Seveso, il silenzio dei dissidenti sulla sorte del sindaco
Né una conferma, né una smentita: silenzio assoluto. I tre consiglieri del Pdl che in questi anni hanno contrastato il sindaco
Massimo Donati, quelli ribattezzati "dissidenti", non dicono proprio nulla riguardo alla possibilità di trovare di nuovo un'intesa che possa portare l'attuale primo cittadino fino alla fine del mandato.
Marco Mastrandrea,
Federico Houeis e
Paolo Sala, dopo aver sparato più volte in Consiglio...
Né una conferma, né una smentita: silenzio assoluto. I tre consiglieri del Pdl che in questi anni hanno contrastato il sindaco
Massimo Donati, quelli ribattezzati "dissidenti", non dicono proprio nulla riguardo alla possibilità di trovare di nuovo un'intesa che possa portare l'attuale primo cittadino fino alla fine del mandato.
Marco Mastrandrea,
Federico Houeis e
Paolo Sala, dopo aver sparato più volte in Consiglio comunale contro Donati e le sue scelte, di fronte alla domanda "Siete disposti a trovare un'intesa su un programma ben definito per scongiurare l'arrivo del commissario?", rispondono con un no comment. In modo gentile, per carità, ma altrettanto fermo. Le scelte politiche, insomma, possono avvenire in un senso o nell'altro, a favore del sindaco o contro di lui, ma in questo momento a riflettori spenti. Non attraverso i giornali. Scelta comprensibile: del resto, se fosse negativa, la decisione per l'opinione pubblica sarebbe letta come il Pdl che sconfessa il suo sindaco e lo manda a casa. In questo periodo di attesa che ci separa dal 10 giugno, giorno in cui le dimissioni del primo cittadino diventeranno esecutive, c'è invece chi non ha fatto mistero di attendere l'arrivo del commissario prefettizio. "I cittadini - aveva spiegato ieri
Marzio Marzorati (Lista civica per Seveso) - hanno fatto la loro scelta. Io non ho intenzione di dialogare ora con i partiti". Qualche giorno prima, invece, altrettanto forte la presa di posizione del Pd che, con un comunicato, brindava alla fine "della Giunta più inconcludente della storia di Seveso". I numeri a disposizione di Donati si riducono sempre di più. La sua sorte sembra segnata. O dobbiamo attenderci il sorpresone finale?
Massimo Donati, quelli ribattezzati "dissidenti", non dicono proprio nulla riguardo alla possibilità di trovare di nuovo un'intesa che possa portare l'attuale primo cittadino fino alla fine del mandato.
Marco Mastrandrea,
Federico Houeis e
Paolo Sala, dopo aver sparato più volte in Consiglio comunale contro Donati e le sue scelte, di fronte alla domanda "Siete disposti a trovare un'intesa su un programma ben definito per scongiurare l'arrivo del commissario?", rispondono con un no comment. In modo gentile, per carità, ma altrettanto fermo. Le scelte politiche, insomma, possono avvenire in un senso o nell'altro, a favore del sindaco o contro di lui, ma in questo momento a riflettori spenti. Non attraverso i giornali. Scelta comprensibile: del resto, se fosse negativa, la decisione per l'opinione pubblica sarebbe letta come il Pdl che sconfessa il suo sindaco e lo manda a casa. In questo periodo di attesa che ci separa dal 10 giugno, giorno in cui le dimissioni del primo cittadino diventeranno esecutive, c'è invece chi non ha fatto mistero di attendere l'arrivo del commissario prefettizio. "I cittadini - aveva spiegato ieri
Marzio Marzorati (Lista civica per Seveso) - hanno fatto la loro scelta. Io non ho intenzione di dialogare ora con i partiti". Qualche giorno prima, invece, altrettanto forte la presa di posizione del Pd che, con un comunicato, brindava alla fine "della Giunta più inconcludente della storia di Seveso". I numeri a disposizione di Donati si riducono sempre di più. La sua sorte sembra segnata. O dobbiamo attenderci il sorpresone finale?