Varedo: Vittorio Sgarbi e arte contemporanea in città per Expo 2015
Un personaggio di rilevanza internazionale per un concorso da promuovere in occasione di Expo 2015, evento di dimensione mondiale, sul territorio cittadino:
Vittorio Sgarbi sarà il curatore di Expoarteitaliana, mostra/concorso di arte contemporanea alla sua prima edizione, fortemente voluto dalla Fondazione La Versiera 1718. Lo scopo è duplice: se da un lato si vuole dare un contributo alla diffusione della cultura attraverso la promozione dell'arte, dall'altro si cerca di r...
Un personaggio di rilevanza internazionale per un concorso da promuovere in occasione di Expo 2015, evento di dimensione mondiale, sul territorio cittadino:
Vittorio Sgarbi sarà il curatore di Expoarteitaliana, mostra/concorso di arte contemporanea alla sua prima edizione, fortemente voluto dalla Fondazione La Versiera 1718. Lo scopo è duplice: se da un lato si vuole dare un contributo alla diffusione della cultura attraverso la promozione dell'arte, dall'altro si cerca di raccogliere fondi per il finanziamento e il restauro architettonico e conservativo di Villa Bagatti Valsecchi, dimora di pregio da valorizzare sempre di più non solo nei confini brianzoli. Il concorso si articola in tre sezioni: pittura, scultura e fotografia. Naturalmente, essendo un'iniziativa fatta all'interno del programma di Expo 2015, anche i temi delle opere dovranno essere coerenti con quelli trattati dalla rassegna universale ("Nutrire il pianeta") e pertanto dovranno riguardare cibo, energia, pianeta, vita. Gli artisti potranno sottoporre via mail alla giuria un massimo di tre opere: il materiale sarà poi valutato da Sgarbi insieme al direttore artistico Giovanni Lettini che avranno il compito di individuare 200 pittori, 100 scultori e 100 opere fotografiche per dare vita a Expoarteitaliana. Oltre agli artisti selezionati, Sgarbi ha poi la possibilità di invitare fuori concorso altri artisti di fama internazionale per dare ulteriore prestigio all'iniziativa. Le opere esposte potranno anche essere acquistate dal pubblico: con il ricavato diviso esattamente a metà tra l'artista che le ha realizzate e la Fondazione La Versiera 1718 che, in tal modo, vuole raccogliere fondi da destinare al restauro di villa Bagatti Valsecchi. Una bella idea che pone la dimora non solo come luogo da utilizzare per gli eventi ma anche come promotrice di cultura: e, nella speranza di raccogliere fondi, porta un po' di internazionalità in città nell'anno di Expo 2015.
Vittorio Sgarbi sarà il curatore di Expoarteitaliana, mostra/concorso di arte contemporanea alla sua prima edizione, fortemente voluto dalla Fondazione La Versiera 1718. Lo scopo è duplice: se da un lato si vuole dare un contributo alla diffusione della cultura attraverso la promozione dell'arte, dall'altro si cerca di raccogliere fondi per il finanziamento e il restauro architettonico e conservativo di Villa Bagatti Valsecchi, dimora di pregio da valorizzare sempre di più non solo nei confini brianzoli. Il concorso si articola in tre sezioni: pittura, scultura e fotografia. Naturalmente, essendo un'iniziativa fatta all'interno del programma di Expo 2015, anche i temi delle opere dovranno essere coerenti con quelli trattati dalla rassegna universale ("Nutrire il pianeta") e pertanto dovranno riguardare cibo, energia, pianeta, vita. Gli artisti potranno sottoporre via mail alla giuria un massimo di tre opere: il materiale sarà poi valutato da Sgarbi insieme al direttore artistico Giovanni Lettini che avranno il compito di individuare 200 pittori, 100 scultori e 100 opere fotografiche per dare vita a Expoarteitaliana. Oltre agli artisti selezionati, Sgarbi ha poi la possibilità di invitare fuori concorso altri artisti di fama internazionale per dare ulteriore prestigio all'iniziativa. Le opere esposte potranno anche essere acquistate dal pubblico: con il ricavato diviso esattamente a metà tra l'artista che le ha realizzate e la Fondazione La Versiera 1718 che, in tal modo, vuole raccogliere fondi da destinare al restauro di villa Bagatti Valsecchi. Una bella idea che pone la dimora non solo come luogo da utilizzare per gli eventi ma anche come promotrice di cultura: e, nella speranza di raccogliere fondi, porta un po' di internazionalità in città nell'anno di Expo 2015.