Seveso: folla e schiera di sacerdoti per l'ultimo saluto a don Agostino
La chiesa vecchia di Baruccana, grazie alla sua attività di sacerdote, era diventata troppo piccola per contenere tutti i fedeli: ne è stata costruita una nuova, grande quasi tre volte tanto. Ma anche quella nel pomeriggio di ieri, mercoledì 3 dicembre, non è stata sufficiente per ospitare tutte le persone accorse per dare l'ultimo saluto a
don Agostino Meroni, il parroco più amato nella storia della comunità di Baruccana. Per il funerale sono accorsi da ogni dove. Dai ...
La chiesa vecchia di Baruccana, grazie alla sua attività di sacerdote, era diventata troppo piccola per contenere tutti i fedeli: ne è stata costruita una nuova, grande quasi tre volte tanto. Ma anche quella nel pomeriggio di ieri, mercoledì 3 dicembre, non è stata sufficiente per ospitare tutte le persone accorse per dare l'ultimo saluto a
don Agostino Meroni, il parroco più amato nella storia della comunità di Baruccana. Per il funerale sono accorsi da ogni dove. Dai Comuni limitrofi, ma anche da Mariano Comense (suo paese d'origine), da Agrate Brianza (dove è andato in qualità di parroco dopo la sua partenza da Seveso) che ha partecipato con un pullman carico di gente a chi ha voluto bene. Erano presenti tre amministrazioni comunali, cinque fila di panche in chiesa occupate dai sacerdoti, oltre a quelli che hanno concelebrato la funzione all'altare. E c'erano, naturalmente, tanti baruccanesi. Quelle persone con chi ha condiviso 24 anni di impegno sul territorio e che, con la sua malattia, lo hanno rivoluto perché potesse trascorrere al meglio i suoi ultimi anni circondato dall'affetto più vero e profondo. "Tutti - ha scritto il
Cardinale Angelo Scola - in un messaggio che è stato letto all'inizio della funzione - avete un ricordo della sua bontà e del suo fare paterno. Si è prodigato per i ragazzi e i giovani, anche all'oratorio e nei campeggi. Ha saputo farsi stimare con un attento lavoro come decano. La malattia non gli ha permesso di proseguire nella sua attività sacerdotale, ma con la preghiera è sempre stato vicino alla Chiesa". Al termine della funzione la salma è stata portata al cimitero di Mariano Comense, tumulata nella cappella dei sacerdoti. Non sarà più fisicamente in mezzo ai suoi parrocchiani, ma visto la notevole partecipazione e i segni tangibili della sua opera che qui ha lasciato, siamo certi che saranno davvero in molti a conservare il suo ricordo nel loro cuore.
don Agostino Meroni, il parroco più amato nella storia della comunità di Baruccana. Per il funerale sono accorsi da ogni dove. Dai Comuni limitrofi, ma anche da Mariano Comense (suo paese d'origine), da Agrate Brianza (dove è andato in qualità di parroco dopo la sua partenza da Seveso) che ha partecipato con un pullman carico di gente a chi ha voluto bene. Erano presenti tre amministrazioni comunali, cinque fila di panche in chiesa occupate dai sacerdoti, oltre a quelli che hanno concelebrato la funzione all'altare. E c'erano, naturalmente, tanti baruccanesi. Quelle persone con chi ha condiviso 24 anni di impegno sul territorio e che, con la sua malattia, lo hanno rivoluto perché potesse trascorrere al meglio i suoi ultimi anni circondato dall'affetto più vero e profondo. "Tutti - ha scritto il
Cardinale Angelo Scola - in un messaggio che è stato letto all'inizio della funzione - avete un ricordo della sua bontà e del suo fare paterno. Si è prodigato per i ragazzi e i giovani, anche all'oratorio e nei campeggi. Ha saputo farsi stimare con un attento lavoro come decano. La malattia non gli ha permesso di proseguire nella sua attività sacerdotale, ma con la preghiera è sempre stato vicino alla Chiesa". Al termine della funzione la salma è stata portata al cimitero di Mariano Comense, tumulata nella cappella dei sacerdoti. Non sarà più fisicamente in mezzo ai suoi parrocchiani, ma visto la notevole partecipazione e i segni tangibili della sua opera che qui ha lasciato, siamo certi che saranno davvero in molti a conservare il suo ricordo nel loro cuore.