Seveso: lo Stato presenta il conto per mutui non estinti ai tempi di Donati
Massimo Donati non aveva più i numeri per governare la città, il Commissario prefettizio non si era ancora insediato: non avendo approvato la restituzione di 202 mila euro, importo deciso dallo Stato per i mutui ancora accesi, siamo stati pesantemente penalizzati per qualche centinaio di migliaia di euro. Lo rende noto
Giusy Cilia, assessore al Bilancio, senza alcun tono polemico nei confronti di chi ha amministrato in precedenza. Questo, tuttavia, è il cont...
Massimo Donati non aveva più i numeri per governare la città, il Commissario prefettizio non si era ancora insediato: non avendo approvato la restituzione di 202 mila euro, importo deciso dallo Stato per i mutui ancora accesi, siamo stati pesantemente penalizzati per qualche centinaio di migliaia di euro. Lo rende noto
Giusy Cilia, assessore al Bilancio, senza alcun tono polemico nei confronti di chi ha amministrato in precedenza. Questo, tuttavia, è il conto dei mesi di paralisi amministrativa. Il motivo è semplice: per ridurre parte del debito pubblico, così come stabilito dal decreto del 25 ottobre 2012, lo Stato obbligava i Comuni a estinguere anticipatamente alcuni mutui. Seveso doveva versare 202 mila euro dopo aver approvato la delibera in Consiglio comunale entro il 30 novembre: impresa titanica, visto che Donati poteva contare sul voto favorevole di solo cinque persone su un totale di ventuno. E, infatti, non è riuscito a portare in discussione la delibera. Non ha potuto rispettare la scadenza nemmeno il Commissario prefettizio, perché si è insediato nel mese di dicembre. Risultato: lo Stato ha stretto i cordoni della borsa per la nostra città. Anzi, in base alla legge di stabilità ora dobbiamo versare noi 1 milione 562 mila euro. "Sono leggi statali - commenta l'assessore - e vanno rispettate. Possiamo solo con la leva tributaria, non avendo altre possibilità. Certo non ne sono felice, non ci siamo divertiti a ritoccare le aliquote Imu, ma non si poteva agire diversamente: ci mancano 1 milione 100 mila euro rispetto al passato. I cittadini, purtroppo, non si accorgono che buona parte dei tributi locali servono per ripianare il debito pubblico nazionale".
Giusy Cilia, assessore al Bilancio, senza alcun tono polemico nei confronti di chi ha amministrato in precedenza. Questo, tuttavia, è il conto dei mesi di paralisi amministrativa. Il motivo è semplice: per ridurre parte del debito pubblico, così come stabilito dal decreto del 25 ottobre 2012, lo Stato obbligava i Comuni a estinguere anticipatamente alcuni mutui. Seveso doveva versare 202 mila euro dopo aver approvato la delibera in Consiglio comunale entro il 30 novembre: impresa titanica, visto che Donati poteva contare sul voto favorevole di solo cinque persone su un totale di ventuno. E, infatti, non è riuscito a portare in discussione la delibera. Non ha potuto rispettare la scadenza nemmeno il Commissario prefettizio, perché si è insediato nel mese di dicembre. Risultato: lo Stato ha stretto i cordoni della borsa per la nostra città. Anzi, in base alla legge di stabilità ora dobbiamo versare noi 1 milione 562 mila euro. "Sono leggi statali - commenta l'assessore - e vanno rispettate. Possiamo solo con la leva tributaria, non avendo altre possibilità. Certo non ne sono felice, non ci siamo divertiti a ritoccare le aliquote Imu, ma non si poteva agire diversamente: ci mancano 1 milione 100 mila euro rispetto al passato. I cittadini, purtroppo, non si accorgono che buona parte dei tributi locali servono per ripianare il debito pubblico nazionale".
SevesinoDOP :
Non è colpa del prefetto, non è colpa di Donati..... ma son sempre i cittadini ad esser fregati. E' ora di finirla! | domenica 03 maggio 2015 12:00 Rispondi