Seveso: "Butti? Sulla ferrovia idee vecchie, inutili e dannose"
La mancanza di novità sull'interramento fa fatica a digerirla. Ancora meno notare che l'amministrazione comunale, abbandonata questa idea, si stia orientando verso soluzioni alternative, compreso un secondo sottopasso ciclopedonale in centro città.
Daniele Tagliabue, capogruppo della lista civica Sevesoviva, da sempre in prima linea nella battaglia per l'abbassamento del piano del ferro, ha inviato un comunicato alla stampa per manifestare il suo disappunto.
L'inerzia d...
La mancanza di novità sull'interramento fa fatica a digerirla. Ancora meno notare che l'amministrazione comunale, abbandonata questa idea, si stia orientando verso soluzioni alternative, compreso un secondo sottopasso ciclopedonale in centro città.
Daniele Tagliabue, capogruppo della lista civica Sevesoviva, da sempre in prima linea nella battaglia per l'abbassamento del piano del ferro, ha inviato un comunicato alla stampa per manifestare il suo disappunto.
L'inerzia di Butti nel difendere i nostri diritti perpetua una ferrovia vecchia e inefficiente.
Non è “la crisi a mandare in soffitta il progetto di interramento”, come invece dice Butti nelle sue ultime dichiarazioni giornalistiche appaiate a quelle dei pendolari insoddisfatti, ma l'inerzia del nostro sindaco a perseguirlo motivatamente e con risolutezza.
Ferrovienord non ha mai avuto limiti nel chiudere i passaggi a livello: questa è l’unica ragione per cui Regione Lombardia non è stata ancora costretta a interrare la ferrovia e lo fa apparire come una regalia non dovuta.
Che le ferrovie possano prendere quanto vogliono del nostro tempo è un assunto falso e frutto solo di ignoranza, ma l'inerzia dei sindaci nell'approfondire e far valere il nostro diritto di limitare questi tempi di chiusura permette a Ferrovienord di evitare investimenti scaricando su cittadini e pendolari i costi di una infrastruttura inefficiente.
Se alle ferrovie i sindaci permettono di prendersi gratis il diritto esclusivo di passaggio sulle nostre strade, al massimo elemosinando un sottopasso tangenziale o pedonale, chi le obbliga ad investire in una stazione funzionale e interrata come a Saronno Sud o a Domodossola ?
In Butti manca la consapevolezza dei diritti della nostra città e il tanto vantato dialogo con Ferrovienord sta solo portando a decisioni vecchie, inutili e dannose.
Nel prossimo PGT Butti scriverà che occorre ricostruire le case dove già ci sono evitando di occupare suolo verde. Il PD filosofa bene ma razzola male. Peccato infatti che il principio non valga da subito per le ferrovie alle quali si concedono sempre nuovi terreni per creare nuove strade di aggiramento cariche di conseguenze ambientali per ambiti urbani oggi residenziali e tranquilli.
Per fare una Milano-Asso efficiente l’unica possibilità è interrarla a Seveso.
Per ottenerlo occorre ripristinare e difendere tempi di chiusura limitati dei passaggi a livello: sono diritti di passaggio di cui si è accettata la condivisione con la ferrovia a fine ‘800 e che da 20 anni le ferrovie ci stanno strappando un minuto alla volta, in attesa di un sindaco talmente sprovveduto da firmare il regalo totale e definitivo.
Daniele Tagliabue
Lista civica Sevesoviva
Daniele Tagliabue, capogruppo della lista civica Sevesoviva, da sempre in prima linea nella battaglia per l'abbassamento del piano del ferro, ha inviato un comunicato alla stampa per manifestare il suo disappunto.
L'inerzia di Butti nel difendere i nostri diritti perpetua una ferrovia vecchia e inefficiente.
Non è “la crisi a mandare in soffitta il progetto di interramento”, come invece dice Butti nelle sue ultime dichiarazioni giornalistiche appaiate a quelle dei pendolari insoddisfatti, ma l'inerzia del nostro sindaco a perseguirlo motivatamente e con risolutezza.
Ferrovienord non ha mai avuto limiti nel chiudere i passaggi a livello: questa è l’unica ragione per cui Regione Lombardia non è stata ancora costretta a interrare la ferrovia e lo fa apparire come una regalia non dovuta.
Che le ferrovie possano prendere quanto vogliono del nostro tempo è un assunto falso e frutto solo di ignoranza, ma l'inerzia dei sindaci nell'approfondire e far valere il nostro diritto di limitare questi tempi di chiusura permette a Ferrovienord di evitare investimenti scaricando su cittadini e pendolari i costi di una infrastruttura inefficiente.
Se alle ferrovie i sindaci permettono di prendersi gratis il diritto esclusivo di passaggio sulle nostre strade, al massimo elemosinando un sottopasso tangenziale o pedonale, chi le obbliga ad investire in una stazione funzionale e interrata come a Saronno Sud o a Domodossola ?
In Butti manca la consapevolezza dei diritti della nostra città e il tanto vantato dialogo con Ferrovienord sta solo portando a decisioni vecchie, inutili e dannose.
Nel prossimo PGT Butti scriverà che occorre ricostruire le case dove già ci sono evitando di occupare suolo verde. Il PD filosofa bene ma razzola male. Peccato infatti che il principio non valga da subito per le ferrovie alle quali si concedono sempre nuovi terreni per creare nuove strade di aggiramento cariche di conseguenze ambientali per ambiti urbani oggi residenziali e tranquilli.
Per fare una Milano-Asso efficiente l’unica possibilità è interrarla a Seveso.
Per ottenerlo occorre ripristinare e difendere tempi di chiusura limitati dei passaggi a livello: sono diritti di passaggio di cui si è accettata la condivisione con la ferrovia a fine ‘800 e che da 20 anni le ferrovie ci stanno strappando un minuto alla volta, in attesa di un sindaco talmente sprovveduto da firmare il regalo totale e definitivo.
Daniele Tagliabue
Lista civica Sevesoviva
Sandro :
Non capovolgiamo la realtà per favore, sarebbe un'offesa all'intelligenza dei cittadini di Seveso. Foste Voi di Lega Nord all'ultima ora su imposizioni di via Bellerio a scaricare Sevesoviva. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi