Seveso, i milioni di Cal tra dubbi e certezze
Nessuna certezza, solo un atteggiamento disponibile. E, soprattutto, neanche un quattrino in più: è quanto emerge dalla lettura della lettera inviata da Cal (Concessioni autostradali lombarde) al sindaco
Massimo Donati. Quello stesso documento che, con ogni probabilità, sarà portato nel prossimo Consiglio comunale per darne lettura e per cercare di convincere i vari gruppo politici sulla bontà del progetto di interramento delle Ferrovie Nord. “Con riferimento all’oggetto (pr...
Nessuna certezza, solo un atteggiamento disponibile. E, soprattutto, neanche un quattrino in più: è quanto emerge dalla lettura della lettera inviata da Cal (Concessioni autostradali lombarde) al sindaco
Massimo Donati. Quello stesso documento che, con ogni probabilità, sarà portato nel prossimo Consiglio comunale per darne lettura e per cercare di convincere i vari gruppo politici sulla bontà del progetto di interramento delle Ferrovie Nord. “Con riferimento all’oggetto (progettazione definitiva interramento ferroviario in Comune di Seveso) e alla vostra nota dell’1 giugno – scrive
Antonio Rognoni, amministratore delegato di Cal -, viste le determinazioni assunte dal Collegio di vigilanza in data 27 aprile, si comunica la nostra disponibilità a valutare l’impiego di parte delle economie conseguenti alla modifica progettuale dello svincolo di Seveso/Meda della tratta B2 (che verranno quantificate da Cal dopo lo sviluppo del progetto esecutivo) per la redazione della progettazione definitiva dell’intervento di abbassamento del piano del ferro delle linee Fnm Milano Asso e Seveso-Camnago quale opera rientrante tra gli interventi compensativi di cui alla prescrizione Cipe n. 51”. Cal, insomma, è “disponibile a valutare”. Ma su questo punto, francamente, non abbiamo dubbi: accetterà. Del resto, per Cal, sapere che i soldi destinati a Seveso verranno utilizzati per l’interramento o per altro, non fa nessuna differenza. Anzi, forse è meglio che siano proprio per l’interramento. Il pessimismo è dovuto all’origine di quei soldi e, pertanto, all’ammontare dell’importo. Soldi che arrivano dai risparmi dovuti alla revisione del progetto (la famosa firma di Donati del 27 aprile per salvaguardare il Bosco delle Querce) dello svincolo. Chiariamo una cosa: i soldi necessari per fare il progetto definitivo dell’interramento (a noi risulta che siano due milioni di euro, qualcuno dice di no ma a questo punto stiamo ancora attendendo l'importo esatto, alla faccia della trasparenza. A parte il fatto che, se fosse davvero un importo limitato, noccioline, non capiamo perché sia necessario farselo pagare da Cal) salteranno fuori eccome. Ne avanzeranno anche. E poi? I più ottimisti dicono che tra i risparmi dello svincolo e la spartizione del risparmio della tratta B2, Seveso potrebbe incassare 50 milioni. Ammesso e non concesso che possa accadere: e per pagare l’interramento come si fa? La spesa (avevamo detto che è di 100 milioni, qualche lettore ci ha rimproverato aspramente facendo presente che sono "solo" 92) è insostenibile. Tolti i 50 milioni che Donati spera di incassare, ne mancherebbero ancora 42. Noi non consideriamo possibile l’operazione (per carità: sempre pronti a riconoscere i meriti del primo cittadino se davvero riesce a finanziare l’interramento) e siamo molto scettici. Riuscirà Donati a convincere invece i consiglieri comunali per avere il loro sostegno? Lo sapremo nelle prossime settimane: l’approvazione del bilancio previsionale è alle porte.
Antonio Rognoni, amministratore delegato di Cal -, viste le determinazioni assunte dal Collegio di vigilanza in data 27 aprile, si comunica la nostra disponibilità a valutare l’impiego di parte delle economie conseguenti alla modifica progettuale dello svincolo di Seveso/Meda della tratta B2 (che verranno quantificate da Cal dopo lo sviluppo del progetto esecutivo) per la redazione della progettazione definitiva dell’intervento di abbassamento del piano del ferro delle linee Fnm Milano Asso e Seveso-Camnago quale opera rientrante tra gli interventi compensativi di cui alla prescrizione Cipe n. 51”. Cal, insomma, è “disponibile a valutare”. Ma su questo punto, francamente, non abbiamo dubbi: accetterà. Del resto, per Cal, sapere che i soldi destinati a Seveso verranno utilizzati per l’interramento o per altro, non fa nessuna differenza. Anzi, forse è meglio che siano proprio per l’interramento. Il pessimismo è dovuto all’origine di quei soldi e, pertanto, all’ammontare dell’importo. Soldi che arrivano dai risparmi dovuti alla revisione del progetto (la famosa firma di Donati del 27 aprile per salvaguardare il Bosco delle Querce) dello svincolo. Chiariamo una cosa: i soldi necessari per fare il progetto definitivo dell’interramento (a noi risulta che siano due milioni di euro, qualcuno dice di no ma a questo punto stiamo ancora attendendo l'importo esatto, alla faccia della trasparenza. A parte il fatto che, se fosse davvero un importo limitato, noccioline, non capiamo perché sia necessario farselo pagare da Cal) salteranno fuori eccome. Ne avanzeranno anche. E poi? I più ottimisti dicono che tra i risparmi dello svincolo e la spartizione del risparmio della tratta B2, Seveso potrebbe incassare 50 milioni. Ammesso e non concesso che possa accadere: e per pagare l’interramento come si fa? La spesa (avevamo detto che è di 100 milioni, qualche lettore ci ha rimproverato aspramente facendo presente che sono "solo" 92) è insostenibile. Tolti i 50 milioni che Donati spera di incassare, ne mancherebbero ancora 42. Noi non consideriamo possibile l’operazione (per carità: sempre pronti a riconoscere i meriti del primo cittadino se davvero riesce a finanziare l’interramento) e siamo molto scettici. Riuscirà Donati a convincere invece i consiglieri comunali per avere il loro sostegno? Lo sapremo nelle prossime settimane: l’approvazione del bilancio previsionale è alle porte.