Seveso: Aspes, il Pd boccia sindaco e Lega Nord
Aspes? Da chiudere. La Lega Nord? Anziché andarsene si assuma le sue responsabilità. E il sindaco
Massimo Donati, ormai sfiduciato da tutti, provi a riflettere se è il caso di lasciare la guida del paese. Estrema sintesi della conferenza stampa organizzata ieri pomeriggio dai consiglieri comunali del Partito Democratico in seguito alle ultime vicende dell’azienda municipalizzata. Le dimissioni dei due rappresentanti leghisti, uno nel consiglio di amministrazione e l’altro ne...
Aspes? Da chiudere. La Lega Nord? Anziché andarsene si assuma le sue responsabilità. E il sindaco
Massimo Donati, ormai sfiduciato da tutti, provi a riflettere se è il caso di lasciare la guida del paese. Estrema sintesi della conferenza stampa organizzata ieri pomeriggio dai consiglieri comunali del Partito Democratico in seguito alle ultime vicende dell’azienda municipalizzata. Le dimissioni dei due rappresentanti leghisti, uno nel consiglio di amministrazione e l’altro nel Collegio dei sindaci, non sono insomma passate sotto silenzio. “Noi - ha spiegato il capogruppo
Paolo Butti – di certo abbiamo titolo per fare le nostre osservazioni. Non tanto per il ruolo di consiglieri, ma perché più volte abbiamo manifestato perplessità su Aspes. È una nostra battaglia storica, soprattutto per l’accesso agli atti, che all’inizio vedeva tra i nostri alleati anche l’attuale sindaco. Del resto è un’azienda che spende i soldi dei cittadini, è giusto controllarla. Interviene anche nel settore delle manutenzioni, piuttosto delicato, e ci pare doveroso che sia trasparente. Eppure ci viene risposto che deve muoversi come un’azienda privata, anche se il suo bilancio condiziona quello del Comune, e che l’unico controllo è garantito dal nostro sindaco. Noi non lo accettiamo: ma se la coerenza esiste, allora della gestione di Aspes ne rispondano la Lega che ha l’assessorato al Bilancio e il primo cittadino”. Per Butti, poi, la questione implica anche un’altra conseguenza politica: “Donati ha sempre difeso
Antonio Matta, presidente di Aspes, mentre la Lega Nord lo ha attaccato duramente. A parte il fatto che ci sorprende notare che la Lega mostri la sua indignazione dopo quattro anni. Ma ciò significa che è in disaccordo con il sindaco? Donati non è più sostenuto da nessuno?”.
Mauro Ragazzo ha espresso le sue perplessità soprattutto per quanto riguarda la parte economica: “I revisori dei conti si sono dichiarati allarmati. Se c’è una cattiva gestione di Aspes, tutto si ripercuote sul bilancio comunale. Traduciamo: sulle tasche dei cittadini. Non vorremmo che anche qui a Seveso possa accadere quanto si è verificato di fianco a casa con la Medaservizi Spa. Però mi rimangono un po’ di dubbi: Aspes ha fatto spese che non è in grado di coprire? Se il Comune è il socio unico, significa che erano spese non autorizzate? Oppure è il Comune a essere inadempiente?”. L’affondo arriva però da
Andrea Formenti, secondo il quale la Lega Nord “vuole rifarsi la verginità che ha perso da tempo, per presentarsi da sola alle prossime elezioni. Ma come potrà raccontare agli elettori che in quattro anni non ha mai saputo nulla di Aspes? Significa che o non si è mai interessata o ha fatto trascorrere inutilmente tutto questo tempo prima di sollevare un problema che andava affrontato prima”. Perplessità da parte di
Giorgio Garofalo: “Se non tornano i conti di Aspes, il Comune avrà difficoltà a far quadrare i conti. Come può intervenire? Penalizzando i cittadini, rinunciando a servizi importanti. Questo fa rabbia. Era meglio avere una maggiore intransigenza nella gestione della municipalizzata”.
Paolo Butti – di certo abbiamo titolo per fare le nostre osservazioni. Non tanto per il ruolo di consiglieri, ma perché più volte abbiamo manifestato perplessità su Aspes. È una nostra battaglia storica, soprattutto per l’accesso agli atti, che all’inizio vedeva tra i nostri alleati anche l’attuale sindaco. Del resto è un’azienda che spende i soldi dei cittadini, è giusto controllarla. Interviene anche nel settore delle manutenzioni, piuttosto delicato, e ci pare doveroso che sia trasparente. Eppure ci viene risposto che deve muoversi come un’azienda privata, anche se il suo bilancio condiziona quello del Comune, e che l’unico controllo è garantito dal nostro sindaco. Noi non lo accettiamo: ma se la coerenza esiste, allora della gestione di Aspes ne rispondano la Lega che ha l’assessorato al Bilancio e il primo cittadino”. Per Butti, poi, la questione implica anche un’altra conseguenza politica: “Donati ha sempre difeso
Antonio Matta, presidente di Aspes, mentre la Lega Nord lo ha attaccato duramente. A parte il fatto che ci sorprende notare che la Lega mostri la sua indignazione dopo quattro anni. Ma ciò significa che è in disaccordo con il sindaco? Donati non è più sostenuto da nessuno?”.
Mauro Ragazzo ha espresso le sue perplessità soprattutto per quanto riguarda la parte economica: “I revisori dei conti si sono dichiarati allarmati. Se c’è una cattiva gestione di Aspes, tutto si ripercuote sul bilancio comunale. Traduciamo: sulle tasche dei cittadini. Non vorremmo che anche qui a Seveso possa accadere quanto si è verificato di fianco a casa con la Medaservizi Spa. Però mi rimangono un po’ di dubbi: Aspes ha fatto spese che non è in grado di coprire? Se il Comune è il socio unico, significa che erano spese non autorizzate? Oppure è il Comune a essere inadempiente?”. L’affondo arriva però da
Andrea Formenti, secondo il quale la Lega Nord “vuole rifarsi la verginità che ha perso da tempo, per presentarsi da sola alle prossime elezioni. Ma come potrà raccontare agli elettori che in quattro anni non ha mai saputo nulla di Aspes? Significa che o non si è mai interessata o ha fatto trascorrere inutilmente tutto questo tempo prima di sollevare un problema che andava affrontato prima”. Perplessità da parte di
Giorgio Garofalo: “Se non tornano i conti di Aspes, il Comune avrà difficoltà a far quadrare i conti. Come può intervenire? Penalizzando i cittadini, rinunciando a servizi importanti. Questo fa rabbia. Era meglio avere una maggiore intransigenza nella gestione della municipalizzata”.