La Regione aiuta le imprese colpite dall'embargo russo
Regione Lombardia intervenga per sostenere le aziende lombarde che risultano danneggiate dal recente embargo decretato nei confronti della Russia per la crisi con l’Ucraina. E’ quanto chiede il Consiglio regionale che ieri, martedì 9, ha approvato con 38 voti favorevoli e 12 contrari una mozione presentata dalla Lega Nord (primo firmatario il capogruppo
Massimiliano Romeo) con la quale si chiede anche “un’incisiva azione diplomatica anche regionale per trovare i giusti ...
Regione Lombardia intervenga per sostenere le aziende lombarde che risultano danneggiate dal recente embargo decretato nei confronti della Russia per la crisi con l’Ucraina. E’ quanto chiede il Consiglio regionale che ieri, martedì 9, ha approvato con 38 voti favorevoli e 12 contrari una mozione presentata dalla Lega Nord (primo firmatario il capogruppo
Massimiliano Romeo) con la quale si chiede anche “un’incisiva azione diplomatica anche regionale per trovare i giusti compromessi necessari alla pace e dunque suparare l’embargo”. ll documento evidenzia il danno che stanno ricevendo le aziende lombarde: il blocco dei nostri prodotti verso la Russia vale 446 milioni di euro per il tessile e l’abbigliamento e 123 milioni di euro per il settore ortofrutticolo. Segnali negativi arrivano dalla pelletteria, dove nei primi medi di quest’anno si registra una flessione del 7,3%, e dal mondo fieristico che sta ricevendo numerose disdette, con un -14% stimato da Fiera Milano. E anche il settore del turismo è in allarme perché si ipotizza un calo considerevole dei visitatori russi nel nostro Paese, dunque anche a Milano e in Lombardia. L’Assessore all’Agricoltura
Gianni Fava ha evidenziato che il mercato russo per la Lombardia vale solo per il settore alimentare oltre 40 milioni di euro: il giro d’affari registrato lo scorso anno per il comparto caseina e uova (20 milioni), della carne (14 milioni) e frutta e verdura (8 milioni). Fava ha assicurato che la Giunta farà tutti i passi necessari per trovare le risorse da destinare alle aziende colpite. A favore della mozione hanno votato tutti i gruppi ad eccezione del Partito Democratico e Patto Civico. Il consigliere del PD
Alessandro Alfieri ha sottolineato che “In Ucraina ci sono stati già migliaia di morti, tra cui i trecento civili uccisi nell’abbattimento del loro aereo: rimango basito dal fatto che in Regione se ne parli come di un mero fatto economico. Il governo ha già detto tra l’altro che fondi saranno stanziati per compensare i danni provocati dall’embargo, dunque l’esecutivo sta facendo la sua parte. Lasciare a una mozione una questione così complicata ci sembra dunque riduttivo e superficiale”. Per Umberto Ambrosoli del Patto Civico “è giusto aiutare le imprese danneggiate e questo la Regione lo può fare dirottando i 30 milioni stanziati a bilancio per il refendum sull’autonomia”.
Stefano Bruno Galli capogruppo della Lista Maroni Presidente ha evidenziato che “è giusto intervenire per cercare di aiutare un settore come quello agroalimentare che per Regione Lombardia è fra i più importanti”, mentre per
Dario Violi del Movimento 5 Stelle “l’embargo danneggia le imprese lombarde e i lavoratori e dunque lede gli interessi della nostra Regione”.
Per Carlo Malvezzi di NCD “è importante intervenire per dare una mano alle nostre imprese che sono danneggiate ma va sottolineato che l’azione del nostro Governo è stata corretta perché espressa nell’ambito di Europa e Nato”. Si anche da
Riccardo De Corato capogruppo dei Fratelli d’Italia per il quale “è doveroso intervenire anche per salvaguardare la nostra sovranità alimentare”. Soddisfatta la Lega Nord: per il consigliere
Fabio Rolfi, che ha illustrato il documento, "appare evidente come le misure prese da Ue siano totalmente inadeguata a riparare gli enormi danni subiti in particolare alla Lombardia".
Gianni Fava ha evidenziato che il mercato russo per la Lombardia vale solo per il settore alimentare oltre 40 milioni di euro: il giro d’affari registrato lo scorso anno per il comparto caseina e uova (20 milioni), della carne (14 milioni) e frutta e verdura (8 milioni). Fava ha assicurato che la Giunta farà tutti i passi necessari per trovare le risorse da destinare alle aziende colpite. A favore della mozione hanno votato tutti i gruppi ad eccezione del Partito Democratico e Patto Civico. Il consigliere del PD
Alessandro Alfieri ha sottolineato che “In Ucraina ci sono stati già migliaia di morti, tra cui i trecento civili uccisi nell’abbattimento del loro aereo: rimango basito dal fatto che in Regione se ne parli come di un mero fatto economico. Il governo ha già detto tra l’altro che fondi saranno stanziati per compensare i danni provocati dall’embargo, dunque l’esecutivo sta facendo la sua parte. Lasciare a una mozione una questione così complicata ci sembra dunque riduttivo e superficiale”. Per Umberto Ambrosoli del Patto Civico “è giusto aiutare le imprese danneggiate e questo la Regione lo può fare dirottando i 30 milioni stanziati a bilancio per il refendum sull’autonomia”.
Stefano Bruno Galli capogruppo della Lista Maroni Presidente ha evidenziato che “è giusto intervenire per cercare di aiutare un settore come quello agroalimentare che per Regione Lombardia è fra i più importanti”, mentre per
Dario Violi del Movimento 5 Stelle “l’embargo danneggia le imprese lombarde e i lavoratori e dunque lede gli interessi della nostra Regione”.
Per Carlo Malvezzi di NCD “è importante intervenire per dare una mano alle nostre imprese che sono danneggiate ma va sottolineato che l’azione del nostro Governo è stata corretta perché espressa nell’ambito di Europa e Nato”. Si anche da
Riccardo De Corato capogruppo dei Fratelli d’Italia per il quale “è doveroso intervenire anche per salvaguardare la nostra sovranità alimentare”. Soddisfatta la Lega Nord: per il consigliere
Fabio Rolfi, che ha illustrato il documento, "appare evidente come le misure prese da Ue siano totalmente inadeguata a riparare gli enormi danni subiti in particolare alla Lombardia".