Cai Bovisio: una notte troppo bella per morire.
A Bovisio Masciago, mercoledì 19 novembre, si presenta la storia di una sopravvivenza estrema. Una ragazza di 24 anni, una caduta di 400 metri e due giorni e due notti all'adiaccio, con una gamba fratturata, a 5000 metri, con l'unico intento di salvarsi dentro una natura prepotente e meravigliosa allo stesso tempo.
Presso la palestra in via Venezia 33, organizzata in collaborazione con Lega
Navale e Circolo Fotografico IKONA si terrà una conferenza di Isabell
SUPPE' dal titolo
" UNA NOTTE TROPPO BELLA PER
MORIRE "
"Ande Boliviane, gruppo del Condoriri. Una cima di 5.500 metri, l’Ala Izquierda. Siamo nel 2006. Una coppia di scalatori affronta una difficile via di ghiaccio; a soli 50 metri dalla vetta uno schianto improvviso, un chiodo da ghiaccio che esplode. Un pauroso volo di 400 metri. Lui soppravvive solo per qualche ora, lei – la spina dorsale, protetta dallo zaino, miracolosamente illesa – ha una gamba spezzata in più punti, ma è viva.
Il suo nome è Isabel Suppè, una ragazza di soli 24 anni, di origine tedesca, ma che ha scelto di vivere in Argentina e si dichiara apolide.
Una notte troppo bella per morire è la storia appassionata della sua lotta per la sopravvivenza.
Prima trascinandosi per due giorni e per due notti lungo il ghiacciaio, tra dolori lancinanti e allucinazioni. Poi dopo un avventuroso salvataggio, il lungo calvario di 14 operazioni e la lenta rieducazione, tra cliniche dove si respira l’alito della morte, i ricordi dell’infanzia con i nonni alpinisti, la voglia di riprendere ad arrampicare. Una storia vera ed appassionante.
Il Libro, con uno stile di scrittura sobrio e senza retorica, destinato a diventare un classico, come La morte sospesa di Simpson, di cui questa sembra essere la versione al femminile.
L’edizione originale spagnola Noche estrellada è stata finalista al "Premio Desnivel de literatura" e la versione inglese Sterry Night è stata finalista al "Boardman Tasker Prize".
Ingresso libero con inizio serata alle ore 21.