Seveso: il sindaco Donati potrebbe restare al suo posto?

Da mesi si dice che il sindaco
Massimo Donati e l'amministrazione comunale sevesina sono alla frutta. Dal 2 maggio, giorno in cui la Lega Nord ha ritirato gli assessori dalla Giunta annunciando che d'ora in poi farà mancare il sostegno in Consiglio comunale, la convinzione generale è che il primo cittadino, politicamente parlando, abbia già un piede nella fossa. Eppure, nonostante gli manchi il sostegno dei consiglieri, potrebbe arrivare alla fine del mandato. La dritta ci a...

Da mesi si dice che il sindaco

Massimo Donati e l'amministrazione comunale sevesina sono alla frutta. Dal 2 maggio, giorno in cui la Lega Nord ha ritirato gli assessori dalla Giunta annunciando che d'ora in poi farà mancare il sostegno in Consiglio comunale, la convinzione generale è che il primo cittadino, politicamente parlando, abbia già un piede nella fossa. Eppure, nonostante gli manchi il sostegno dei consiglieri, potrebbe arrivare alla fine del mandato. La dritta ci arriva da un amministratore comunale di un paese confinante, che ci offre un'interessante spiegazione "tecnica" o burocratica. Per farla breve, il 21 maggio è convocato il Consiglio comunale per discutere e approvare il rendiconto della gestione dell'esercizio finanziario 2011. Comunemente il bilancio consuntivo. Uno dei due atti fondamentali (oltre al bilancio previsionale) della Pubblica amministrazione. Presumibilmente, se tutti i gruppi consiliari sono coerenti con le dichiarazioni rilasciate in questo mese di maggio, Donati non avrà i numeri per approvare il documento contabile. Avventura finita? E' l'ora dei saluti? Tutt'altro: può richiedere l'intervento del commissario prefettizio che, verificati tutti i conti, provvede ad approvare il bilancio. E poi? Semplice: Donati può sedersi di nuovo sulla sua poltrona di primo cittadino. Almeno per un altro mese, ovvero fino alla fine di giugno, scadenza per l'approvazione del bilanci prevsionale. Chi vuole porre fine anzitempo al suo mandato amministrativo lo deve proprio sfiduciare. Però non a parole. Le due uniche modalità sono quelle di una mozione di sfiducia in Consiglio comunale o le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali (così com'era avvenuto un anno fa, per esempio, a Cesano Maderno). Se tecnicamente entrambe le modalità sono semplici (più facili e più veloci le dimissioni), bisogna vedere se politicamente qualcuno si prende la responsabilità di questo atto. A parte la sinistra, che ha già protocollato la mozione di sfiducia, depositandola poi in segreteria affinché qualsiasi consigliere possa condividere il gesto, chi è disposto a compiere questo gesto? La Lega Nord che ha governato con Donati e che in questo modo boccia i quattro anni di governo? I tre cosiddetti "dissidenti" del Pdl che mandano a casa un sindaco del loro partito? E che, soprattutto dopo le ultime elezioni che si sono svolte il 6 e 7 maggio in tutta Italia, hanno poco da esultare? Magari qualcuno deciderà davvero di dimettersi e di interrompere in anticipo l'attività dell'amministrazione Donati.  Oppure di non approvare il previsionale e costringere il primo cittadino a fare le valigie. Ma oggi come oggi non ne siamo così sicuri.