Seregno, Tiziano Mariani: "Pilatesco trasferire sui sindaci il problema dei migranti"

La nuova strage degli immigrati nel canale di Sicilia ha colpito tutti profondamente: centinaia di vite perse non possono passare sotto silenzio. Ma se a livello nazionale assistiamo a uno scaricabarile, c'è anche chi a livello locale non vuole far finta di niente, anche a costo di prendere una posizione poco popolare. E'
Tiziano Mariani, il candidato sindaco della lista "Noi x Seregno", appoggiato anche da Area Popolare Udc-Ncd, che ha inviato un comunicato ai giornali per ...

La nuova strage degli immigrati nel canale di Sicilia ha colpito tutti profondamente: centinaia di vite perse non possono passare sotto silenzio. Ma se a livello nazionale assistiamo a uno scaricabarile, c'è anche chi a livello locale non vuole far finta di niente, anche a costo di prendere una posizione poco popolare. E'

Tiziano Mariani, il candidato sindaco della lista "Noi x Seregno", appoggiato anche da Area Popolare Udc-Ncd, che ha inviato un comunicato ai giornali per dire chiaramente qual è il suo pensiero anche su questo tema, che pare non toccare la città di Seregno e che, tuttavia, non può lasciarci indifferenti. "Occorre superare il limite delle politiche della mera accoglienza - afferma Mariani -, pur condivisibili e necessarie, che concretamente però alimentano false aspettative nei migranti, favorendo il losco e inumano affarismo degli scafisti. Il nostro governo, più che chiedere ai sindaci italiani disponibilità ad accogliere profughi creando difficoltà ingestibili alle amministrazioni locali e le basi per crescenti disagi sociali, dovrebbe impegnarsi per promuovere la creazione di una coalizione internazionale con un duplice scopo: attuare un controllo serrato delle coste da cui partono i disperati e un blocco navale al limite delle acque territoriali libiche, volti a debellare il fenomeno delle imbarcazioni che portano alla morte migliaia di bambini, donne e uomini, e offrire la disponibilità a organizzare e supportare campi profughi in Libia, cui far confluire i migranti, dare loro una prima assistenza sanitaria e umanitaria e procedere a una fase di riconoscimento dell'eventuale status di rifugiati" Per Mariani, insomma, la via imboccata finora con la distribuzione dei migranti sul territorio nazionale è sbagliata: "Pensare di trasferire a cascata questo immane problema sulle spalle finali dei sindaci (e dei Comuni) italiani è pilatesco da un punto di vista politico, criminale sotto il profilo dei diritti dell'uomo".