Smog, Barzaghi: "Facciamo come in Svizzera, velocità più basse per le auto e porte chiuse nei negozi"

Laura Barzaghi, insieme ad altri esponenti regionali del Partito Democratico, chiede di copiare il Canton Ticino per affrontare il problema del Pm10 elevato: abbassare il limite di velocità delle auto e controllare che i negozi tengano le porte chiuse

"Sull'esempio di quanto deciso dai nostri confinanti del Canton Ticino, riproponiamo a Regione Lombardia di imporre il limite su strade e autostrade a 90 chilometri orari, come abbiamo già chiesto in passato. E soprattutto di rendere i mezzi pubblici e i treni gratuiti". E' la proposta avanzata da Laura Barzaghi, consigliere regionale, insieme a Giuseppe Villani e Agostino Alloni, anche loro esponenti del Partito Democratico al Pirellone e componenti della VI Commissione Ambiente.

Una proposta che di certo farà discutere anche se, ne siamo sicuri, non mancheranno i sostenitori. La questione del Pm10, dello smog, più in generale quella dell'inquinamento e dei rischi per la salute, non è infatti da sottovalutare.

Gli stessi proponenti ci tengono a fare una precisazione: "È chiaro che sarebbe un intervento emergenziale, limitato ai giorni in cui non si respira più, ma anche rivoluzionario. E sicuramente poco popolare. Ma già il fatto di permettere a chiunque di salire su qualsiasi mezzo gratuitamente, almeno nei giorni critici, potrebbe compensare il 'fastidio' per il limite imposto".

Oltre a intervenire sulla mobilità sul territorio, però, gli esponenti del Pd puntano il dito verso un altro problema: "Serve un'iniziativa della Regione per regolamentare i negozi che in pieno inverno, con il riscaldamento al massimo, lasciano tutto il giorno le porte di ingresso aperte: la dispersione termica è il peggior nemico della nostra salute perché spinge a utilizzare di più i sistemi di riscaldamento che producono di conseguenza più esalazioni. Assurdo".

In ogni caso ritengono che l'iniziativa non possa essere lasciata ai singoli Comuni, poiché il risultato sarebbe vanificato: "In tutto questo, è evidentemente necessario che proprio la Regione faccia da regia e si prenda completamente la responsabilità di decidere cosa imporre ai Comuni, ai cittadini, alle attività produttive. Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo: no allo scaricabarile. Maroni prenda la situazione in mano, altrimenti non ne usciamo più".

E poi, naturalmente, oltre l'emergenza la necessità di programmare iniziativa a più lungo termine per prevenire il grave inquinamento dell'aria: riguardano misure di cui parla da sempre come il potenziamento del trasporto pubblico, i finanziamenti per le ristrutturazioni edilizie e dell'impiantistica, per la rigenerazione urbana, per l'efficientamento energetico e per la sostituzione del parco auto, privato e professionale, oltre a regole stringenti per le emissioni degli impianti produttivi.

"O guardiamo a uno sviluppo in chiave sostenibile - concludono Barzaghi, Villani e Alloni - o saremo destinati a convivere sempre di più con livelli di smog al limite del sopportabile, con gravi conseguenze per la salute: il particolato, in Italia, fa più di 60 mila vittime l'anno".


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