Seveso, Garofalo: "Comune più trasparente e consiglieri più coinvolti"
Sul ruolo istituzionale ci sono state polemiche tra maggioranza e opposizione: sul nome di
Giorgio Garofalo, invece, nessun dubbio. Anzi, solo attestati di stima. Il nuovo Presidente del Consiglio comunale, in occasione del voto segreto espresso durante la prima seduta consiliare, è stato indicato anche da due rappresentanti della minoranza. Giovane, in virtù dei suoi 27 anni, non è nuovo al mondo della politica cittadina: già durante l’amministrazione Donati era stato consi...
Sul ruolo istituzionale ci sono state polemiche tra maggioranza e opposizione: sul nome di
Giorgio Garofalo, invece, nessun dubbio. Anzi, solo attestati di stima. Il nuovo Presidente del Consiglio comunale, in occasione del voto segreto espresso durante la prima seduta consiliare, è stato indicato anche da due rappresentanti della minoranza. Giovane, in virtù dei suoi 27 anni, non è nuovo al mondo della politica cittadina: già durante l’amministrazione Donati era stato consigliere di opposizione nelle fila del Partito Democratico. Di professione fa il “network scout” che, tradotto, significa all’incirca “esploratore di reti di prossimità” nell’ambito della progettazione delle cooperative sociali. Si occupa anche di “ghost writing” ed è consulente per la comunicazione. Laureato in studi umanistici (“Teoria e metodi per la comunicazione”) all’Università Statale di Milano, per i prossimi cinque anni sarà il “garante” dei lavori del Consiglio comunale. “Un ruolo di cui sono onorato – afferma Garofalo – e pertanto ringrazio tutti coloro che mi hanno votato, anche i due consiglieri di opposizione. Davvero un bell’attestato di stima e di fiducia. Spero di rivelarmi all’altezza del compito che mi è stato assegnato. Credo che la mia formazione universitaria possa aiutarmi a lavorare nel modo migliore. Per me il dialogo, la trasparenza, la comunicazione sono fondamentali. Se la comunicazione funziona, i consiglieri comunali sono più tutelati e più coinvolti”. Il nuovo Presidente del Consiglio ha già ricavato una bella impressione dalla prima seduta: “Innanzitutto è stato bello vedere che tutti i gruppi hanno cercato di portare il loro contributo costruttivo nelle delibere proposte. La maggioranza, da parte sua, non ha mostrato chiusura approvando già alcuni emendamenti dell’opposizione. Abbiamo sette gruppi rappresentati in aula, la minoranza può contare su persone molto preparate. Spero che, dopo questo inizio, si possa arrivare sempre più a decisioni condivise anche su temi importanti per la nostra città”. Garofalo spiega che per favorire la partecipazione degli amministratori comunali intende sviluppare il dialogo continuo con i capigruppo, dare spazio alle commissioni. Intanto ha già in mente una novità: “Sarà anche una piccolezza, ma per me è importante. Mi riferisco all’introduzione della Pec, la posta elettronica certificata, per le comunicazioni ai consiglieri comunali. Meno carta, meno spese (compresa quella del messo notificatore), tempi più rapidi, ente più moderno. È un bel segnale”.
Giorgio Garofalo, invece, nessun dubbio. Anzi, solo attestati di stima. Il nuovo Presidente del Consiglio comunale, in occasione del voto segreto espresso durante la prima seduta consiliare, è stato indicato anche da due rappresentanti della minoranza. Giovane, in virtù dei suoi 27 anni, non è nuovo al mondo della politica cittadina: già durante l’amministrazione Donati era stato consigliere di opposizione nelle fila del Partito Democratico. Di professione fa il “network scout” che, tradotto, significa all’incirca “esploratore di reti di prossimità” nell’ambito della progettazione delle cooperative sociali. Si occupa anche di “ghost writing” ed è consulente per la comunicazione. Laureato in studi umanistici (“Teoria e metodi per la comunicazione”) all’Università Statale di Milano, per i prossimi cinque anni sarà il “garante” dei lavori del Consiglio comunale. “Un ruolo di cui sono onorato – afferma Garofalo – e pertanto ringrazio tutti coloro che mi hanno votato, anche i due consiglieri di opposizione. Davvero un bell’attestato di stima e di fiducia. Spero di rivelarmi all’altezza del compito che mi è stato assegnato. Credo che la mia formazione universitaria possa aiutarmi a lavorare nel modo migliore. Per me il dialogo, la trasparenza, la comunicazione sono fondamentali. Se la comunicazione funziona, i consiglieri comunali sono più tutelati e più coinvolti”. Il nuovo Presidente del Consiglio ha già ricavato una bella impressione dalla prima seduta: “Innanzitutto è stato bello vedere che tutti i gruppi hanno cercato di portare il loro contributo costruttivo nelle delibere proposte. La maggioranza, da parte sua, non ha mostrato chiusura approvando già alcuni emendamenti dell’opposizione. Abbiamo sette gruppi rappresentati in aula, la minoranza può contare su persone molto preparate. Spero che, dopo questo inizio, si possa arrivare sempre più a decisioni condivise anche su temi importanti per la nostra città”. Garofalo spiega che per favorire la partecipazione degli amministratori comunali intende sviluppare il dialogo continuo con i capigruppo, dare spazio alle commissioni. Intanto ha già in mente una novità: “Sarà anche una piccolezza, ma per me è importante. Mi riferisco all’introduzione della Pec, la posta elettronica certificata, per le comunicazioni ai consiglieri comunali. Meno carta, meno spese (compresa quella del messo notificatore), tempi più rapidi, ente più moderno. È un bel segnale”.