Lavoro: in Italia l'incidenza fiscale arriva al 47,6 per cento
Peggio di noi hanno fatto soltanto in cinque: Belgio, Francia, Germania, Ungheria e Austria hanno un'incidenza del carico fiscale sul costo totale del lavoro superiore all'Italia. C'è comunque ben poco da stare allegri: secondo l'Ocse, infatti, nel 2012 il carico fiscale nel nostro Paese è stato pari al 47,6 per cento. Tutt'altra situazione, invece, in alcuni dei Paesi più avanzati del mondo: negli Stati Uniti l'incidenza è del 29,6 per cento, nel Canada è pari al 30,8 per cento e nel Giappon...
Peggio di noi hanno fatto soltanto in cinque: Belgio, Francia, Germania, Ungheria e Austria hanno un'incidenza del carico fiscale sul costo totale del lavoro superiore all'Italia. C'è comunque ben poco da stare allegri: secondo l'Ocse, infatti, nel 2012 il carico fiscale nel nostro Paese è stato pari al 47,6 per cento. Tutt'altra situazione, invece, in alcuni dei Paesi più avanzati del mondo: negli Stati Uniti l'incidenza è del 29,6 per cento, nel Canada è pari al 30,8 per cento e nel Giappone al 31,2 per cento. Bene anche l'Inghilterra con un 32,3 per cento. Per quanto ci riguarda, l'Ocse ha snocciolato una serie di dati che evidenziano la drammaticità della situazione: le tasse sulle buste paga dei lavoratori sono pari al 16,1 per cento (sono al 13,1 per cento in media negli altri Paesi), con un'aggiunta di un 7,2 per cento per i contributi pagati dai lavoratori e un bel 24,3 per cento a carico dei datori di lavoro (contro un 14,4 per cento di media registrato negli altri Stati). L'analisi, purtroppo, ci fa anche capire quanto è difficile la quotidianità per un lavoratore italiano: a fronte di una incidenza fiscale da primi posti, i salari del nostro Paese sono in ventesima posizione.