imbracciare il fucile e risolvere la questione a modo suo.