Seveso: bocciati il bilancio e il sindaco Donati. Arriva il commissario
Da qualsiasi punto di vista ci si voglia oggi porre la verità è questa: il rendiconto consuntivo e il sindaco
Massimo Donati sono stati bocciati ieri sera dal Consiglio comunale. Sette mani alzate dai banchi dell'opposizione, tre astenuti nel Pdl (i cosiddetti dissidenti), quattro braccia alzate con rassegnazione per supportare il primo cittadino che per dovere politico ha aggiunto pure la sua tuttavia senza pareggiare i conti. Ora non resta che attendere l'arrivo del C...
Da qualsiasi punto di vista ci si voglia oggi porre la verità è questa: il rendiconto consuntivo e il sindaco
Massimo Donati sono stati bocciati ieri sera dal Consiglio comunale. Sette mani alzate dai banchi dell'opposizione, tre astenuti nel Pdl (i cosiddetti dissidenti), quattro braccia alzate con rassegnazione per supportare il primo cittadino che per dovere politico ha aggiunto pure la sua tuttavia senza pareggiare i conti. Ora non resta che attendere l'arrivo del Commissario ad acta per l'approvazione del documento contabile. Poi, con ogni probabilità, il sindaco e i suoi uomini si ripresenteranno in Consiglio comunale nella prima decade di novembre per l'atto finale: l'approvazione del bilancio previsionale 2012. Se riescono a spuntarla, tireranno a campare fino a marzo. Altrimenti tutti a casa e arriva il Commissario prefettizio, con pieni poteri, per l'ordinaria amministrazione fino all'appuntamento elettorale. Bocciatura politica, dicevamo. Perché se è vero che il rendiconto è "pulito e tranquillo" come ha sostenuto il primo cittadino, è altrettanto vero che quello del Consiglio comunale è stato un no secco. "Sindaco, dimettiti" è la richiesta ripetuta a più voci dall'opposizione. Con consiglieri arrabbiati perché, informati dal segretario comunale che la mancata approvazione del rendiconto sarebbe stata l'omissione di un atto dovuto per legge, hanno rigettato tutta la responsabilità sulla maggioranza: Lega Nord compresa, benché assente. Finché, dopo aver paventato rischi di accertamenti della Corte dei Conti e della Procura si è scoperto, per ammissione dello stesso segretario, che l'unica conseguenza certa sarà il pagamento del Commissario regionale con i soldi del Comune. "Non è facile stare qui e prendere bordate - ha dichiarato Donati - ma il bilancio è sano. Parlate del debito per Aspes di 1 milione 300 mila euro, ma non considerate che l'avanzo di amministrazione è addirittura di 1 milione 800 mila euro. Abbiamo da affrontare l'aliquota Imu che vogliamo tenere invariata e l'interramento delle Nord con progetti che arriveranno a breve e che saranno da discutere. Io le mie responsabilità me le prendo ogni giorno". Il Consiglio comunale ha fatto altrettanto assumendosi la responsabilità politica: bilancio bocciato, arriverà il commissario per approvarlo. Andando a memoria, crediamo di non essere smentiti affermando che Donati è il primo sindaco sevesino che non supera questo esame. In attesa, naturalmente, del Consiglio comunale sul bilancio previsionale. Il calvario, a tutt'oggi, non è ancora finito.
Massimo Donati sono stati bocciati ieri sera dal Consiglio comunale. Sette mani alzate dai banchi dell'opposizione, tre astenuti nel Pdl (i cosiddetti dissidenti), quattro braccia alzate con rassegnazione per supportare il primo cittadino che per dovere politico ha aggiunto pure la sua tuttavia senza pareggiare i conti. Ora non resta che attendere l'arrivo del Commissario ad acta per l'approvazione del documento contabile. Poi, con ogni probabilità, il sindaco e i suoi uomini si ripresenteranno in Consiglio comunale nella prima decade di novembre per l'atto finale: l'approvazione del bilancio previsionale 2012. Se riescono a spuntarla, tireranno a campare fino a marzo. Altrimenti tutti a casa e arriva il Commissario prefettizio, con pieni poteri, per l'ordinaria amministrazione fino all'appuntamento elettorale. Bocciatura politica, dicevamo. Perché se è vero che il rendiconto è "pulito e tranquillo" come ha sostenuto il primo cittadino, è altrettanto vero che quello del Consiglio comunale è stato un no secco. "Sindaco, dimettiti" è la richiesta ripetuta a più voci dall'opposizione. Con consiglieri arrabbiati perché, informati dal segretario comunale che la mancata approvazione del rendiconto sarebbe stata l'omissione di un atto dovuto per legge, hanno rigettato tutta la responsabilità sulla maggioranza: Lega Nord compresa, benché assente. Finché, dopo aver paventato rischi di accertamenti della Corte dei Conti e della Procura si è scoperto, per ammissione dello stesso segretario, che l'unica conseguenza certa sarà il pagamento del Commissario regionale con i soldi del Comune. "Non è facile stare qui e prendere bordate - ha dichiarato Donati - ma il bilancio è sano. Parlate del debito per Aspes di 1 milione 300 mila euro, ma non considerate che l'avanzo di amministrazione è addirittura di 1 milione 800 mila euro. Abbiamo da affrontare l'aliquota Imu che vogliamo tenere invariata e l'interramento delle Nord con progetti che arriveranno a breve e che saranno da discutere. Io le mie responsabilità me le prendo ogni giorno". Il Consiglio comunale ha fatto altrettanto assumendosi la responsabilità politica: bilancio bocciato, arriverà il commissario per approvarlo. Andando a memoria, crediamo di non essere smentiti affermando che Donati è il primo sindaco sevesino che non supera questo esame. In attesa, naturalmente, del Consiglio comunale sul bilancio previsionale. Il calvario, a tutt'oggi, non è ancora finito.