Lavoro, ritorsioni dalla Russia: bloccati i pagamenti verso l'Italia

Si chiama blocco dei pagamenti ai fornitori il nuovo spettro che minaccia i piccoli e medi imprenditori milanesi e brianzoli. Si abbatto dritte sugli artigiani, infatti, le ritorsioni russe attuate in queste ore in risposta alle sanzioni comminate dall'Unione Europea e prossime ad ulteriori inasprimenti. A pagarne le conseguenze immediate sono proprio le pmi che a decine stanno denunciando all'Unione Artigiani lo stop dei pagamenti da parte della loro clientela russa. "Già da mesi - spiega il...

Si chiama blocco dei pagamenti ai fornitori il nuovo spettro che minaccia i piccoli e medi imprenditori milanesi e brianzoli. Si abbatto dritte sugli artigiani, infatti, le ritorsioni russe attuate in queste ore in risposta alle sanzioni comminate dall'Unione Europea e prossime ad ulteriori inasprimenti. A pagarne le conseguenze immediate sono proprio le pmi che a decine stanno denunciando all'Unione Artigiani lo stop dei pagamenti da parte della loro clientela russa. "Già da mesi - spiega il segretario generale dell'Unione Artigiani,

Marco Accornero - denunciamo come costituisca un boomerang le le nostre imprese l'applicazione di sanzioni alla Russia e come l'embargo di tanti prodotti e merci favorisca di fatto la concorrenza agguerrita di Cina, India e sudamerica." "Oggi - rimarca Accornero - al danno previsto si aggiunge una beffa ancor più pesante: il blocco dei pagamenti ai fornitori europei, italiani, per lavori già fatti o in fase di consegna." Secondo l'Unione Artigiani siamo di fronte a una autentca catastrofe per molti artigiani che direttamente o indirettamente, in quanto terzisti, lavorano da anni e con profitto con la Russia. "Chiediamo a Governo e Regione Lombardia - conclude Accornero - di aprire subito un fondo di garanzia che risponda al venir meno di milioni di euro di incassi da parte delle incolpevoli imprese. Qui si tratta di una crisi politica internazionale che vede, loro malgrado, aziende artigiane e pmi messe a repentaglio e senza alcuno strumento di difesa".

1 commenti

Gaetano Carro :
SECONDO IL MIO MODESTO PUNTO DI VISTA, CHI, NEGLI ANNI '60, APPROVO' GIUSTAMENTE LA REAZIONE DI KENNEDY PER LA POSA DEI MISSILI SOVIETICI A CUBA, DOVEBBE GIUSTIFICARE ANCHE LA REAZIONE DI PUTIN PER I FATTI DELL'UCRAINA, POICHE', EVENTI STORICI, HAN PORTATO PARECCHI CITTADINI RUSSI IN QUELLA TERRA. SO CHE NON VALE NIENTE, MA QUESTA VOLTA SON D'ACCORDO CON BERLUSCONI. OGNI NAZIONE CHE SI RISPETTI NON PUO' INFISCIARSENE DEI SUOI CITTADINI ANCHE SE FUORI CONFINE GEOGRAFICO. ERGO: LE SANZIONI ALLA RUSSIA PER I FATTI DE''UCRAINA, NON SONO GIUSTIFICABILI! | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi