Epatite C: in Italia potrà essere sradicata in un futuro non troppo lontano

La strada per vincere la battaglia contro l'Epatite C è ancora lunga, ma si intravvedono importanti progressi attraverso l'utilizzo degli antivirali. Di questo si è parlato nello spazio Bellavite Nonsolocarta alla presentazione del libro "L'epatite cronica C nel 2017".


Mercoledì sera, all’interno dello spazio eventi di Bellavite Nonsolocarta, si è tenuta la presentazione del libro “La terapia dell’epatite cronica C nel 2017”, organizzata da Synlab Italia. Sono intervenuti, oltre al Prof. Gaetano Ideo, diversi rappresentanti del Centro Diagnostico Synlab San Nicolò di Lecco e Como, il dr. Andrea Buratti - Direttore SYNLAB Lombardia, il dr. Pierfranco Ravizza – Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Lecco, il dr. Paolo Rubera - in rappresentanza del Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Como Gianluigi Spata e una folta platea di medici interessati all’argomento.

Dopo il benvenuto di Paolo Bellavite, il saluto di Andrea Buratti - Direttore SYNLAB Lombardia, che ha sottolineato l’importanza di tale confronto su un tema tanto delicato e attuale quale quello dell’Epatite C. Il testimone è passato quindi al Prof. Ideo, che ha presentato il suo libro evidenziando la portata rivoluzionaria delle novità mediche emerse negli ultimi 3 anni nella cura dell’Epatite C. Nel mondo occidentale, l’Italia è il Paese con il più alto tasso di questa patologia (sono circa 1,5 milioni gli italiani portatori del virus) che, purtroppo, non presentando in tanti casi sintomi specifici, può evolvere criticamente prima che l’individuo possa rendersi conto di esserne malato.

Dal 1989 (anno in cui fu identificato il virus dell’Epatite C) ad oggi, i passi avanti sono stati tanti, contraddistinti però da altrettanti fallimenti. Per arrivare a un vero cambio di rotta, occorre guardare a qualche anno fa, al presente e a un futuro prossimo: è in atto una vera rivoluzione terapeutica, che sta portando a risultati quasi strabilianti, mediante l’utilizzo di antivirali che permettono di trattare tutti i genotipi del virus, con risultati ottimali in chi presenta Epatite cronica, cirrosi compensata e avanzata, nei coinfettati con HIV e in tante altre categorie di pazienti.

Come ricordato ieri, vi è stato per molto tempo un grande ostacolo nell’accesso di questi farmaci: il costo. L’inserimento di tali farmaci nel SSN, ha rilevato il prof. Ideo, è l’unica soluzione per permettere a tutti di curarsi e a partire da marzo 2017 questo auspicio si è in parte avverato. Sono stati, infatti, ridefiniti i criteri di trattamento per la terapia dell’Epatite C cronica con il SSN dalle Società scientifiche insieme alla Commissione Tecnico Scientifica (CTS) dell’AIFA (Agenzia Italiana dei Farmaci), con il risultato di garantire il trattamento con il SSN anche a chi ha una fibrosi F2 (moderata) e a chi presenta una fibrosi F1 (lieve) insieme ad altre patologie (come l’Epatite B o un diabete o un’ipertensione arteriosa, etc.).

Il professor Ideo ha ricordato quanto le attuali strutture SYNLAB di Monza e Como (il CAM di Monza e il San Nicolò di Como e Lecco) abbiano da sempre investito in ricerca e garantito elevati livelli di innovazione e aggiornamento in queste aree. Tesi confermata dal dr. Luca Germagnoli - CMO (Chief Medical Officer) SYNLAB Italia, che, nel suo intervento, ha evidenziato l’attenzione profusa dai laboratori SYNLAB -il più grande gruppo di diagnostica medica in Italia e in Europa- nell’assicurare a medici e pazienti le opportunità diagnostiche più all’avanguardia anche nell’ambito delle malattie epatiche, attraverso test innovativi, nati dalle più recenti scoperte scientifiche a livello mondiale.

Durante la serata ha preso parola anche Pierfranco Ravizza - Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Lecco, sottolineando quanto, su questa tematica, la medicina si sia dimostrata reattiva, segnando la storia e superando limiti economici oggettivi. Paolo Rubera -  in rappresentanza dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Como si è concentrato sull’importanza di proporre con regolarità incontri come quello di ieri ai tanti medici operanti sul territorio, affinché ogni professionista possa aggiornarsi sulle continue novità da fonti autorevoli, incrementando la propria formazione e credibilità.


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