La Fla protagonista a Roma nel dibattito sui cambiamenti climatici

SEVESO - La Fondazione Lombardia per l'Ambiente è tra i promotori e i partecipanti al Convegno organizzato dalla Fao per interrogarsi sulla possibilità di intervento nei mutamenti climatici. La due giorni di studio è una tappa importante prima del convegno mondiale sul tema previsto tra pochi giorni a Parigi.

Presso la sede della Fao a Roma, si è svolto il Science Symposium on Climate, un convegno che ha riunito le maggiori società scientifiche, tra cui la Fondazione Lombardia per l’Ambiente e la Sisc, che è anche co-promotrice di questo importante evento, le istituzioni e associazioni italiane che hanno dato il proprio contributo nello studio del clima e delle sue conseguenze: due giorni di confronti e dibattiti tra scienziati, decisori politici, esperti e rappresentanti del mondo delle imprese e della società civile con la collaborazione della Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite (FAO) che ospita l’evento (19 e 20 novembre 2015).

Questo appuntamento, a pochi giorni dall’inizio della Cop21 di Parigi, porta con sé un chiaro e significativo messaggio: gli scienziati italiani si concentrano sulla dimensione interdisciplinare delle scienze del clima, con l’obiettivo di affrontare temi come gli avanzamenti della ricerca scientifica, delle strategie di mitigazione e di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici.

“A livello nazionale, e ancor di più a quello internazionale, la lotta ai cambiamenti climatici è un problema sempre più attuale - dichiara Fabrizio Piccarolo, direttore della Fondazione Lombardia per l’Ambiente, ente accreditato dal 2000 presso le Nazioni Unite, che partecipa alle Conferenze delle Parti (Cop) firmatarie della Convezione sui cambiamenti climatici - La nostra partecipazione al Simposio di Roma e alla Cop21 di Parigi dimostra come la Fla sia in prima linea in questa grande sfida pronta a rispondere al problema del clima fornendo le conoscenze scientifiche per le future strategie di mitigazione e di adattamento”.

I lavori sono stati ufficialmente aperti da Donatella Spano, che presiede il comitato scientifico del Simposio, Maria Helena Semedo, vice Direttore Generale della FAO, Carlo Carraro (che nell’Ipcc svolge il ruolo di vice Presidente del gruppo di lavoro sulla mitigazione dei cambiamenti climatici), Laurence Tubiana (Rappresentante Speciale del Ministro degli Esteri francese per la Conferenza sul Clima 2015 di Parigi, Cop-21, e Ambasciatore Francese per i Negoziati sul Clima)- che in un video ha dichiarato “Per limitare il riscaldamento globale a 2 gradi entro la fine del secolo, le emissioni devono ridursi dal 40 al 70%, rispetto ai livelli attuali, entro il 2050. Serve quindi una profonda decarbonizzazione dell’economia” - , Martin Frick (Direttore della Divisione Climate, Energy and Tenure della FAO), con un intervento sul rapporto tra cambiamenti climatici e sicurezza alimentare che è argomento del rapporto 2015 della FAO “Climate Change and Food Systems: global assessments and implications for food security and trade”.

Margarita Astralaga (Direttore Environment and Climate Division dell’Ifad) ha aperto la giornata di venerdì 20 novembre con un intervento sul tema delle risorse idriche, introdotta da Riccardo Valentini (Università della Tuscia e tra gli autori del Quinto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici dell’Ipcc).