Seveso, Pagani: "Io e Butti, così diversi. Lui finora anche più evasivo"
“Un candidato che si può identificare con il cambiamento lo abbiamo davvero a questo ballottaggio: ma sono io. Mi chiedo come faccia a dire altrettanto
Paolo Butti, visto che ha già corso per diventare sindaco cinque anni fa, è già stato consigliere comunale e ha partecipato alle scelte amministrative del nostro Paese”. Non ha peli sulla lingua
Roberto Pagani, candidato delle liste civiche “Seveso nel cuore” e “Popolari per Seveso”, che domenica e lunedì si...
“Un candidato che si può identificare con il cambiamento lo abbiamo davvero a questo ballottaggio: ma sono io. Mi chiedo come faccia a dire altrettanto
Paolo Butti, visto che ha già corso per diventare sindaco cinque anni fa, è già stato consigliere comunale e ha partecipato alle scelte amministrative del nostro Paese”. Non ha peli sulla lingua
Roberto Pagani, candidato delle liste civiche “Seveso nel cuore” e “Popolari per Seveso”, che domenica e lunedì si sottopone al giudizio degli elettori al ballottaggio per diventare la guida della città nei prossimi cinque anni. Critica le dichiarazioni di Butti, ma non vuole mancargli di rispetto: “Gli faccio di cuore i migliori auguri, com’è giusto fare in una competizione quale quella elettorale dove entrambe le parti in campo devono avere come obiettivo il benessere dei cittadini e lo sviluppo della città. Certo è evidente che siamo diversi, anche nello stile. A ben vedere anche nel modo di presentarci agli elettori: io l’ho fatto dopo un confronto con i cittadini che hanno voluto accompagnarmi nella creazione di “Seveso nel cuore” e poi, insieme a loro, abbiamo avuto un secondo confronto gli amici “Popolari per Seveso”. Lui, invece, ha azzerato l’opposizione all’interno del suo partito e si presenta senza nuove idee rispetto a cinque anni fa”. Pagani garantisce che, in caso di sconfitta, rimarrà comunque in Consiglio comunale. “Rappresento tante persone che, come me, vogliono il vero cambiamento. Il consigliere di minoranza è comunque un ruolo istituzionale e chi occupa quel posto deve svolgerlo con senso di responsabilità. Farei altrettanto anche da sindaco, senza promesse vane, senza progetti che illudono la gente ma sono irrealizzabili. Con sobrietà sono dalla parte delle famiglie, della scuola, delle associazioni. Butti, francamente, mi è sembrato un po’ evasivo su questi temi, così come sull’attraversamento ferroviario. Chissà se da qui a domenica sarà in grado di darci risposte un po’ più chiare e più concrete”.
Paolo Butti, visto che ha già corso per diventare sindaco cinque anni fa, è già stato consigliere comunale e ha partecipato alle scelte amministrative del nostro Paese”. Non ha peli sulla lingua
Roberto Pagani, candidato delle liste civiche “Seveso nel cuore” e “Popolari per Seveso”, che domenica e lunedì si sottopone al giudizio degli elettori al ballottaggio per diventare la guida della città nei prossimi cinque anni. Critica le dichiarazioni di Butti, ma non vuole mancargli di rispetto: “Gli faccio di cuore i migliori auguri, com’è giusto fare in una competizione quale quella elettorale dove entrambe le parti in campo devono avere come obiettivo il benessere dei cittadini e lo sviluppo della città. Certo è evidente che siamo diversi, anche nello stile. A ben vedere anche nel modo di presentarci agli elettori: io l’ho fatto dopo un confronto con i cittadini che hanno voluto accompagnarmi nella creazione di “Seveso nel cuore” e poi, insieme a loro, abbiamo avuto un secondo confronto gli amici “Popolari per Seveso”. Lui, invece, ha azzerato l’opposizione all’interno del suo partito e si presenta senza nuove idee rispetto a cinque anni fa”. Pagani garantisce che, in caso di sconfitta, rimarrà comunque in Consiglio comunale. “Rappresento tante persone che, come me, vogliono il vero cambiamento. Il consigliere di minoranza è comunque un ruolo istituzionale e chi occupa quel posto deve svolgerlo con senso di responsabilità. Farei altrettanto anche da sindaco, senza promesse vane, senza progetti che illudono la gente ma sono irrealizzabili. Con sobrietà sono dalla parte delle famiglie, della scuola, delle associazioni. Butti, francamente, mi è sembrato un po’ evasivo su questi temi, così come sull’attraversamento ferroviario. Chissà se da qui a domenica sarà in grado di darci risposte un po’ più chiare e più concrete”.