Seveso: un Regolamento per il volontariato in municipio
Un Regolamento per disciplinare l’iniziativa dei singoli cittadini che offrono la loro collaborazione al Comune per svolgere attività cosiddette “solidaristiche e integrative”. In poche parole, per fissare alcuni criteri per quanto riguarda coloro che sono disposti a fare del volontariato per il Comune. Lo ha approvato il Consiglio comunale nei giorni scorsi, stabilendo che i cittadini possono prestare attività di volontariato sotto la supervisione degli uffici comunali, fornendo un supp...
Un Regolamento per disciplinare l’iniziativa dei singoli cittadini che offrono la loro collaborazione al Comune per svolgere attività cosiddette “solidaristiche e integrative”. In poche parole, per fissare alcuni criteri per quanto riguarda coloro che sono disposti a fare del volontariato per il Comune. Lo ha approvato il Consiglio comunale nei giorni scorsi, stabilendo che i cittadini possono prestare attività di volontariato sotto la supervisione degli uffici comunali, fornendo un supporto alle normali attività dell’ente, senza in alcun modo sostituirsi al personale. Il Regolamento individua le aree di attività in cui è possibile prestarsi volontari, le modalità d’ingaggio e i rapporti tra volontari ed uffici, tra volontari e beneficiari delle prestazioni. Il Comune redige ed aggiorna annualmente un Albo dei volontari e un programma di attività di volontariato, in base alle esigenze/disponibilità segnalate dagli uffici. Il Regolamento intende valorizzare il volontariato in Comune, oltre che per l’impegno solidaristico di chi lo sceglie, in quanto impegna gratuitamente il proprio tempo e le proprie competenze a favore della collettività, anche per la sua funzione formativa in senso lato e di costruzione di esperienze significative del volontariato, attraverso il quale l’individuo resta attivo nella società anche nelle fasi della vita in cui è esterno al mondo della produttività, per ragioni di età o di mercato o altra condizione personale. Il Regolamento per il servizio di volontariato in Comune fa parte di un più ampio progetto dell’Amministrazione Comunale, intitolato “Lavoro, Impresa & Solidarietà”, che realizza anche lo Sportello Lavoro, il Gruppo di auto mutuo aiuto AMALav, il Fondo di Solidarietà, e altre iniziative a favore delle imprese e delle persone in cerca di lavoro, a sostegno delle situazioni di precarietà dovute alla situazione economica contingente e allo sviluppo economico di Seveso. “Con questo strumento - afferma l'assessore
Andrea Formenti - diamo un’opportunità in più ai Cittadini di Seveso. Infatti “opportunità” e “solidarietà” sono le parole chiave che definiscono il Regolamento. Opportunità perché permettiamo ai cittadini di avvicinarsi e quindi conoscere questo strano mondo che è l’Ente pubblico, solidarietà in quanto si dedica alla collettività una parte del proprio tempo e si mettono a disposizione del prossimo le proprie capacità”. Formenti sostiene che non si tratta di voler sfruttare manovalanza gratuita: "Tutt'altro: con il progetto si stabiliscono quali sono le aspettative dell’Ente e quali quelle della persona, il tutto nell’ottica di arricchire chi si affacci a questa esperienza. Non è un caso che l’Ente al termine del progetto possa riconoscere 'attestati di partecipazione' per il progetto intrapreso. Il Consiglio Comune ha capito l’utilità dello strumento e lo ha approvato. Di più, ciò è avvenuto anche grazie al sostegno di quasi tutta l’opposizione, alla quale va il mio personale ringraziamento. E’ il segno che quando si guarda al bene dei cittadini i colori politici di appartenenza non ci dividono".
Andrea Formenti - diamo un’opportunità in più ai Cittadini di Seveso. Infatti “opportunità” e “solidarietà” sono le parole chiave che definiscono il Regolamento. Opportunità perché permettiamo ai cittadini di avvicinarsi e quindi conoscere questo strano mondo che è l’Ente pubblico, solidarietà in quanto si dedica alla collettività una parte del proprio tempo e si mettono a disposizione del prossimo le proprie capacità”. Formenti sostiene che non si tratta di voler sfruttare manovalanza gratuita: "Tutt'altro: con il progetto si stabiliscono quali sono le aspettative dell’Ente e quali quelle della persona, il tutto nell’ottica di arricchire chi si affacci a questa esperienza. Non è un caso che l’Ente al termine del progetto possa riconoscere 'attestati di partecipazione' per il progetto intrapreso. Il Consiglio Comune ha capito l’utilità dello strumento e lo ha approvato. Di più, ciò è avvenuto anche grazie al sostegno di quasi tutta l’opposizione, alla quale va il mio personale ringraziamento. E’ il segno che quando si guarda al bene dei cittadini i colori politici di appartenenza non ci dividono".