Festa in cascina: il Palio di Uchèt è alla 37esima edizione
BRUGHERIO - A 37 anni di distanza dalla prima edizione, pensata dal compianto Anselmo Peraboni e dal figlio Luigi, il Palio di Uchèt continua tutt'oggi grazie all'encomiabile iniziativa di familiari ed amici. E, nel weekend, non mancherà di richiamare numerosi visitatori.
La festa era stata pensata da papà Anselmo Peraboni e dal figlio Luigi. Oggi loro non ci sono più, ma il Palio di Uchèt prosegue ancora grazie all'impegno dei familiari e degli amici. Ed è sempre un'occasione per fare festa tutti in compagnia e per raccogliere fondi da destinare alla beneficenza.
L'appuntamento per tutti è per questo weekend, per l'edizione numero 37 di questa tradizionale iniziativa che si svolge in cascina a Occhiate, famosa per il vecchio mulino.
Il programma completo
L'appuntamento per tutti è per questo weekend, per l'edizione numero 37 di questa tradizionale iniziativa che si svolge in cascina a Occhiate, famosa per il vecchio mulino.
Il programma completo
VENERDÌ 18 SETTEMBRE
ore 21 - Funzione religiosa con fiaccolata.
SABATO 19 SETTEMBRE
ore 19 - Apertura con "pulenta pucia e salamèt"
DOMENICA 20 SETTEMBRE
ore 12:30 - Pranzo in cascina
ore 16 - Palio di uchèt per tut i bagaii e i tusanèt (Palio delle oche per tutti i ragazzi e le ragazzine)
ore 16:30 – Festa dei bambini: Luna Park delle Meraviglie a cura di Lilo Nido
ore 19 - Cena con "pulenta pucia e salamèt"
ore 20:30 – Ancora musica in compagnia con Michele e la sua allegria e intrattenimento a sorpresa.
Durante tutto il pomeriggio "truccabimbi" e palloncini.
Il ricavato della festa sarà devoluto in beneficenza.
La cascina Occhiate e il suo mulino
La medioevale Octavum, così denominata perché situata all'ottavo miglio della strada che da Milano conduceva a Monza, e in seguito chiamata "Occhiate", perché un tempo zona di caccia e i cacciatori per evitare l'abitato della cascina dicevano che bisognava dare delle "occhiate", si contende, con la cascina Sant'Ambrogio, il primato di cascina più antica del territorio.
E' conosciuta anche come l'ospizio dell'ottavo miglio perché i monaci di Sant'Ambrogio la diedero in gestione ai contadini del mulino con l'impegno di farne un ospedale per i poveri e i pellegrini.
Situata al confine nord-ovest di Brugherio, presso il fiume Lambro, è famosa infatti anche per il suo "molino da grano ad acqua", mulino tuttora funzionante che utilizza le acque della roggia Molinara (o Mornera) derivante dal fiume Lambro.