Vino: con Primosic la Brianza scopre la qualità del Collio
In alto i calici per gustare i profumi e i sapori di vini di qualità. Succede anche nella nostra Brianza, più precisamente al ristorante "Capovolto" di Misinto, dove la delegazione monzese dell'Ais (Associazione italiana sommelier) ha organizzato mercoledì sera uno dei suoi soliti appuntamenti di qualità. Basta il nome: Primosic. Azienda vitivinicola che in quasi sessant'anni di attività (la sua prima bottiglia è del 1956) è riuscita a diventare simbolo della produzione friulana, no...
In alto i calici per gustare i profumi e i sapori di vini di qualità. Succede anche nella nostra Brianza, più precisamente al ristorante "Capovolto" di Misinto, dove la delegazione monzese dell'Ais (Associazione italiana sommelier) ha organizzato mercoledì sera uno dei suoi soliti appuntamenti di qualità. Basta il nome: Primosic. Azienda vitivinicola che in quasi sessant'anni di attività (la sua prima bottiglia è del 1956) è riuscita a diventare simbolo della produzione friulana, nome di caratura internazionale, marchio citato ogni anno dalle più prestigiose guide e riviste del settore. A testimoniare l'importanza della serata la presenza di un relatore d'eccezione: Marco Primosic, uno dei titolari dell'azienda goriziana, che con passione e simpatia ha illustrato ai presenti le caratteristiche di alcuni suoi vini. Sei, in particolare, quelli proposti alla degustazione degli intervenuti, per la maggior parte sommeliers o corsisti dell'Ais: ribolla gialla (anche in versione "riserva"), malvasia istriana, klin, metamorfosis e picolit. "Ottimi prodotti - commenta con soddisfazione Sergio Bassoli, delegato Ais di Monza e Brianza - e soprattutto la possibilità per tutti i sommeliers e per tutti i corsisti di approfondire la conoscenza di vini non di largo consumo ma di alto livello. Grazie alla disponibilità di Primosic è stata di certo una degustazione speciale dedicata ai vini del Collio, ovvero a quel lembo di terra situato nella parte più orientale della nostra penisola". "A breve - aggiunge Fabio Mondini, titolare del "Capovolto" e direttore dei corsi Ais - avremo un altro appuntamento imperdibile. Purtroppo non possiamo ancora rivelare la data perché stiamo attendendo la conferma ufficiale della data individuata". Lui non si sbottona, ma voci di corridoio parlano di un enologo di levatura mondiale. Per i curiosi che vogliono cimentarsi nella caccia al tesoro, suggeriamo di volgere lo sguardo verso Bordeaux.