Non si placa la polemica per il botta e risposta tra

Paolo Butti (futuro candidato sindaco per il Partito Democratico) e l'ex assessore ai Lavori pubblici

Nicola Tallarita (anche lui pronto a scendere in campo con una sua lista). Se in un primo momento la battaglia era squisitamente politica, ora si è spostata sul piano personale con Butti che considera violento Tallarita e con questi che non trova altri termini se non "pazzo" e "bugiardo" per definire il rappresentante del Pd. Nella questione, con la lettera che pubblichiamo qui di seguito, entra ora anche   Marzio Marzorati per manifestare la sua solidarietà a Butti e condannare i toni dell'ex assessore.

Esprimo tutta la mia personale solidarietà a Paolo Butti esponente del PD di Seveso e candidato Sindaco per le prossime elezioni di maggio. L'attacco personale scagliato nei suoi confronti da Nicola Tallarita, ex assessore della Giunta Donati, dimostra tutta l'arroganza e il mal costume del personaggio, un atteggiamento irrispettoso della dignità umana. E' scandaloso che di fronte ai problemi della città e alle necessità stringenti delle famiglie si continui a utilizzare la politica come strumento di aggressione e persecuzione. Credo che sia ora di finirla. Persone come il Tallarita dovrebbero astenersi dall'attività politica pubblica perché incapaci di rispettare la posizione altrui. Ricordo che i Principi non hanno più nessun privilegio in democrazia e anche lui è ora che si adegui.

L'aggressività continua a coltivare il negativo e il male di cui si alimentano personaggi che non esprimono nessun contenuto e che utilizzano la politica sono come denigrazione degli altri.

Per questi atteggiamenti irrispettosi, aggressivi e privi di ogni senso della realtà il tempo è finito. Dobbiamo togliere dalla politica l'attacco alla persona e alla sua integrità. Persone come il Tallarita fanno del male alla politica e alla costruzione della vita buona. Devo anche considerare che nelle dichiarazioni viene ancora una volta richiamato un disagio, quello psichiatrico, che molte persone vivono come un insulto, anche questo uso denigratorio della persona deve finire.

Ringrazio Paolo Butti per l'impegno civile e pubblico nella nostra città, lo invito a continuare in ciò che è buono evitando di cadere nel male che il Tallarita promuove con così tanto entusiasmo. Marzio Marzorati