Far tornare i conti del Comune e, insieme, rendere noto ai cittadini cosa è stato fatto in questi anni dall’amministrazione comunale relativamente alla vicenda Aspes. E’ quanto si aspetta

Marco Mastrandrea (Pdl) dal commissario prefettizio

Gavina Mariotti. Anzi, è quanto le ha chiesto espressamente con una lettera che le ha inviato nei giorni scorsi. “Più volte ho chiesto alla Giunta di avere risposte chiare e precise – spiega lo stesso Mastrandrea – ma non ho mai saputo niente. Mi affido quindi al commissario prefettizio anche perché non solo avrà modo di accedere a tutta la documentazione necessaria per l’approvazione del bilancio, ma da funzionario istituzionale, quindi persona non appartenente ad alcun gruppo politico, riuscirà a essere trasparente nella sua azione amministrativa”. L’interesse espresso da Mastrandrea, ma che coincide con quello di tutta l’opposizione e diremmo della cittadinanza, è relativo alla vicenda Aspes: ovvero a quel debito di 1 milione 300 mila euro circa che il Comune deve riconoscere alla municipalizzata. Nella lettera si chiede quindi di avere: - l’elenco dei lavori e delle aziende non ancora liquidati dall’1 maggio 2008 a oggi - l’elenco delle imprese e delle fatture liquidate dall’1 maggio 2008 a oggi - a quanto ammonta il saldo tra entrate e uscite per le gestioni di competenza di Aspes - i motivi del mancato censimento del cimitero comunale e delle pubbliche affissioni - a quali condizioni si è rinegoziato il mutuo contratto nel 2009 e se le risorse per l’ampliamento del cimitero comunale sono ancora disponibili - l’ammontare della esposizione finanziaria di Aspes con la Banca Popolare di Sondrio Un bell’elenco per passare sotto la lente di ingrandimento l’operato della municipalizzata durante la legislatura Donati. Non è escluso che altri nei prossimi giorni possano ampliare questa lista con ulteriori richieste al commissario prefettizio. Poi la vicenda, con le responsabilità o gli eventuali meriti, sarà chiarita pubblicamente una volta per tutte.