In Lombardia 44 mila casi problematici per il gioco d'azzardo e 126 ricoveri
Ben 44 mila persone in tutta la regione considerate dei veri e propri casi problematici per il gioco d'azzardo: di questi 126 sono addirittura stati ricoverati in ospedale. E un quindicenne su sette, confessa di aver giocato nei 30 giorni precedenti la rilevazione.
I dati fanno riflettere: 44mila giocatori problematici, 126 cittadini lombardi in ospedale nel 2014 per ludopatia, un quindicenne su sette che ha giocato almeno una volta nei trenta giorni precedenti la rilevazione. Sono alcuni dei dati al centro del seminario sul gioca d’azzardo patologico che, nei giorni scorsi, ha coinvolto il Comitato paritetico di controllo e valutazione e le Commissioni Sanità e Attività produttive. Tra i relatori e in sala rappresentanti di Éupolis, Ored (l’Osservatorio regionale sulle dipendenze) e di molte Asl.
“Questi dati confermano l’importanza di un monitoraggio continuo – spiega il consigliere Carlo Borghetti (PD), presidente del Comitato paritetico di controllo e valutazione – e dell’inserimento delle clausole valutative nelle nostre leggi regionali. 44mila giocatori problematici sono un dato da non sottovalutare”.
“Solo 2100 lombardi si rivolgono ai servizi offerti dalla Regione in materia di dipendenza da gioco da azzardo e questo è significativo della poca cultura della possibilità di cura, ma anche della scarsa consapevolezza – spiega Fabio Rizzi (Lega Nord), presidente della Commissione Sanità – Se il 13,5% dei quindicenni lombardi dichiara di aver giocato almeno una volta nei 30 giorni precedenti l’intervista, vuol dire che giocano sempre”.
“Dopo questa analisi occorre fare un passo in avanti – ha detto Angelo Ciocca (Lega Nord), presidente della Commissione Attività produttive – Partendo da questi dati, vogliamo ora sapere se la nostra legge di contrasto alla ludopatia (8/2013) è efficace: le restrizioni eliminano il problema o lo spostano? La Polizia locale interviene? Il marchio no-slot funziona? Sono queste le risposte che dovremo avere nei prossimi mesi”.