Lavoro, artigiani: un 2014 con fatturato in crescita, meno posti di lavoro
Gli artigiani della Brianza sono ancora in difficoltà: l’ultimo trimestre del 2014 fa registrare una lieve flessione congiunturale per tutti i principali indicatori economici. Tuttavia la variazione media annua è di segno positivo per fatturato, produzione e ordini esteri, grazie al recupero dei livelli produttivi di inizio anno. Nel quarto trimestre 2014 la produzione, a fronte di una variazione media annua di +1,3%, registra -0,4% rispetto al trimestre precedente (variazione congiunturale) ...
Gli artigiani della Brianza sono ancora in difficoltà: l’ultimo trimestre del 2014 fa registrare una lieve flessione congiunturale per tutti i principali indicatori economici. Tuttavia la variazione media annua è di segno positivo per fatturato, produzione e ordini esteri, grazie al recupero dei livelli produttivi di inizio anno. Nel quarto trimestre 2014 la produzione, a fronte di una variazione media annua di +1,3%, registra -0,4% rispetto al trimestre precedente (variazione congiunturale) e -1,6% rispetto al quarto trimestre 2013 (variazione tendenziale). Per quanto riguarda il fatturato si osserva una variazione pressoché nulla pari a -0,3% rispetto al trimestre precedente, mentre rispetto al quarto trimestre 2013 la variazione si attesta a -1,2%. Guardando complessivamente al 2014, l’indicatore economico relativo al fatturato chiude con una variazione media annua di +1,4%, grazie all’andamento positivo di inizio 2014. La domanda estera svolta in negativo nell’ultimo trimestre del 2014, registrando -0,3% a livello congiunturale e -2,9% a livello tendenziale. L’andamento altalenante degli ordini esteri nel corso di tutto il 2014 fa registrare comunque una variazione media annua positiva pari a +1,6%. Restano invece negative le performance della domanda interna sia su base congiunturale (-1% rispetto al terzo trimestre 2014), che tendenziale (-5,3% rispetto al quarto trimestre 2013). Il mercato del lavoro continua a risentire della crisi: il saldo tra entrate ed uscite nel mondo del lavoro si attesta a -1%, risultato di un tasso di entrata dello 0,5% e un tasso di uscita dell’1,5%. Cresce contestualmente la quota di imprese artigiane che hanno fatto ricorso alla CIG: dallo 0,9% del terzo trimestre 2014 al 12,4% dell’attuale. Sono prudenti le aspettative degli artigiani brianzoli per il prossimo trimestre: il 60% si aspetta stabilità per produzione, domanda interna ed estera. Sul fronte occupazione, gli artigiani non intravedono miglioramenti: l’83,6% si aspetta che il mercato del lavoro rimanga stabile e solo il 2,7% attende aumenti dell’occupazione. È quanto emerge dalla Analisi congiunturale trimestrale dell’Artigianato manifatturiero in Brianza (IV trimestre 2014), realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con le Associazioni provinciali dell’Artigianato e dei Lavoratori della Brianza. “I dati del quarto trimestre dimostrano che la situazione del mercato del lavoro resta critica e presenta ancora segnali di debolezza - ha dichiarato
Walter Mariani membro di giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza – Del resto non possiamo tralasciare il fatto che lo stallo occupazionale che sta vivendo l’artigianato brianzolo da mesi, rifletta le problematiche di un quadro congiunturale ancora difficile. Ciò nonostante ci auguriamo che le misure previste dal Jobs Act favoriscano nei prossimi mesi la creazione di nuovi posti di lavoro, generando benefici all’intero sistema economico”
Analisi congiunturale trimestrale dell’Artigianato manifatturiero in Brianza (IV trimestre 2014)
PRODUZIONE Interrottasi la crescita della produzione dell’artigianato manifatturiero brianzolo, che aveva caratterizzato il primo semestre 2014, nel quarto trimestre prosegue la caduta con andamenti negativi e in peggioramento. La variazione rispetto allo scorso trimestre (espressa come media mobile a 4 termini) è pari a -0,4%, mentre quella tendenziale, quindi rispetto al quarto trimestre 2013, scende a -1,6%. Grazie al contributo delle buone performance registrate nella prima parte dell’anno, complessivamente il 2014 si è chiuso con una variazione media d’anno positiva pari a +1,3%. Il numero indice della produzione, espresso in rapporto al valore della produzione del 2005 (posto pari a 100) rimane ancora su bassi livelli attestandosi a quota 69,4 nel trimestre in esame, superiore comunque al livello medio del 2013. Per le aziende artigiane, il tasso di utilizzo degli impianti, che esprime il livello della produzione in percentuale al potenziale massimo degli impianti in funzione, scende a quota 59,3%.
FATTURATO E’ stato altalenante l’andamento del fatturato nel corso del 2014, che si è aperto con una performance positiva, ma si è chiuso con andamenti negativi. Il segno meno caratterizza infatti sia la variazione tendenziale (rispetto allo stesso periodo del 2013) del fatturato a prezzi correnti (pari a -1,2%), sia la variazione su base congiunturale (rispetto allo scorso trimestre, espressa come media mobile a 4 termini), che scende a -0,3%. Anche nel caso del fatturato, complessivamente l’anno si chiude con una variazione media annua tendenziale positiva (+1,4%), grazie al buon andamento registrato nei primi mesi del 2014. Il numero indice del fatturato (posto 100 il valore medio dell’anno 2005) è pari a 69,4, in linea con il dato della produzione, stabile su valori comunque migliori rispetto a quelli medi del 2013. Infine, la quota del fatturato estero sul fatturato totale nel trimestre in esame continua ad essere su valori relativamente elevati rispetto alla media degli ultimi anni, crescendo rispetto allo scorso trimestre e attestandosi al 13,2%.
ORDINI Le imprese artigiane manifatturiere presentano un’accelerazione della dinamica ancora negativa per il mercato interno (-5,3% rispetto allo stesso trimestre del 2013) che, aggiungendosi agli altri trimestri dell’anno anch’essi negativi ad eccezione del primo, porta ad una variazione media annua pari a -2,2%. Cambia di segno e diventa anch’essa negativa la variazione congiunturale (espressa come media mobile a 4 termini) per gli ordini interni che scendono dell’1%. Altalenante l’andamento del mercato estero nel corso del 2014, che svolta in negativo nell’ultimo trimestre dell’anno (-2,9% su base annua e -0,3% rispetto al trimestre precedente), ma che grazie soprattutto ai buoni risultati del primo trimestre chiude l’anno con una variazione tendenziale media annua positiva (+1,6%). Le giornate di produzione assicurata garantite dagli ordini già acquisiti nel trimestre aumentano leggermente passando da 31 a 32,8 giorni.
SCORTE DI MATERIE PRIME E PRODOTTI FINITI Anche nel trimestre in esame prevalgono i giudizi di scarsità sia per quanto riguarda le scorte di materiali per la produzione (saldo pari a -10,7%), sia per i prodotti finiti (-12,6%), un dato che lascia sperare in un migliore andamento della produzione nel prossimo trimestre. Le scorte di materie prime sono adeguate per il 51% circa delle imprese artigiane, con una prevalenza dei giudizi di scarsità (17,9%) e si attesta al 24,1% la quota di artigiani che non ne tiene. È pari al 24,3% la quota di aziende artigiane che considera adeguato il livello delle scorte di prodotti finiti, il 18,2% dichiara di disporre di scorte scarse, mentre oltre la metà delle imprese artigiane brianzole (52,2%) dichiara comunque di non tenere scorte. Sul fronte dei prezzi si conferma la forbice tra la crescita dei prezzi delle materie prime (+1,4% in tre mesi), e quello dei prezzi dei prodotti finiti (+0,4%).
OCCUPAZIONE Il mercato del lavoro evidenzia ancora un valore negativo del saldo occupazionale del trimestre tra entrate ed uscite (-1,04%); al tasso di entrata che si riduce rispetto al trimestre scorso, passando da 1,7% a 0,5%, si contrappone un tasso di uscita più elevato pari a 1,5%, sebbene in calo rispetto al trimestre precedente. La situazione difficile del mercato del lavoro è segnata anche da una forte crescita della cassa integrazione; nel trimestre in esame il fenomeno ha riguardato il 12,4% delle imprese artigiane manifatturiere brianzole (era pari a 0,9% il trimestre scorso), a cui si affianca inoltre un incremento, sebbene più contenuto, della quota di ore di CIG sul totale del monte ore (da 0,1% a 1,5%).
ASPETTATIVE Decisamente prudenti le aspettative degli artigiani brianzoli per il prossimo trimestre, che vedono nel complesso un peggioramento dei principali indicatori economici. Per quanto riguarda produzione, domanda interna ed estera, oltre il 60% degli imprenditori le prevede stabili, mentre i saldi tra ottimisti e pessimisti sono negativi e pari rispettivamente a -13,6%, -16,7% e -6,9%. Rimane bassa la quota di chi si aspetta invece un aumento dell’occupazione (2,7%), mentre l’83,6% la prevede stabile.
Fonte: Indagine congiunturale trimestrale – Unioncamere Lombardia, Camera di Commercio di Monza e Brianza, e in collaborazione con le Associazioni provinciali dell’Artigianato e dei Lavoratori della Brianza
Walter Mariani membro di giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza – Del resto non possiamo tralasciare il fatto che lo stallo occupazionale che sta vivendo l’artigianato brianzolo da mesi, rifletta le problematiche di un quadro congiunturale ancora difficile. Ciò nonostante ci auguriamo che le misure previste dal Jobs Act favoriscano nei prossimi mesi la creazione di nuovi posti di lavoro, generando benefici all’intero sistema economico”
Analisi congiunturale trimestrale dell’Artigianato manifatturiero in Brianza (IV trimestre 2014)
PRODUZIONE Interrottasi la crescita della produzione dell’artigianato manifatturiero brianzolo, che aveva caratterizzato il primo semestre 2014, nel quarto trimestre prosegue la caduta con andamenti negativi e in peggioramento. La variazione rispetto allo scorso trimestre (espressa come media mobile a 4 termini) è pari a -0,4%, mentre quella tendenziale, quindi rispetto al quarto trimestre 2013, scende a -1,6%. Grazie al contributo delle buone performance registrate nella prima parte dell’anno, complessivamente il 2014 si è chiuso con una variazione media d’anno positiva pari a +1,3%. Il numero indice della produzione, espresso in rapporto al valore della produzione del 2005 (posto pari a 100) rimane ancora su bassi livelli attestandosi a quota 69,4 nel trimestre in esame, superiore comunque al livello medio del 2013. Per le aziende artigiane, il tasso di utilizzo degli impianti, che esprime il livello della produzione in percentuale al potenziale massimo degli impianti in funzione, scende a quota 59,3%.
FATTURATO E’ stato altalenante l’andamento del fatturato nel corso del 2014, che si è aperto con una performance positiva, ma si è chiuso con andamenti negativi. Il segno meno caratterizza infatti sia la variazione tendenziale (rispetto allo stesso periodo del 2013) del fatturato a prezzi correnti (pari a -1,2%), sia la variazione su base congiunturale (rispetto allo scorso trimestre, espressa come media mobile a 4 termini), che scende a -0,3%. Anche nel caso del fatturato, complessivamente l’anno si chiude con una variazione media annua tendenziale positiva (+1,4%), grazie al buon andamento registrato nei primi mesi del 2014. Il numero indice del fatturato (posto 100 il valore medio dell’anno 2005) è pari a 69,4, in linea con il dato della produzione, stabile su valori comunque migliori rispetto a quelli medi del 2013. Infine, la quota del fatturato estero sul fatturato totale nel trimestre in esame continua ad essere su valori relativamente elevati rispetto alla media degli ultimi anni, crescendo rispetto allo scorso trimestre e attestandosi al 13,2%.
ORDINI Le imprese artigiane manifatturiere presentano un’accelerazione della dinamica ancora negativa per il mercato interno (-5,3% rispetto allo stesso trimestre del 2013) che, aggiungendosi agli altri trimestri dell’anno anch’essi negativi ad eccezione del primo, porta ad una variazione media annua pari a -2,2%. Cambia di segno e diventa anch’essa negativa la variazione congiunturale (espressa come media mobile a 4 termini) per gli ordini interni che scendono dell’1%. Altalenante l’andamento del mercato estero nel corso del 2014, che svolta in negativo nell’ultimo trimestre dell’anno (-2,9% su base annua e -0,3% rispetto al trimestre precedente), ma che grazie soprattutto ai buoni risultati del primo trimestre chiude l’anno con una variazione tendenziale media annua positiva (+1,6%). Le giornate di produzione assicurata garantite dagli ordini già acquisiti nel trimestre aumentano leggermente passando da 31 a 32,8 giorni.
SCORTE DI MATERIE PRIME E PRODOTTI FINITI Anche nel trimestre in esame prevalgono i giudizi di scarsità sia per quanto riguarda le scorte di materiali per la produzione (saldo pari a -10,7%), sia per i prodotti finiti (-12,6%), un dato che lascia sperare in un migliore andamento della produzione nel prossimo trimestre. Le scorte di materie prime sono adeguate per il 51% circa delle imprese artigiane, con una prevalenza dei giudizi di scarsità (17,9%) e si attesta al 24,1% la quota di artigiani che non ne tiene. È pari al 24,3% la quota di aziende artigiane che considera adeguato il livello delle scorte di prodotti finiti, il 18,2% dichiara di disporre di scorte scarse, mentre oltre la metà delle imprese artigiane brianzole (52,2%) dichiara comunque di non tenere scorte. Sul fronte dei prezzi si conferma la forbice tra la crescita dei prezzi delle materie prime (+1,4% in tre mesi), e quello dei prezzi dei prodotti finiti (+0,4%).
OCCUPAZIONE Il mercato del lavoro evidenzia ancora un valore negativo del saldo occupazionale del trimestre tra entrate ed uscite (-1,04%); al tasso di entrata che si riduce rispetto al trimestre scorso, passando da 1,7% a 0,5%, si contrappone un tasso di uscita più elevato pari a 1,5%, sebbene in calo rispetto al trimestre precedente. La situazione difficile del mercato del lavoro è segnata anche da una forte crescita della cassa integrazione; nel trimestre in esame il fenomeno ha riguardato il 12,4% delle imprese artigiane manifatturiere brianzole (era pari a 0,9% il trimestre scorso), a cui si affianca inoltre un incremento, sebbene più contenuto, della quota di ore di CIG sul totale del monte ore (da 0,1% a 1,5%).
ASPETTATIVE Decisamente prudenti le aspettative degli artigiani brianzoli per il prossimo trimestre, che vedono nel complesso un peggioramento dei principali indicatori economici. Per quanto riguarda produzione, domanda interna ed estera, oltre il 60% degli imprenditori le prevede stabili, mentre i saldi tra ottimisti e pessimisti sono negativi e pari rispettivamente a -13,6%, -16,7% e -6,9%. Rimane bassa la quota di chi si aspetta invece un aumento dell’occupazione (2,7%), mentre l’83,6% la prevede stabile.
Fonte: Indagine congiunturale trimestrale – Unioncamere Lombardia, Camera di Commercio di Monza e Brianza, e in collaborazione con le Associazioni provinciali dell’Artigianato e dei Lavoratori della Brianza