Seveso, Briantea84: arriva dalla Corea del Sud per vedere la partita
Si chiama
Jiwon Park, ha 23 anni e vive a Seul. Lo scorso weekend ha preso un areo (si trovava a Malta per una vacanza al caldo) ed è arrivato a Seveso, per vedere la partita tra la UnipolSai campione d’Italia e la Polisportiva Nordest Castelvecchio. Il tifo non conosce confini, internet ha abbattuto ogni barriera, ma il sogno di Jiwon era quello di assistere a una partita dal vivo. Il desiderio non solo si è realizzato, ma ha superato le aspettative: seduto in prima fila di...
Si chiama
Jiwon Park, ha 23 anni e vive a Seul. Lo scorso weekend ha preso un areo (si trovava a Malta per una vacanza al caldo) ed è arrivato a Seveso, per vedere la partita tra la UnipolSai campione d’Italia e la Polisportiva Nordest Castelvecchio. Il tifo non conosce confini, internet ha abbattuto ogni barriera, ma il sogno di Jiwon era quello di assistere a una partita dal vivo. Il desiderio non solo si è realizzato, ma ha superato le aspettative: seduto in prima fila dietro la panchina, Park è stato presentato sul campo del palasport di Seveso, tra gli applausi di centinaia di persone; ha ricevuto una maglia ufficiale della squadra dalle mani del presidente Alfredo Marson, di coach Malik Abes e del capitano Ian Sagar. Una grande festa per un tifoso davvero speciale. Jiwon Park, che studia educazione fisica per persone disabili, è arrivato a conoscere Briantae84 la scorsa estate. Si è offerto come volontario durante il Campionato del Mondo organizzato a Incheon, in Sud Corea, diventando la guida della nazionale svedese allenata da Malik Abes. Da quel momento ha iniziato a seguire le imprese della squadra canturina, traducendo articoli e guardando video. Poi la decisione: organizzare una visita lampo in Italia per vedere dal vivo la sua squadra del cuore. Il suo giocatore preferito? Joachim Gustavsson. Anche se ormai, dopo essere andato a cena con la squadra e i tifosi dopo la partita, è molto più difficile esprimere una preferenza netta. “Lo spettacolo - afferma Park - è davvero straordinario, non lo immaginavo così prima di vederlo di persona. Ho respirato tanta passione. Molte persone lavorano per Briantea84 come se fosse una famiglia. Mi ha impressionato molto anche il presidente, ha una grande carica ed è diverso da tutti gli altri. Da noi tutto è molto diverso: non abbiamo un campionato, ma solo una specie di trofeo disputato due volte all’anno. A Seul e dintorni ci sono circa dieci squadre, ma non esiste il professionismo, i club sono molto poveri E poi alle partite non c’è mai nessuno come pubblico, solo al massimo i parenti dei giocatori e i volontari. Il livello di gioco è anche decisamente più basso, sono rimasto colpito nel vedere giocare questa squadra, ha capacità tecniche incredibili. Ho raccontato ai miei amici questa esperienza e agli impiegati dell’Associazione coreana di basket in carrozzina (Kwba), erano tutti molto interessati. Briantea84 potrebbe essere un modello di riferimento per la crescita del basket in carrozzina in Corea. A livello di supporter, comunicazione, marketing. E poi naturalmente per lo stile di gioco. Voglio introdurre Briantea84 in Corea, potrebbe diventare l’Inter del basket in carrozzina. Tonerò presto, sicuramente. Ricorderò questa serata per sempre. Ho realizzato un sogno”.
Jiwon Park, ha 23 anni e vive a Seul. Lo scorso weekend ha preso un areo (si trovava a Malta per una vacanza al caldo) ed è arrivato a Seveso, per vedere la partita tra la UnipolSai campione d’Italia e la Polisportiva Nordest Castelvecchio. Il tifo non conosce confini, internet ha abbattuto ogni barriera, ma il sogno di Jiwon era quello di assistere a una partita dal vivo. Il desiderio non solo si è realizzato, ma ha superato le aspettative: seduto in prima fila dietro la panchina, Park è stato presentato sul campo del palasport di Seveso, tra gli applausi di centinaia di persone; ha ricevuto una maglia ufficiale della squadra dalle mani del presidente Alfredo Marson, di coach Malik Abes e del capitano Ian Sagar. Una grande festa per un tifoso davvero speciale. Jiwon Park, che studia educazione fisica per persone disabili, è arrivato a conoscere Briantae84 la scorsa estate. Si è offerto come volontario durante il Campionato del Mondo organizzato a Incheon, in Sud Corea, diventando la guida della nazionale svedese allenata da Malik Abes. Da quel momento ha iniziato a seguire le imprese della squadra canturina, traducendo articoli e guardando video. Poi la decisione: organizzare una visita lampo in Italia per vedere dal vivo la sua squadra del cuore. Il suo giocatore preferito? Joachim Gustavsson. Anche se ormai, dopo essere andato a cena con la squadra e i tifosi dopo la partita, è molto più difficile esprimere una preferenza netta. “Lo spettacolo - afferma Park - è davvero straordinario, non lo immaginavo così prima di vederlo di persona. Ho respirato tanta passione. Molte persone lavorano per Briantea84 come se fosse una famiglia. Mi ha impressionato molto anche il presidente, ha una grande carica ed è diverso da tutti gli altri. Da noi tutto è molto diverso: non abbiamo un campionato, ma solo una specie di trofeo disputato due volte all’anno. A Seul e dintorni ci sono circa dieci squadre, ma non esiste il professionismo, i club sono molto poveri E poi alle partite non c’è mai nessuno come pubblico, solo al massimo i parenti dei giocatori e i volontari. Il livello di gioco è anche decisamente più basso, sono rimasto colpito nel vedere giocare questa squadra, ha capacità tecniche incredibili. Ho raccontato ai miei amici questa esperienza e agli impiegati dell’Associazione coreana di basket in carrozzina (Kwba), erano tutti molto interessati. Briantea84 potrebbe essere un modello di riferimento per la crescita del basket in carrozzina in Corea. A livello di supporter, comunicazione, marketing. E poi naturalmente per lo stile di gioco. Voglio introdurre Briantea84 in Corea, potrebbe diventare l’Inter del basket in carrozzina. Tonerò presto, sicuramente. Ricorderò questa serata per sempre. Ho realizzato un sogno”.