Seveso, secondo prova con il sacco blu: Butti soddisfatto
Così com'era stato onesto la scorsa settimana, così è stato molto disponibile e sincero questa volta: il sindaco
Paolo Butti, che settimana scorsa allargava le braccia e abbozzava un sorriso dicendo "chissà quante critiche riceverò oggi per il sacco blu", nella mattinata di oggi (giovedì 11) incontrando la stampa dice: "Mi sembra che stavolta sia andata meglio. O, almeno, arrivando dall'Altopiano ho questa sensazione. Voi avete una percezione diversa?". La risposta è no. Abb...
Così com'era stato onesto la scorsa settimana, così è stato molto disponibile e sincero questa volta: il sindaco
Paolo Butti, che settimana scorsa allargava le braccia e abbozzava un sorriso dicendo "chissà quante critiche riceverò oggi per il sacco blu", nella mattinata di oggi (giovedì 11) incontrando la stampa dice: "Mi sembra che stavolta sia andata meglio. O, almeno, arrivando dall'Altopiano ho questa sensazione. Voi avete una percezione diversa?". La risposta è no. Abbiamo la stessa impressione, testimoniata dal fatto che lungo le strade non ci sono più le cataste di rifiuti. Resta ancora qualche sacco qua e là con l'adesivo giallo "Non conforme", ma va decisamente meglio dell'altra volta. Un passo in avanti è stato compiuto. I cittadini sembra che abbiano capito come deve funzionare. Butti, tuttavia, non se la sente di scaricare le colpe su di loro: "Per quanto mi sembra strano ciò che è accaduto settimana scorsa, visto che alla fin fine è cambiato solo il colore del sacco, non il modo di fare la differenziazione dei rifiuti, mi viene da pensare che forse alla base di tutto c'è stato un equivoco. Forse la cittadinanza la data del 4 dicembre non l'ha intesa come quella del primo giorno del sacco blu da mettere in strada, ma come giorno in cui iniziare a gettare i rifiuti nel sacco blu da esporre successivamente fuori dalle abitazioni". Poco male. Passata quella settimana l'amministrazione comunale e Gelsia hanno deciso di distribuire un volantino nelle case per ribadire quelle che devono essere le corrette modalità. "C'è una differenza rispetto al passato - conclude Butti - ed è data dalla dimensione del sacco, non più da 100 litri bensì da 60. Ma resto dell'idea che, facendo meglio la differenziata, questo possa bastare per due settimane. E se non basta, senza fare drammi, basta esporlo tutte le settimane e andare a ritirarne altri presso gli uffici. Con l'anno prossimo, quando arriveremo anche al sacco per differenziare i pannolini, non ci sarà nemmeno il problema degli odori del sacco blu". Ovviamente per chi fa la raccolta differenziata nel modo corretto.
Paolo Butti, che settimana scorsa allargava le braccia e abbozzava un sorriso dicendo "chissà quante critiche riceverò oggi per il sacco blu", nella mattinata di oggi (giovedì 11) incontrando la stampa dice: "Mi sembra che stavolta sia andata meglio. O, almeno, arrivando dall'Altopiano ho questa sensazione. Voi avete una percezione diversa?". La risposta è no. Abbiamo la stessa impressione, testimoniata dal fatto che lungo le strade non ci sono più le cataste di rifiuti. Resta ancora qualche sacco qua e là con l'adesivo giallo "Non conforme", ma va decisamente meglio dell'altra volta. Un passo in avanti è stato compiuto. I cittadini sembra che abbiano capito come deve funzionare. Butti, tuttavia, non se la sente di scaricare le colpe su di loro: "Per quanto mi sembra strano ciò che è accaduto settimana scorsa, visto che alla fin fine è cambiato solo il colore del sacco, non il modo di fare la differenziazione dei rifiuti, mi viene da pensare che forse alla base di tutto c'è stato un equivoco. Forse la cittadinanza la data del 4 dicembre non l'ha intesa come quella del primo giorno del sacco blu da mettere in strada, ma come giorno in cui iniziare a gettare i rifiuti nel sacco blu da esporre successivamente fuori dalle abitazioni". Poco male. Passata quella settimana l'amministrazione comunale e Gelsia hanno deciso di distribuire un volantino nelle case per ribadire quelle che devono essere le corrette modalità. "C'è una differenza rispetto al passato - conclude Butti - ed è data dalla dimensione del sacco, non più da 100 litri bensì da 60. Ma resto dell'idea che, facendo meglio la differenziata, questo possa bastare per due settimane. E se non basta, senza fare drammi, basta esporlo tutte le settimane e andare a ritirarne altri presso gli uffici. Con l'anno prossimo, quando arriveremo anche al sacco per differenziare i pannolini, non ci sarà nemmeno il problema degli odori del sacco blu". Ovviamente per chi fa la raccolta differenziata nel modo corretto.