Varedo: il Movimento 5 Stelle parla di riqualificazione dell'area Snia
Una proposta per la riqualificazione dell'area Snia. E' quella del Movimento 5 Stelle che invita tutti all'incontro in programma nella serata di dopodomani, giovedì 14, con inizio alle 21 in Sala Biraghi. Un incontro in cui si affronterà l'argomento con l'intervento di due esterni. Uno è l'architetto varedese Marcello Modica che offrirà spunti di riflessione dal punto di vista tecnico e urbaniscito. L'altro, invece, è il sindaco del Comune di Sorisole (realtà della bergamasca), che spiegherà ...
Una proposta per la riqualificazione dell'area Snia. E' quella del Movimento 5 Stelle che invita tutti all'incontro in programma nella serata di dopodomani, giovedì 14, con inizio alle 21 in Sala Biraghi. Un incontro in cui si affronterà l'argomento con l'intervento di due esterni. Uno è l'architetto varedese Marcello Modica che offrirà spunti di riflessione dal punto di vista tecnico e urbaniscito. L'altro, invece, è il sindaco del Comune di Sorisole (realtà della bergamasca), che spiegherà ai presenti come ha affrontato la riqualificazione di un'area dismessa presente sul suo territorio. Questo il comunicato del Movimento 5 Stelle:
Molti di voi hanno parenti o amici che ci hanno lavorato in un passato non tanto remoto, altri ne hanno certamente sentito parlare, forse solo per il fatto che quell’area rappresenta circa un decimo del territorio del Comune di Varedo ed è attualmente un’area dismessa in fase di bonifica; ebbene sì, è proprio dell’area SNIA che stiamo parlando e vi invitiamo fin da ora a una serata culturale in cui si parlerà di com’era la SNIA un tempo, di com’è oggi e di come potrebbe essere in futuro, anche partendo dall’esperienza di un comune del bergamasco che si trova a gestire un progetto simile.
La serata si dividerà in una prima parte in cui l’Architetto Varedese Marcello Modica parlerà della storia della Snia presentando documenti, immagini ed il suo progetto di laurea per il recupero dell’area. A seguire il Sindaco e l’Assessore alle politiche ambientali di Sorisole (BG) parleranno dell’approccio che stanno seguendo per la riqualificazione di un’area dismessa presente sul territorio del loro Comune.
Cenni storici Per tutto il Novecento, la SNIA Viscosa è stata un’industria di primo piano nel panorama economico italiano. Il cuore produttivo della società si è concentrato, sin dalla fine degli anni Trenta, nello stabilimento di Varedo. Concepito nel solco della modernità e del funzionalismo d’avanguardia, il complesso produttivo varedese ha rappresentato, per molti anni, uno stabilimento industriale modello, perfettamente integrato nelle sue molteplici produzioni. Da qui, infatti, la SNIA esportava in tutto il mondo filati artificiali come il Fiocco di Raion e, dagli anni Cinquanta in poi, tecnofibre tra le quali il famosissimo Lilion, simbolo del miracolo economico italiano. La parabola ascendente della SNIA e del suo principale stabilimento, quello di Varedo, inizia però ad incrinarsi dalla metà degli anni Settanta in poi, in uno scenario nazionale e internazionale di forti mutamenti economici e sociali. Anno dopo anno i reparti vengono chiusi, in un lungo processo di dismissione che culmina solamente nel 2004, quando la fabbrica, già in gran parte abbandonata, viene definitivamente chiusa. Una storia avvincente quella della SNIA di Varedo, che ripercorreremo insieme con il supporto di materiali originali dell’epoca, immagini, documenti e filmati.
Concluso il capitolo sul passato ci accingeremo ad entrare nel presente, e lo faremo tramite un esclusivo viaggio fotografico all’interno della fabbrica dismessa. Le maestose architetture, gli ultimi macchinari rimasti, la natura che riprende il suo spazio: tutto raccontato attraverso le immagini di Marcello Modica, frutto di un percorso di documentazione fotografica iniziato oltre dieci anni fa. Quale futuro per questo luogo così straordinario? La proposta di riqualificazione che verrà presentata è stata oggetto della tesi di Laurea di Modica in Pianificazione Urbana e Politiche Territoriali, recentemente discussa presso il Politecnico di Milano. Il progetto, che si estende su un’area complessiva di oltre 800 mila metri quadrati, mira alla coesistenza tra il grande complesso ex industriale, debitamente recuperato, e una nuova città multifunzionale, costruita sui principi più innovativi di sostenibilità urbana. In particolare, gli obiettivi progettuali sono: 1) preservare il nucleo storico (1936-1949) del complesso SNIA, destinandone le parti più significative a funzioni culturali di pregio; 2) concentrare le nuove edificazioni in un sistema urbano compatto con elevate dotazioni di spazio pubblico, caratterizzato da un equilibrato mix di funzioni (terziario, residenza, commercio, servizi ); 3) favorire la mobilità sostenibile tramite il potenziamento e la riqualificazione del trasporto pubblico locale (treno, tram, bus) e l’integrazione dello stesso con la rete stradale e dei percorsi ciclopedonali; 4) destinare un terzo dell’intera superficie a parco paesaggistico, quale parte di una rete ecologica di interesse locale e regionale; 5) garantire l’eco-sostenibilità complessiva dell’intervento (energia, ambiente, bonifiche). Il progetto verrà interamente illustrato tramite suggestive immagini virtuali tridimensionali, particolarmente efficaci nel prefigurare il futuro dell’area SNIA e del territorio circostante.
Come detto durante la seconda parte della serata porteremo ad esempio il caso del Comune di Sorisole (BG) Un Comune tra valli e monti di fronte a Bergamo, un tempo luogo di estrazione di argille e di fabbricazione di mattoni e tubi, vive oggi la realtà diffusa in tanti Comuni di presenza in grandi aree dismesse. E come in altri Comuni, centri commerciali ed edilizia privata sono l’offerta più frequente di riqualificazione. Ma Sorisole, non si arrende, per il suo territorio vuole qualcosa di meglio e di nuovo. Partecipa così alla Scuola delle buone pratiche e scopre, con il contributo di professionisti e portatori d’interesse, che nuovi modelli di sviluppo locale sono possibili e condivisibili dai cittadini, dalle Amministrazioni vicine e dalle proprietà delle aree.
Molti di voi hanno parenti o amici che ci hanno lavorato in un passato non tanto remoto, altri ne hanno certamente sentito parlare, forse solo per il fatto che quell’area rappresenta circa un decimo del territorio del Comune di Varedo ed è attualmente un’area dismessa in fase di bonifica; ebbene sì, è proprio dell’area SNIA che stiamo parlando e vi invitiamo fin da ora a una serata culturale in cui si parlerà di com’era la SNIA un tempo, di com’è oggi e di come potrebbe essere in futuro, anche partendo dall’esperienza di un comune del bergamasco che si trova a gestire un progetto simile.
La serata si dividerà in una prima parte in cui l’Architetto Varedese Marcello Modica parlerà della storia della Snia presentando documenti, immagini ed il suo progetto di laurea per il recupero dell’area. A seguire il Sindaco e l’Assessore alle politiche ambientali di Sorisole (BG) parleranno dell’approccio che stanno seguendo per la riqualificazione di un’area dismessa presente sul territorio del loro Comune.
Cenni storici Per tutto il Novecento, la SNIA Viscosa è stata un’industria di primo piano nel panorama economico italiano. Il cuore produttivo della società si è concentrato, sin dalla fine degli anni Trenta, nello stabilimento di Varedo. Concepito nel solco della modernità e del funzionalismo d’avanguardia, il complesso produttivo varedese ha rappresentato, per molti anni, uno stabilimento industriale modello, perfettamente integrato nelle sue molteplici produzioni. Da qui, infatti, la SNIA esportava in tutto il mondo filati artificiali come il Fiocco di Raion e, dagli anni Cinquanta in poi, tecnofibre tra le quali il famosissimo Lilion, simbolo del miracolo economico italiano. La parabola ascendente della SNIA e del suo principale stabilimento, quello di Varedo, inizia però ad incrinarsi dalla metà degli anni Settanta in poi, in uno scenario nazionale e internazionale di forti mutamenti economici e sociali. Anno dopo anno i reparti vengono chiusi, in un lungo processo di dismissione che culmina solamente nel 2004, quando la fabbrica, già in gran parte abbandonata, viene definitivamente chiusa. Una storia avvincente quella della SNIA di Varedo, che ripercorreremo insieme con il supporto di materiali originali dell’epoca, immagini, documenti e filmati.
Concluso il capitolo sul passato ci accingeremo ad entrare nel presente, e lo faremo tramite un esclusivo viaggio fotografico all’interno della fabbrica dismessa. Le maestose architetture, gli ultimi macchinari rimasti, la natura che riprende il suo spazio: tutto raccontato attraverso le immagini di Marcello Modica, frutto di un percorso di documentazione fotografica iniziato oltre dieci anni fa. Quale futuro per questo luogo così straordinario? La proposta di riqualificazione che verrà presentata è stata oggetto della tesi di Laurea di Modica in Pianificazione Urbana e Politiche Territoriali, recentemente discussa presso il Politecnico di Milano. Il progetto, che si estende su un’area complessiva di oltre 800 mila metri quadrati, mira alla coesistenza tra il grande complesso ex industriale, debitamente recuperato, e una nuova città multifunzionale, costruita sui principi più innovativi di sostenibilità urbana. In particolare, gli obiettivi progettuali sono: 1) preservare il nucleo storico (1936-1949) del complesso SNIA, destinandone le parti più significative a funzioni culturali di pregio; 2) concentrare le nuove edificazioni in un sistema urbano compatto con elevate dotazioni di spazio pubblico, caratterizzato da un equilibrato mix di funzioni (terziario, residenza, commercio, servizi ); 3) favorire la mobilità sostenibile tramite il potenziamento e la riqualificazione del trasporto pubblico locale (treno, tram, bus) e l’integrazione dello stesso con la rete stradale e dei percorsi ciclopedonali; 4) destinare un terzo dell’intera superficie a parco paesaggistico, quale parte di una rete ecologica di interesse locale e regionale; 5) garantire l’eco-sostenibilità complessiva dell’intervento (energia, ambiente, bonifiche). Il progetto verrà interamente illustrato tramite suggestive immagini virtuali tridimensionali, particolarmente efficaci nel prefigurare il futuro dell’area SNIA e del territorio circostante.
Come detto durante la seconda parte della serata porteremo ad esempio il caso del Comune di Sorisole (BG) Un Comune tra valli e monti di fronte a Bergamo, un tempo luogo di estrazione di argille e di fabbricazione di mattoni e tubi, vive oggi la realtà diffusa in tanti Comuni di presenza in grandi aree dismesse. E come in altri Comuni, centri commerciali ed edilizia privata sono l’offerta più frequente di riqualificazione. Ma Sorisole, non si arrende, per il suo territorio vuole qualcosa di meglio e di nuovo. Partecipa così alla Scuola delle buone pratiche e scopre, con il contributo di professionisti e portatori d’interesse, che nuovi modelli di sviluppo locale sono possibili e condivisibili dai cittadini, dalle Amministrazioni vicine e dalle proprietà delle aree.