Seveso: la Unipol Briantea84 a caccia dello scudetto
Tutto quello che è passato ora non conta più. Si apre un nuovo capitolo, anzi un libro nuovo. La copertina è di tre colori: verde, bianco, rosso. Sul frontespizio, a lettere d’oro, c’è stampato “Scudetto 2013”. Della trama non si sa nulla, se non i due protagonisti: Davide e Golia del XXI secolo, ovvero la Unipol di
Malik Abes, giovane sorpresa del campionato ma capitata non per caso a giocarsi il titolo italiano dopo aver infilzato la Coppa Italia e in Europa la Vergauwen C...
Tutto quello che è passato ora non conta più. Si apre un nuovo capitolo, anzi un libro nuovo. La copertina è di tre colori: verde, bianco, rosso. Sul frontespizio, a lettere d’oro, c’è stampato “Scudetto 2013”. Della trama non si sa nulla, se non i due protagonisti: Davide e Golia del XXI secolo, ovvero la Unipol di
Malik Abes, giovane sorpresa del campionato ma capitata non per caso a giocarsi il titolo italiano dopo aver infilzato la Coppa Italia e in Europa la Vergauwen Cup, e poi il Santa Lucia Roma, alle spalle quattro finali consecutive vinte e oggi a caccia del sigillo tricolore numero 21. Insomma, la storia contro il futuro. Tutto comincia oggi, sabato 11, a Roma con la palla a due alle 17.30. I capitolini, che hanno chiuso il campionato in cima alla classifica, giocano con il favore del campo (a Seveso si gioca il 18, eventuale gara-3 nella capitale il 25 maggio). Gli uomini di
Carlo Di Giusto sono reduci da una finale strepitosa in Champions Cup (5 maggio), si sono battuti a mani nude contro il Galatasaray cedendo solo negli ultimi dieci minuti (71-50). Ma resta, ad oggi, l’italiana più forte del continente. Nel roster nomi che da anni aggiornano i libri di storia del basket nazionale, come i campioni azzurri Matteo Cavagnini, Alberto Pellegrini, Amine Moukhariq e Ali Sanna, mischiati alle stelle statunitensi Ian Lynch e Jacob Counts, senza dimenticare giovani di talento come Marco Stupenengo (classe 1988, grande protagonista nel match brianzolo di campionato) e Domenico Beltrame, 22 anni e tanta gavetta nelle giovanili. “Le emozioni sono quelle di un bambino che si trova in mano un giocattolo nuovo – confessa
Nicola Damiano, di ritorno da un ritiro azzurro e ora pronto per affrontare la sua prima finale scudetto -. Abbiamo tanta adrenalina in corpo, arriviamo da due grandi vittorie ma giocare a Roma fa la differenza: portare via il fattore campo non sarà facile, sono ostici e hanno esperienza. Noi siamo una bomba a sorpresa, cercheremo di sorprenderli. Hanno compiuto una vera e proprio impresa in Europa, sono stati grandissimi. Arriveranno ancora più carichi, dopo una finale col Galatasaray davvero pazzesca. “Speriamo solo si siano stancati – aggiunge la guardia della Unipol ridendo – e che ci rendano più facile gara-1, ma non andrà così. Noi siamo una squadra più agile, più veloce, fatta di tiratori, mentre loro hanno due torri che cercano sempre di portare dentro l’area. Se siamo caldi non ci ferma nessuno”. I precedenti non fanno mai giurisprudenza in queste partite, ma le statistiche dicono che sia la Unipol che il Santa Lucia non hanno mai perso una sola partita in casa propria. Fuori non sono infallibili, anzi, ma dentro le mura si prendono anche la pelle degli avversari. Questo dato non può che incidere a favore dei romani che, non c’è dubbio, apparecchieranno una bella festa per gli ospiti venuti dal Nord. Iniziare col piede giusto sarà quindi fondamentale. Sempre a livello numerico, Santa Lucia contro Briantea84 è anche la sfida tra i due marcatori più prolifici di questi playoff: Andre Bienek, guardia tedesca di 26 anni, ha letteralmente dominato la serie di semifinale contro il Santo Stefano Banca Marche: 35 punti, 17 rimbalzi e 4 assist in una impressionante Gara1, 21 punti e 6 rimbalzi in Gara2. Di fronte un monumento come Matteo Cavagnini, capitano azzurro, reduce da una Champions Cup a 22,6 punti di media, già vincitore di 3 Scudetti, 3 Supercoppe e 5 Coppe Italia, protagonista di una solida serie di semifinale contro Porto Torres, chiusa a 20 punti di media. Come si dice in questi casi, lo spettacolo è assicurato. Lo sarà di sicuro anche per chi, rinunciando alla trasferta, si guarderà la partita in differita su Rai Sport1 domenica mattina alle 10.25.
Malik Abes, giovane sorpresa del campionato ma capitata non per caso a giocarsi il titolo italiano dopo aver infilzato la Coppa Italia e in Europa la Vergauwen Cup, e poi il Santa Lucia Roma, alle spalle quattro finali consecutive vinte e oggi a caccia del sigillo tricolore numero 21. Insomma, la storia contro il futuro. Tutto comincia oggi, sabato 11, a Roma con la palla a due alle 17.30. I capitolini, che hanno chiuso il campionato in cima alla classifica, giocano con il favore del campo (a Seveso si gioca il 18, eventuale gara-3 nella capitale il 25 maggio). Gli uomini di
Carlo Di Giusto sono reduci da una finale strepitosa in Champions Cup (5 maggio), si sono battuti a mani nude contro il Galatasaray cedendo solo negli ultimi dieci minuti (71-50). Ma resta, ad oggi, l’italiana più forte del continente. Nel roster nomi che da anni aggiornano i libri di storia del basket nazionale, come i campioni azzurri Matteo Cavagnini, Alberto Pellegrini, Amine Moukhariq e Ali Sanna, mischiati alle stelle statunitensi Ian Lynch e Jacob Counts, senza dimenticare giovani di talento come Marco Stupenengo (classe 1988, grande protagonista nel match brianzolo di campionato) e Domenico Beltrame, 22 anni e tanta gavetta nelle giovanili. “Le emozioni sono quelle di un bambino che si trova in mano un giocattolo nuovo – confessa
Nicola Damiano, di ritorno da un ritiro azzurro e ora pronto per affrontare la sua prima finale scudetto -. Abbiamo tanta adrenalina in corpo, arriviamo da due grandi vittorie ma giocare a Roma fa la differenza: portare via il fattore campo non sarà facile, sono ostici e hanno esperienza. Noi siamo una bomba a sorpresa, cercheremo di sorprenderli. Hanno compiuto una vera e proprio impresa in Europa, sono stati grandissimi. Arriveranno ancora più carichi, dopo una finale col Galatasaray davvero pazzesca. “Speriamo solo si siano stancati – aggiunge la guardia della Unipol ridendo – e che ci rendano più facile gara-1, ma non andrà così. Noi siamo una squadra più agile, più veloce, fatta di tiratori, mentre loro hanno due torri che cercano sempre di portare dentro l’area. Se siamo caldi non ci ferma nessuno”. I precedenti non fanno mai giurisprudenza in queste partite, ma le statistiche dicono che sia la Unipol che il Santa Lucia non hanno mai perso una sola partita in casa propria. Fuori non sono infallibili, anzi, ma dentro le mura si prendono anche la pelle degli avversari. Questo dato non può che incidere a favore dei romani che, non c’è dubbio, apparecchieranno una bella festa per gli ospiti venuti dal Nord. Iniziare col piede giusto sarà quindi fondamentale. Sempre a livello numerico, Santa Lucia contro Briantea84 è anche la sfida tra i due marcatori più prolifici di questi playoff: Andre Bienek, guardia tedesca di 26 anni, ha letteralmente dominato la serie di semifinale contro il Santo Stefano Banca Marche: 35 punti, 17 rimbalzi e 4 assist in una impressionante Gara1, 21 punti e 6 rimbalzi in Gara2. Di fronte un monumento come Matteo Cavagnini, capitano azzurro, reduce da una Champions Cup a 22,6 punti di media, già vincitore di 3 Scudetti, 3 Supercoppe e 5 Coppe Italia, protagonista di una solida serie di semifinale contro Porto Torres, chiusa a 20 punti di media. Come si dice in questi casi, lo spettacolo è assicurato. Lo sarà di sicuro anche per chi, rinunciando alla trasferta, si guarderà la partita in differita su Rai Sport1 domenica mattina alle 10.25.