Un esposto in Procura per il caso delle uova alla diossina
Il dossier delle uova alla diossina finisce in Procura: nella mattinata di mercoledì 11
Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, si è recato a Monza per depositare un esposto nel tentativo di fare luce sulla vicenda e accertare le eventuali responsabilità. "A dicembre - spiega Corbetta - avevamo portato alla ribalta il caso delle analisi dell’Asl di Monza e Brianza e della presenza di diossina 21 volte superiore ai limiti previsti dall...
Il dossier delle uova alla diossina finisce in Procura: nella mattinata di mercoledì 11
Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, si è recato a Monza per depositare un esposto nel tentativo di fare luce sulla vicenda e accertare le eventuali responsabilità. "A dicembre - spiega Corbetta - avevamo portato alla ribalta il caso delle analisi dell’Asl di Monza e Brianza e della presenza di diossina 21 volte superiore ai limiti previsti dalla legge in un allevamento di Desio. E’ sconcertante che nessun ente abbia fatto nulla di concreto. Asl, Arpa, amministrazione comunale, ci si è sostanzialmente limitati a “prendere atto” che esiste questo inquinamento ma nessuno si è preso la briga di capire da dove venisse e cercare di porvi rimedio". Corbetta aveva provato a presentare anche un ordine del giorno in Consiglio regionale, ma era stato respinto: la maggioranza aveva ritenuto che non fosse necessario spendere soldi per approfondire il risultato di quelle analisi. "Non ci è restato che rivolgerci alla Procura con un esposto per verificare la sussistenza di condotte penalmente rilevanti anche da parte di pubblici ufficiali che, a nostro giudizio, hanno sottovalutato la gravità della situazione. Con l’atto chiediamo inoltre agli organi inquirenti di disporre analisi e consulenze tecniche utili a determinare la causa della presenza sul territorio di Monza e Brianza di sostanze tossico-nocive. Noi un’ipotesi sull’origine della diossina l’abbiamo fatta: il forno inceneritore BEA che dista solo 2 km dall’allevamento. Nel caso fosse verificata ci attendiamo che si adottino tutte le misure necessarie per impedire la diffusione di diossina e per avviare le opportune bonifiche”.
Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, si è recato a Monza per depositare un esposto nel tentativo di fare luce sulla vicenda e accertare le eventuali responsabilità. "A dicembre - spiega Corbetta - avevamo portato alla ribalta il caso delle analisi dell’Asl di Monza e Brianza e della presenza di diossina 21 volte superiore ai limiti previsti dalla legge in un allevamento di Desio. E’ sconcertante che nessun ente abbia fatto nulla di concreto. Asl, Arpa, amministrazione comunale, ci si è sostanzialmente limitati a “prendere atto” che esiste questo inquinamento ma nessuno si è preso la briga di capire da dove venisse e cercare di porvi rimedio". Corbetta aveva provato a presentare anche un ordine del giorno in Consiglio regionale, ma era stato respinto: la maggioranza aveva ritenuto che non fosse necessario spendere soldi per approfondire il risultato di quelle analisi. "Non ci è restato che rivolgerci alla Procura con un esposto per verificare la sussistenza di condotte penalmente rilevanti anche da parte di pubblici ufficiali che, a nostro giudizio, hanno sottovalutato la gravità della situazione. Con l’atto chiediamo inoltre agli organi inquirenti di disporre analisi e consulenze tecniche utili a determinare la causa della presenza sul territorio di Monza e Brianza di sostanze tossico-nocive. Noi un’ipotesi sull’origine della diossina l’abbiamo fatta: il forno inceneritore BEA che dista solo 2 km dall’allevamento. Nel caso fosse verificata ci attendiamo che si adottino tutte le misure necessarie per impedire la diffusione di diossina e per avviare le opportune bonifiche”.
SevesinoDOP :
Meno male che esistono politici come Corbetta. Persone in grado di dare una spallata all'immobilismo di tutti gli altri partiti. | martedì 05 maggio 2015 12:00 Rispondi