Seveso: Butti vince, al ballottaggio se la vedrà con Pagani

Era il favorito della vigilia, non ha fallito:
Paolo Butti (Pd + lista civica "Insieme e/è servizio") esce vincitore dal primo turno delle elezioni amministrative. Per il candidato del centrosinistra, in testa durante tutto le operazioni di scrutinio, 3.401 preferenze pari al 30,17%, che gli consentono di aggiudicarsi il primo round. Al secondo posto di
Roberto Pagani (Seveso nel cuore + Popolari per Seveso) che approda al ballottaggio con il 17,18% e 1.937...

Era il favorito della vigilia, non ha fallito:

Paolo Butti (Pd + lista civica "Insieme e/è servizio") esce vincitore dal primo turno delle elezioni amministrative. Per il candidato del centrosinistra, in testa durante tutto le operazioni di scrutinio, 3.401 preferenze pari al 30,17%, che gli consentono di aggiudicarsi il primo round. Al secondo posto di

Roberto Pagani (Seveso nel cuore + Popolari per Seveso) che approda al ballottaggio con il 17,18% e 1.937 voti: sono 473 in più rispetto a  Massimo Vaccarino (Pdl + altre due liste civiche di supporto) che ne colleziona 1.464 che corrispondono al 12,99%. Quarto

Nicola Tallarita con 1.172 voti (10,4%), quinto

Marco Mastrandrea (Fratelli d'Italia) con 902 voti (8%). Al sesto posto arrivato

Luca Allievi (Lega Nord + Allievi sindaco) che ha ottenuto 842 voti (7,47%), ovvero 12 in più di

Daniele Tagliabue (Sevesoviva) che ne ha 830 per un 7,36%. Ottavo, infine, il Movimento 5 Stelle di

Massimiliano Albericci che è stato il preferito per 725 elettori che equivalgono a un 6,43% complessivo. Albericci e Tagliabue sono esclusi già da ora dal Consiglio comunale. Per la composizione ufficiale bisogna attendere la fine del ballottaggio. Se i due contendenti si presentano senza stringere alleanze si può dire fin d'ora che in caso di vittoria di Butti all'opposizione avremmo due posti per Pagani, uno per Vaccarino, uno per Tallarita, uno per Mastrandrea e uno per Allievi. Se, al contrario, dovesse vincere Pagani, Butti si prenderebbe tre posti tra i tavoli della minoranza. A farne le spese sarebbe la Lega Nord che rimarrebbe a bocca asciutta.