Seregno: via lavagna e pennarelli, la scuola diventa digitale
Niente lavagna e cancellino, ma lavagna multimediale, tablet e wi-fi, ad alta velocità. Sono questi gli strumenti didattici della «scuola 2.0», che cambierà radicalmente il volto della didattica e dell’ambiente di apprendimento della scuola: in tutti i gradi delle scuole, compresa la scuola dell’infanzia. È la «Scuola digitale» quella che nasce con un finanziamento di oltre 300 mila euro dell’Aamministrazione comunale. «Vogliamo accompagnare il mondo della scuola nel cambiamento del modello o...
Niente lavagna e cancellino, ma lavagna multimediale, tablet e wi-fi, ad alta velocità. Sono questi gli strumenti didattici della «scuola 2.0», che cambierà radicalmente il volto della didattica e dell’ambiente di apprendimento della scuola: in tutti i gradi delle scuole, compresa la scuola dell’infanzia. È la «Scuola digitale» quella che nasce con un finanziamento di oltre 300 mila euro dell’Aamministrazione comunale. «Vogliamo accompagnare il mondo della scuola nel cambiamento del modello organizzativo e didattico che le nuove tecnologie stanno imponendo. Questo progetto – spiega il sindaco
Giacinto Mariani - potrà contribuire a trasformare il modello trasmissivo di scuola, quella che si basa su lezioni in cattedra più che su attività di laboratorio, non più adeguato alla nuova generazione di studenti e alla società della conoscenza». Destinatari dell’intervento comunale sono i tre Istituti comprensivi scolastici statali di primo ciclo, direttamente coinvolti nel progetto «Scuola digitale»: «Moro», «Rodari» e «Stoppani» con quasi 3.300 gli studenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Nascono prospettive di collaborazioni e sinergie con le scuole statali di secondo grado, «Martino Bassi», «Primo Levi» e «Parini» per ottimizzare la connettività. «Questo progetto permetterà ai docenti di arricchire le lezioni con contenuti multimediali e agli alunni di sentirsi maggiormente partecipi nella didattica che diventerà sperimentazione, ricerca e sviluppo di creatività.». Ecco la «scuola 2.0» delineata dall’assessore alle politiche educative, scolastiche e dell’infanzia
Ilaria Anna Cerqua. «Se abbiamo i livelli di abbandono più alti d’Europa è anche perché la scuola si allontana sempre più dagli studenti. Dobbiamo mettere in atto una serie di politiche perché si sviluppi una consapevolezza nuova. E considerare, finalmente, gli strumenti digitali parte dei servizi essenziali della scuola, come l’acqua e la luce». Il progetto prevede l’acquisto di lavagne interattive e tablet, «ma – precisa l’assessore – su una rete unica in fibra ottica e connessione a Internet ad alta velocità perché investire in tecnologie “pesanti”, come LIM e tablet, non ha senso se poi si naviga a bassa velocità o, addirittura, manca la connettività». Cinquantuno saranno le nuove LIM e saranno attivate, in via sperimentale, nelle scuole secondarie di primo grado le «classi 2.0» con un tablet per ogni studente. «L’obiettivo – sottolinea l’assessore – è coprire tutte le classi nell’arco di qualche anno. Un occhio di riguardo anche per le scuole dell’infanzia. Questo è tra i primi casi in Italia in cui si introducono le nuove tecnologie nelle classi dei più piccoli». Attenzione particolare sarà rivolta al tema della sicurezza informatica per le famiglie. «Sarà istituito uno sportello itinerante nei tre Istituti di primo ciclo – spiega Ilaria Anna Cerqua – per un uso responsabile e consapevole del mondo digitale. L’obiettivo principale è di mettere i minori e gli adulti (genitori e insegnanti) nella condizione di utilizzare correttamente i diversi strumenti e networks ed affrontare i possibili pericoli che si incorrono quando si è posizionati all’interno di una rete virtuale che presenta rischi estremamente concreti di sovraesposizione della propria immagine, ingaggi fraudolenti e fenomeni di cyberbullismo». Oltre alle scuole la rete WI-FI sarà portata in Biblioteca e saranno attivati otto «hot spots» per l’accesso a internet veloce con banda larga in diversi punti strategici. La «Scuola digitale» passa attraverso dieci azioni. «Azione 1: tutte le classi con la Lim!»: Oggi sono 73 le Lavagne interattive multimediali (LIM). Con l’acquisto di 51 LIM si avrà una copertura del 100 per cento delle classi; «Azione 2: cablaggio in tutti i plessi scolastici»: l’intervento riguarda il plesso della primaria «Stoppani», dell’infanzia «Andersen» e «Nobili», le sezioni della sezioni speciali primaria «Rodari» e alcuni laboratori della scuola «Manzoni»; «Azione 3: wi-fi nelle scuole»: la connessione «senza fili» sarà portata in tutte le scuole; «Azione 4: cl@sse 2.0, un tablet per alunno»: gli studenti di alcune classi secondarie di primo grado saranno dotati di un tablet; «Azione 5: sicurezza nell’uso di internet»: filtri alla navigazione Internet attraverso firewall e prevenzione da attacchi informatici alle reti; «Azione 6: Metropolitan area network: comune e scuole»: un’unica rete in fibra ottica di 1 GigaBite collegherà l’Amministrazione comunale e le scuole; «Azione 7: banda unica ip veloce internet»: banda IP veloce di 50MB con estensione a 100MB; «Azione 8: scuola dell’infanzia digitale!»: cablaggio delle scuole dell’Infanzia «Andersen» e «Nobili» e progetti sperimentali specifici per la scuola dell’infanzia; «Azione 9: Docenti digitali»: formazione costante per l’utilizzo delle nuove tecnologia e modelli didattici di e-learning; «Azione 10: sportello d’ascolto e cyberbullismo»: sportello d’ascolto itinerante tra i tre Istituti comprensivi per prevenire i rischi della rete.
Giacinto Mariani - potrà contribuire a trasformare il modello trasmissivo di scuola, quella che si basa su lezioni in cattedra più che su attività di laboratorio, non più adeguato alla nuova generazione di studenti e alla società della conoscenza». Destinatari dell’intervento comunale sono i tre Istituti comprensivi scolastici statali di primo ciclo, direttamente coinvolti nel progetto «Scuola digitale»: «Moro», «Rodari» e «Stoppani» con quasi 3.300 gli studenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Nascono prospettive di collaborazioni e sinergie con le scuole statali di secondo grado, «Martino Bassi», «Primo Levi» e «Parini» per ottimizzare la connettività. «Questo progetto permetterà ai docenti di arricchire le lezioni con contenuti multimediali e agli alunni di sentirsi maggiormente partecipi nella didattica che diventerà sperimentazione, ricerca e sviluppo di creatività.». Ecco la «scuola 2.0» delineata dall’assessore alle politiche educative, scolastiche e dell’infanzia
Ilaria Anna Cerqua. «Se abbiamo i livelli di abbandono più alti d’Europa è anche perché la scuola si allontana sempre più dagli studenti. Dobbiamo mettere in atto una serie di politiche perché si sviluppi una consapevolezza nuova. E considerare, finalmente, gli strumenti digitali parte dei servizi essenziali della scuola, come l’acqua e la luce». Il progetto prevede l’acquisto di lavagne interattive e tablet, «ma – precisa l’assessore – su una rete unica in fibra ottica e connessione a Internet ad alta velocità perché investire in tecnologie “pesanti”, come LIM e tablet, non ha senso se poi si naviga a bassa velocità o, addirittura, manca la connettività». Cinquantuno saranno le nuove LIM e saranno attivate, in via sperimentale, nelle scuole secondarie di primo grado le «classi 2.0» con un tablet per ogni studente. «L’obiettivo – sottolinea l’assessore – è coprire tutte le classi nell’arco di qualche anno. Un occhio di riguardo anche per le scuole dell’infanzia. Questo è tra i primi casi in Italia in cui si introducono le nuove tecnologie nelle classi dei più piccoli». Attenzione particolare sarà rivolta al tema della sicurezza informatica per le famiglie. «Sarà istituito uno sportello itinerante nei tre Istituti di primo ciclo – spiega Ilaria Anna Cerqua – per un uso responsabile e consapevole del mondo digitale. L’obiettivo principale è di mettere i minori e gli adulti (genitori e insegnanti) nella condizione di utilizzare correttamente i diversi strumenti e networks ed affrontare i possibili pericoli che si incorrono quando si è posizionati all’interno di una rete virtuale che presenta rischi estremamente concreti di sovraesposizione della propria immagine, ingaggi fraudolenti e fenomeni di cyberbullismo». Oltre alle scuole la rete WI-FI sarà portata in Biblioteca e saranno attivati otto «hot spots» per l’accesso a internet veloce con banda larga in diversi punti strategici. La «Scuola digitale» passa attraverso dieci azioni. «Azione 1: tutte le classi con la Lim!»: Oggi sono 73 le Lavagne interattive multimediali (LIM). Con l’acquisto di 51 LIM si avrà una copertura del 100 per cento delle classi; «Azione 2: cablaggio in tutti i plessi scolastici»: l’intervento riguarda il plesso della primaria «Stoppani», dell’infanzia «Andersen» e «Nobili», le sezioni della sezioni speciali primaria «Rodari» e alcuni laboratori della scuola «Manzoni»; «Azione 3: wi-fi nelle scuole»: la connessione «senza fili» sarà portata in tutte le scuole; «Azione 4: cl@sse 2.0, un tablet per alunno»: gli studenti di alcune classi secondarie di primo grado saranno dotati di un tablet; «Azione 5: sicurezza nell’uso di internet»: filtri alla navigazione Internet attraverso firewall e prevenzione da attacchi informatici alle reti; «Azione 6: Metropolitan area network: comune e scuole»: un’unica rete in fibra ottica di 1 GigaBite collegherà l’Amministrazione comunale e le scuole; «Azione 7: banda unica ip veloce internet»: banda IP veloce di 50MB con estensione a 100MB; «Azione 8: scuola dell’infanzia digitale!»: cablaggio delle scuole dell’Infanzia «Andersen» e «Nobili» e progetti sperimentali specifici per la scuola dell’infanzia; «Azione 9: Docenti digitali»: formazione costante per l’utilizzo delle nuove tecnologia e modelli didattici di e-learning; «Azione 10: sportello d’ascolto e cyberbullismo»: sportello d’ascolto itinerante tra i tre Istituti comprensivi per prevenire i rischi della rete.