Seveso: un Comune poco "social"
Qualche aggiornamento del sito Internet ufficiale, qualche comunicato stampa ai giornalisti. Nulla di più: i social network, strumenti ormai importanti e diffusi, per il Comune di Seveso sono un mondo ancora da scoprire. O quasi. Nel senso che il Comune, forse anche all'insaputa del sindaco
Paolo Butti, è su Twitter con un suo profilo. Non da poco: addirittura dall'8 luglio 2011. Quando il primo cittadino era
Massimo Donati. Che, a sua volta, con ogni proba...
Qualche aggiornamento del sito Internet ufficiale, qualche comunicato stampa ai giornalisti. Nulla di più: i social network, strumenti ormai importanti e diffusi, per il Comune di Seveso sono un mondo ancora da scoprire. O quasi. Nel senso che il Comune, forse anche all'insaputa del sindaco
Paolo Butti, è su Twitter con un suo profilo. Non da poco: addirittura dall'8 luglio 2011. Quando il primo cittadino era
Massimo Donati. Che, a sua volta, con ogni probabilità non era mai stato informato della novità. Cinque post, tutti pubblicati quel giorno, poi un silenzio tombale. Nel frattempo sono 105 gli utenti, semplici cittadini e istituzioni, che notando il profilo hanno deciso di seguirlo. Immaginiamo con molta perplessità, visto che non ci sono mai stati aggiornamenti. Su Facebook, il più popolare social network in Italia, invece proprio nulla. Il Comune non si è mai registrato. La scelta di non comparire, forse, è migliore rispetto ai due anni e mezzo (quasi) di silenzio dall'ultimo post com'è accaduto per Twitter. In attesa di capire che utilizzo vorrà farne l'amministrazione comunale, che comunque prima o poi dovrà fare i conti con questi strumenti di comunicazione che raggiungono facilmente il cittadino (tra l'altro a costo zero), viene da sorridere leggendo il profilo Twitter del Comune di Seveso: "A new town is born". Già, è nata una nuova città. Altrove. Quella digitale di Seveso è già morta. Ora serve qualcuno che pensi alla sua resurrezione.
Paolo Butti, è su Twitter con un suo profilo. Non da poco: addirittura dall'8 luglio 2011. Quando il primo cittadino era
Massimo Donati. Che, a sua volta, con ogni probabilità non era mai stato informato della novità. Cinque post, tutti pubblicati quel giorno, poi un silenzio tombale. Nel frattempo sono 105 gli utenti, semplici cittadini e istituzioni, che notando il profilo hanno deciso di seguirlo. Immaginiamo con molta perplessità, visto che non ci sono mai stati aggiornamenti. Su Facebook, il più popolare social network in Italia, invece proprio nulla. Il Comune non si è mai registrato. La scelta di non comparire, forse, è migliore rispetto ai due anni e mezzo (quasi) di silenzio dall'ultimo post com'è accaduto per Twitter. In attesa di capire che utilizzo vorrà farne l'amministrazione comunale, che comunque prima o poi dovrà fare i conti con questi strumenti di comunicazione che raggiungono facilmente il cittadino (tra l'altro a costo zero), viene da sorridere leggendo il profilo Twitter del Comune di Seveso: "A new town is born". Già, è nata una nuova città. Altrove. Quella digitale di Seveso è già morta. Ora serve qualcuno che pensi alla sua resurrezione.
PATRIZIA :
BELL'ARTICOLO! COMPLIMENTI.......QUESTO ARTICOLO E' UNA PREMONIZIONE DEL NOSTRO ROSEO FUTURO CON LA NUOVA AMMINISTRAZIONE FILO STALINIANA!!!!!!! | domenica 03 maggio 2015 12:00 Rispondi